17 marzo 2008

VIA CRUCIS, CHIESA PERSEGUITATA IN CINA E NEL MONDO: VENERDI' I CINESI PROTAGONISTI ANCHE DELLE IMMAGINI


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PAPA/ VIA CRUCIS, CHIESA PERSEGUITATA IN CINA E NEL MONDO
Meditazioni affidate a card. Zen. Cinesi protagonisti immagini

Città del Vaticano, 17 mar. (Apcom) - La persecuzione della Chiesa in Cina e nel mondo, il ricordo dei "martiri viventi" del XXI secolo, un'attenzione "anche ai persecutori". E un'autocritica nella Chiesa: "Quanto scandalo! Quanto dolore al cuore del Signore!".

Viaggiano sul filo conduttore di una chiesa perseguitata le meditazioni della Via Crucis di venerdì, al Colosseo, che quest'anno il Papa ha deciso di affidare al cardinale Joseph Zen Ze-Kiun, arcivescovo di Hong Kong. E il pensiero vola subito alle persecuzioni della Chiesa in Cina e alla difficile situazione che vive il Paese del Dragone.

Ma la cosa che più sorprende sono le immagini scelte per la Via Crucis: Pilato è un cinese, gli uomini del Sinedrio sono cinesi, i soldati romani che percuotono Gesù sono cinesi. Tutti volti cinesi sono stati scelti per la tradizionale Via Crucis. Immagini e riflessioni che non resteranno sicuramente inosservati dal governo di Pechino.

Dopo aver scelto Angelo Comastri e Gianfranco Ravasi, per il 2006 e 2007, Benedetto XVI allarga quindi lo sguardo al continente asiatico e soprattutto alla realtà della Chiesa perseguitata. Nessun riferimento a casi specifici, ma è facile scorgere nelle immagini dell'ateismo, della tirannia e dei martiri, realtà come la Cina o la Birmania. E c'è spazio anche a un'autocritica con un riferimento a quei pastori della Chiesa che tradiscono. Il cardinale propone testi asciutti ed essenziali, composti da una meditazione seguita da una preghiera. Ad anticipare i testi delle meditazioni è il quotidiano on line Korazym.org.

Le riflessioni del cardinale Zen si aprono con un testo introduttivo in cui viene spiegato il significato del rito e anche lo stato d'animo con cui il porporato ha accolto la richiesta del Pontefice. Un segno di "attenzione" al grande "continente asiatico", scrive il cardinale, che porta al Colosseo, "la voce di sorelle e fratelli lontani". Il porporato ricorda i numerosi "martiri viventi" del ventunesimo secolo. E pensando alla persecuzione, l'invito dell'arcivescovo di Hong Kong, è di pensare "anche ai persecutori".
Zen Ze-kiun volge lo sguardo alle tante parti del mondo dove la Chiesa "sta attraversando l'ora tenebrosa della persecuzione". "Signore - scrive il porporato - la sofferenza ci fa paura. Torna in noi la tentazione di aggrapparci ai mezzi facili di successo. Fa' che non abbiamo paura della paura, ma confidiamo in Te".

2 commenti:

euge ha detto...

Adesso vedrete che qualcuno vorrà boicottare la partecipazione alla via Crucis visto che le riflessioni saranno di un Vescovo cinese. Non mi stupirei affatto se persone come Pannella e c. inventassero qualche carnevalata delle loro.

Anonimo ha detto...

Non credo Euge. Il card. Zen, vescovo di Hong Kong, è considerato un eroe per la sua sistematica denuncia dell'oppressione del regime comunista cinese. La leadership di Pechino lo considera un'autentica spina nel fianco. Piuttosto sarà interessante assistere alle reazioni dopo.
Alessia