6 aprile 2007

Marco Politi: Ratzinger? Un uomo ossessionato...


Ieri sera ho avuto la ventura di imbattermi nella trasmissione di sky, "Controcorrente", condotta da Corrado Formigli. E' un programma che mi piace molto, perche', nonostante si capisca (e giustamente) l'orientamento del conduttore, e' equilibrato e ospita commentatori in grado di presentare vari punti di vista di uno stesso tema.
Ieri sera la trasmissione non ha fatto eccezione: si parlava del solito argomento: il solito (e noioso) confronto fra Papa Wojtyla e Papa Ratzinger. Per fortuna si e' partiti da questo argomento per poi concentrarsi sul Papato di Benedetto XVI.
Ospiti: Stefano Maria Paci (il vaticanista, uno dei piu' bravi in Italia, di sky), il Prof. Rusconi, il senatore Bobba della Margherita e l'onnipresente Marco Politi, politologo di "Repubblica" in "visita televisiva" per promuovere il suo libro su Giovanni Paolo II.
Il confronto fra i due Papi non ha presentato novita' per cui non mi dilungo. Politi, pero', ha definito Benedetto "uomo ossessionato dalla paura del secolarismo". Inviterei Politi ad una scelta piu' felice degli aggettivi visto che la parola "ossessione" non puo' certo essere accostata ad un Papa razionale e grande come Ratzinger.
Di che cosa dovrebbe occuparsi un Pontefice se non di promuovere la fede e farci comprendere che essere Cristiani e' bello? A proposito, caro Politi, il Cristianesimo e' gioia e Le consiglio di sorridere di piu'...
La cosa divertente e' che il politologo di "Repubblica" distingue fra folle di fedeli: veramente ispirati i milioni di persone accorsi a visitare Papa Wojtyla in occasione dei suoi funerali, semplicemente bisognosi di essere rassicurati i milioni di fedeli che Benedetto XVI ha incontrato in questi due anni.
Personalmente non vado da Papa Ratzinger per essere rassicurata nella mia identita' di cattolica, ma per essere confermata nella mia fede.
Non disprezzi, caro Politi, i fedeli che assistono alle catechesi del mercoledi' e agli Angelus della domenica.
Cerchi, piuttosto, di essere piu' obiettivo e di non trattare Ratzinger con sufficienza...
Rifletta solo sulla scelta di affidare le meditazioni della Via Crucis a Mons. Ravasi, di chiamare in Vaticano i professori Cacciari e Garrone per presentare il libro su Gesu'...conceda a Papa Benedetto quell'anticipo di simpatia a cui tutti abbiamo diritto.
Grazie.

Un ringraziamento speciale al vaticanista Stefano Maria Paci, un giornalista competente, obiettivo e molto preparato.

Raffaella

2 commenti:

Luisa ha detto...

Cara Lella, ti ringrazio per il tuo commento!
Quando leggo Politi..e sì lo leggo ancora, anche se ad ogni volta mi ripropongo di non più farlo, mi domando che cosa Benedetto XVI ha fatto a questo caro Politi ! Nutrire un tale astio, avere una visione così negativa di Papa Benedetto, non trovargli niente ma niente di positivo, è leggermente sospetto.
Che Benedetto XVI gli sia antipatico è evidente, ma si potrebbe aspettare da un giornalista che si definisce vaticanista un pò più di finezza, qualche sfumatura, una spruzzatina di oggettività ogni tanto, magari chissà ,scavando bene, Politi potrebbe trovare al Papa almeno un talento, un dono....ebbene no niente di tutto ciò , non c`è proprio niente da salvare in Benedetto XVI!
Ogni gesto , ogni parola del Papa è visto da Politi attraverso il suo filtro deformante, fatto di agressività, astio , emozioni mal controllate, e sopratutto il rifiuto che sembra essere assoluto della realtà del disegno divino che ha portato Joseph Ratzinger alla guida della Chiesa...questa realtà Politi non l`ha digerita e non sembra pronto a digerirla !

Anonimo ha detto...

Ciao Luisa e grazie per il commento :-))
D'ora in poi chiamero' Politi politologo e non vaticanista perche' non basta scrivere del Papa e della Chiesa per avere la "patente" di giornalista esperto di Vaticano.
Gli articoli di Politi non sono diversi da quelli di altri commentatori politici ostili a Papa Ratzinger.
Ieri sera non c'era alcun parlamentare favorevole ai DICO...bastava Politi!
Ciao
Raffaella