26 settembre 2008

La notizia che non troveremo sui giornaloni italiani: negli Usa sospesa un'esecuzione capitale per intervento del Papa e di Jimmy Carter

Su segnalazione della nostra Mariateresa leggiamo questa bella notizia pubblicata da El Pais (non certo un giornale di parrocchia!):

El Tribunal Supremo de EE UU aplaza la ejecución de Troy Davis tras recibir una petición de clemencia del Papa y Jimmy Carter

Come era ovvio, non c'e' notizia di questa importante iniziativa del Santo Padre sui giornali italiani. C'e' da stupirsi? Per carita'...
Cara Mariateresa, metti nella borsa il borsellino (ehehehheh): anche questa volta non devi pagare da bere a tutti :-)

R.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

dai i giornali italiani danno un buono spazio alle iniziative del papa, non essere troppo severa.... in altri paesi, tipo germania o francia, la situazione è molto peggiore...teniamoci stretta la nostra stampa!

mariateresa ha detto...

non mi allargherei troppo, odisseus. preferisco tenermi stretto qualcos'altro.

euge ha detto...

Cara mariateresa hai ragione!!!:-)))

Anonimo ha detto...

Non per rompere le uova nel paniere, ma la sospensione dell'esecuzione non è dovuta al pur benemerito appello di Benedetto XVI.

La Corte Suprema degli Stati Uniti, anzi un solo giudice Clarence Thomas, ha sospeso l'esecuzione fino a lunedì perché in quella data è fissata l'udienza per discutere il caso.

In modo molto discutibile le autorità della Georgia avevano fissato l'esecuzione capitale sei giorni prima.

Raffaella ha detto...

Non e' proprio cosi'.
L'esecuzione della condanna a morte e' stata bloccata due ore prima dell'omicidio di Stato (per me e' di questo che si tratta) perche' la Corte Suprema ha deciso di accogliere gli appelli di chi chiedeva la sospensione dell'esecuzione stessa e l'istruzione di un nuovo processo.
Lunedi' si stabilira' se e' il caso di riaprirlo sulla base della ritrattazione delle dichiarazioni di sette testimoni su nove.
R.

Anonimo ha detto...

(ASCA-AFP) - Washington, 14 ott - La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto l'ultimo ricorso presentato da Troy Davis, afroamericano condannato a morte per l'omicidio di un poliziotto bianco diciassette anni fa.

La Corte aveva sospeso l'esecuzione il 23 settembre scorso per esaminare la sua richiesta di un nuovo processo. Davis si e' sempre dichiarato innocente e diversi testimoni che lo accusarono nel processo all'epoca dei fatti hanno ritrattato..

La Corte suprema ha tuttavia negato che sia emersa una sostanziale evidenza della sua non colpevolezza, aprendo cosi' la strada allo stato della Georgia per fissare nuovamente un data per l'esecuzione.

Davis e' stato condannato a morte nel 1991 per l'uccisione dell'agente di polizia Mark Allen MacPhail in un Burger King di Savannah, in Georgia. Contro di lui non sono mai state presentate prove concrete e l'arma del delitto non e' mai stata ritrovata. Il processo si e' basato interamente su deposizioni fatte a seguito di pressioni della polizia, secondo quanto denunciato piu' volte da Amnesty International.

Davis si e' visto inoltre negare ripetutamente la possibilita' di presentare nuove testimonianze che avrebbero potuto scagionarlo dall'accusa di omicidio.

red/uda