18 marzo 2008

Dalla Via Crucis il Papa guarda alla Cina (Il Messaggero)


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Dalla Via Crucis il Papa guarda alla Cina

di FRANCA GIANSOLDATI

CITTA’ DEL VATICANO - Papa Ratzinger stavolta ha voluto mettere sotto i riflettori della Via Crucis le sofferenze della Chiesa perseguitata in Cina.

Le meditazioni della pia pratica che venerdì sera, al Colosseo, ripercorrerà in mondovisione la passione e la morte di Cristo, è stata scritta pensando, in particolare, ai patimenti dei cattolici cinesi. A motivo della loro fede hanno sofferto e ancora soffrono per la mancanza di libertà religiosa. Il compito di stendere le quattordici meditazioni che accompagnano la lettura degli episodi evangelici è stata affidata dal Vaticano all’arcivescovo di Hong Kong, il cardinale Joseph Zen Ze-Kiun, battagliero difensore dei diritti umani e per proprio questo nella lista nera di Pechino.

«Nella lettera ai cattolici in Cina, Benedetto XVI ricorda la visione nell’Apocalisse di San Giovanni che piange davanti al libro sigillato della storia umana, del mysterium iniquitatis. Solo l’Agnello immolato è capace di togliere quel sigillo» annota con dolore Zen. Certamente il protagonista di questa via Dolorosa è Gesù Cristo come viene presentato dai Vangeli e dalla tradizione della Chiesa, ma dietro di lui, è chiaro che, aggiunge il porporato, «c’è tanta gente del passato e del presente, ci siamo noi».
«In tante parti del mondo la Sposa di Cristo sta attraversando l’ora tenebrosa della persecuzione, come un tempo Ester, minacciata da Aman, come la Donna dell’Apocalisse minacciata dal drago». In Cina la Via Crucis è una devozione assai sentita. «Il Papa ha voluto che io portassi al Colosseo la voce di quei fratelli lontani». Nel testo Zen non manca di pregare per tutti coloro che detengono l’autorità politica: «Cristo dia loro il coraggio di rispettare la libertà religiosa». Poi ricorda i martiri,coloro che «danno la più alta testimonianza del loro amore». Il grido di dolore si leva alto: «Signore rendici perseveranti nello stare accanto alla Chiesa del silenzio e nell’accettare di scomparire e morire come il chicco di grano».

A completamento del testo, nel libretto pubblicato della Libreria Editrice Vaticana, ci sono eloquenti immagini di un Cristo con gli occhi a mandorla. E’ una Via Crucis di speranza. Conclude Zen: coltiviamo nel cuore l’arrivo di «tempi migliori».

© Copyright Il Messaggero, 18 marzo 2008 consultabile online anche qui.

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