16 maggio 2008

Città illuminata per due giorni di festa con Papa Benedetto (Graffione)


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Città illuminata per due giorni di festa

di Fabrizio Graffione

Arriva il Papa. La Curia, il cardinale Angelo Bagnasco in particolare, invita i genovesi ad accoglierlo illuminando la città a giorno, accendendo le luci di case e chiese, in particolare lungo le strade della Valpolcevera, di Sampierdarena e del Santuario della Guardia dove passerà il Papa. Il Comune, invece, da parte sua, dà gli ultimi consigli logistici ai cittadini. Domenica, ad esempio, per la Messa in piazza della Vittoria raccomanda di arrivare entro le 15. Per i parcheggi interrati si deve posteggiare il giorno precedente la visita pastorale di Benedetto XVI perché saranno chiusi durante l'incontro del Papa con i genovesi. A bonificare i silos per le autovetture ci penseranno squadre specializzate di polizia e carabinieri. Ieri mattina in Comune il comandante della polizia municipale Roberto Mangiardi, insieme ai suoi vice, ha presentato il piano del traffico in occasione dell'arrivo a Genova del papa sabato e domenica. A illustrare il piano di palazzo Tursi doveva essere il vicesindaco Paolo Pissarello che, all'ultimo minuto, dopo avere già fatto slittare la conferenza stampa, non si è nemmeno presentato. Seicento vigili urbani saranno in servizio per garantire la viabilità e aiutare il servizio d'ordine composto da circa 3000 poliziotti, carabinieri e finanzieri. In città sono stati scovati 5000 parcheggi per i 90mila fedeli che, si stima, arriveranno nel capoluogo ligure. Aster impiegherà 70 operai che hanno cominciato a stendere in centro gli otto chilometri di transenne per contenere il pubblico. L'unica incognita, insomma, è il maltempo. Se dovesse piovere il Sommo Pontefice si sposterà con un auto blindata invece che con l'elicottero. Per l'itinerario cittadino, è comunque prevista la Papamobile.

DOMANI.

Benedetto XVI arriva in volo al Santuario di N.S. della Guardia alle 20,45. Nella strada che porta al Santuario e sulla provinciale 51 e 52 tra Geo e il Santuario e San Bernardo e Gaiazza è previsto il divieto di sosta e fermata con rimozione forzata dalle 8 del 16 alle 12 del 18 con divieto di transito, esclusi i residenti, dalle 13 del 17 alle 12 del 18. Divieto assoluto di transito, residenti compresi, dalle 19 alle 22 del 17 e dalle 8 alle 10 del 18. Sabato dalle 13 e domenica dalle 6 funziona un bus navetta che parte dal parcheggio del centro commerciale Metro a Bolzaneto. Da venerdì 16, poi, sono chiusi i capolinea dei bus in via Diaz e in piazza della Vittoria. Il capolinea del 15 viene spostato in piazzale Kennedy.

DOMENICA.

Dalle 7 alle 20 viene istituita l'isola pedonale in centro con divieto di circolazione tra la galleria Bixio, piazza Corvetto, via SS. Giacomo e Filippo, via Serra, via De Amicis, piazza Verdi, a monte, via Turati, via San Lorenzo, piazza Matteotti, via e piazza Dante, galleria Colombo, mura S. Chiara, mura Cappuccine, via Diaz, a mare, piazza Verdi, giardini viale Caviglia, piazza della Vittoria, a levante, piazza De Ferrari, via XXV Aprile, piazza Fontane Marose, via Interiano, a ponente. Per il tragitto necessario sono consentiti gli accessi ai medici, veicoli di soccorso, agli sposi e testimoni che devono celebrare il matrimonio, idem per battesimi e comunioni, ai poligrafici del Secolo XIX, ai veicoli in servizio d'emergenza per impianti tecnologici e di comunicazione. I divieti di sosta scattano a mezzanotte di sabato fino alle 20 di domenica. Sono previsti percorsi di accesso e deflusso per la zona dell'ospedale Galliera, ma senza restrizioni eccessive e la chiusura del traffico a Sturla, per l'impegno di Benedetto XVI al Gaslini, dalle 8,30 alle 11.
I parcheggi consigliati sono quelli alla marina dell'aeroporto per 1000 vetture con collegamento anche via mare, di San Benigno, 1200, Lambruschini, 560, corso Italia, 450, City Park, 270, Park Piccapietra, 500. Ulteriori informazioni sul sito www.mobilitypoint.it al centro operativo di polizia municipale telefono 0105570 potenziato con cinque agenti.

© Copyright Il Giornale (Genova), 16 maggio 2008 consultabile anche qui.

E la Metro è lieta dei disagi per i suoi clienti

di Redazione

Disagi per i clienti, possibile «crollo» delle vendite, ma l’azienda è contenta. Accade a Genova, nella Genova mugugnona che quando arriva il Papa pensa subito a come accoglierlo con fischi e proteste.
Accade che un’azienda, una grande azienda, una multinazionale, la «Metro Cash & Carry» abbia il suo magazzino genovese proprio sulla strada del Papa, sul percorso che il Santo Padre percorrerà per raggiungere il santuario della Madonna della Guardia. E che quindi prevede, avvertendo per tempo i suoi clienti, che domani e domenica «potrebbe registrarsi qualche limitato problema di accessibilità». In particolare «domani sera la strada di accesso al magazzino potrebbe essere chiusa al traffico dalle ore 19.30 per consentire il passaggio del corteo papale». Stesso rischio per domenica mattina dalle 9.30 in poi. Che fa la Metro? Protesta? Si lamenta per il calo di vendite prevedibile? Chiede risarcimenti o stati di calamità soprannaturali? Macché «Metro dà il suo benvenuto al Santo Padre nella città di Genova e augura pieno successo alla visita papale», chiude il comunicato. Rispetto alla Genova del pride laico, decisamente un altro... Metro.

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Classe e cortesia...complimenti alla grande azienda Metro :-)
R.

Chi e' interessato (io no di sicuro...) all'ultima trovata di Paolo Farinella puo' andare qui.
L'articolo e' comunque esilarante per la presa in giro :-)))

R.

7 commenti:

Luisa ha detto...

Effettivamente consiglio a chi vuole farsi una bella risata di leggere l`articolo su Farinella.....per fortuna che il ridicolo non uccide nessuno...
Quell`uomo è dotato di un ego ipertrofizzato,lo sapevamo, ama mettersi al centro dell`attenzione lo sapevamo, è totalmente sprovvisto della minima traccia di umiltà lo sapevamo... dotato di un orgoglio così smisurato da spingerlo a concentrare l`attenzione su di se piuttosto che portare l`attenzione dei suoi fedeli sul Successore di Pietro....quello che a me fa specie è che individui simili continuino a rivendicare il loro statuto di sacerdoti della Chiesa cattolica romana di rito latino....

mariateresa ha detto...

Don Farinella smuove in me un'irritazione poco cristiana, lo ammetto. Ha il talento straordinario di dispiacermi qualsiasi cosa faccia o dica. Quella poi della lettera ai fedeli che utilizza la Madonna di Lourdes per spingere a voltare Veltroni mi ha fatto pensare che forse è entrato in andropausa .
E mi fermo qui perchè non voglio trascendere anche se ne ho voglia.
Veramente dentro la Chiesa c'è una grande varietà di tipi umani.

euge ha detto...

Non ho parole per commentare ma una cosa voglio dirla......

E' UNA VERGOGNA PER LA CHIESA e per tutti coloro che si sentono legati sinceramente e nella fede al Successore di Pietro!
Ma mi domando perchè ancora ci teniamo queste ZAVORRE?????????
Eugenia

Scenron ha detto...

"è più importante avere buoni sacerdoti che averne molti" Benedetto XVI, 15 aprile 2008)

:D

Anonimo ha detto...

forse nessuno costringe il don in questione a restare in questa Chiesa che, dispiace per lui, prevede fin dal giuramento al momento dell'ordinazione, l'esistenza di un Papa , meteora o no che sia . Esistono già quelle confessioni tanto democratiche che piacciono al don, senza la zavorra di papi meteore. Siccome molti fedeli, checchè ne dica lui, scelgono liberamente questa Chiesa, forse sarebbe più semplice che fosse lui ad andarsene in ambito più consono alla sua predicazione. I due terzi dei genovesi lo seguirebbero, die lui. Sai che otto x mille che potrebbe mettere insieme per iniziare!

gemma ha detto...

a me quello di Farinella pare un comportamento infantile e maleducato. E' logico che già da tempo si era a conoscenza della visita del Papa e questa trovata non è dissimile dalla manifestazione antiPapa del giorno prima o del boicottaggio dei Sapienti.
Strano, che chi si riempie la bocca dalla mattina alla sera con parole come dialogo e tolleranza, non sappia incontrare un anziano Pontefice solo perchè ritiene abbia una visione del mondo e della chiesa diversa dalla propria. Possono esserci altre sedi e circostanze per manifestare dissenso.
Quando Giovanni Paolo II venne in visita nella mia città, alla fine degli anni 90, ritenevo di essere tra quei cittadini "scocciati" dalla sua presenza che ritenevo quasi invadente nel tran tran organizzativo dei miei spostamenti. Come tale, avevo deciso che lo avrei snobbato. Mio padre, agnostico d'altri tempi, mi spiegò che così facendo probabilmente avrei perso un'occasione, una di quelle che prima o poi si finisce col rimpiagere . Ricordo quasi le sue parole : " Non si dovrebbe mai rifiutare a priori l'attenzione a chi viene in pace, anche se ci sembra distante". Seguii il suo consiglio e gli sono ancora grata, perchè l'immagine di Giovanni Paolo II quel giorno è ancora impressa nella mia memoria come quella di una splendida colomba di pace in una giornata che altrimenti sarebbe stata riempita dalla solita "vasca" sotto i portici del centro, l'anticamera del nulla.

Anonimo ha detto...

la base della Chiesa (cioè i sacerdoti ) è già ampiamente protestante e per questo odia così tanto le gerarchie e cammina a braccetto col mondo anticlericale (spesso anche nella raccolta firme e nelle manifestazioni). E' un problema che qualcuno prima o poi dovrà affrontare, senza timori del giudizio del mondo, presso il quale i dissidenti sono molto popolari. Purtroppo, non sempre le gerarchie curiali sono così ineccepibili da poter giudicre chi sta in basso. E forse per questo tollerano...