21 marzo 2008

Card. Zen: "Mentre camminiamo dietro Gesù sulla Via dolorosa, sentiamo vicini i nostri fratelli cinesi, in preludio alla risurrezione" (Osservatore)


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Camminando sulla «Via dolorosa» sentiamo vicini i nostri fratelli sofferenti

Ogni anno i Sommi Pontefici usano affidare a un'eminente personalità la preparazione dei testi che accompagnano la riflessione sulle stazioni della pia pratica della Via Crucis.
Per il corrente anno, il Papa Benedetto XVI ha affidato questo impegno al cardinale Joseph Zen, vescovo di Hong Kong.
Non sfugge il fatto che il Santo Padre abbia chiesto tale servizio a un alto ecclesiastico dell'Asia, un continente in profonda trasformazione e con una incidenza senza precedenti nella vita internazionale. Un continente dove religioni e filosofie antiche hanno forgiato popoli che costituiscono la maggioranza della popolazione mondiate e la cui economia è in fortissima crescita. Un continente anche con numerose e profonde contraddizioni e ferite.
La Chiesa cattolica è presente ma è minoritaria, sebbene le sue istituzioni contribuiscano in modo cospicuo ad elevare la vita socio-culturale della popolazione.
Il cardinale Zen non è solo un asiatico, è figlio eminente della Cina.

A un anno quasi di distanza dalla Lettera ai Cattolici nella Repubblica Popolare Cinese, Benedetto XVI gli ha offerto l'opportunità di preparare le riflessioni e le preghiere della Via Crucis, pratica che tocca profondamente la vita spirituale e religiosa dei cristiani di tutto il mondo; ma non può non vedersi anche quanto al Papa stia a cuore il popolo e la Chiesa in Cina. Una Chiesa ricca di sofferenze, ma anche di speranze; una Chiesa che ha difeso strenuamente la sua unione a Cristo e al Successore di Pietro; una Chiesa impegnata a contribuire con tutta la ricchezza dei suoi doni, particolarmente spirituali e morali, alla crescita del proprio Paese e della stessa Chiesa universale.

Significativo, in questo senso, è quanto ha detto il porporato a L'Osservatore Romano: "Penso che il Santo Padre abbia voluta che io portassi al Colosseo la voce della Chiesa in Cina. Mentre camminiamo dietro Gesù sulla Via dolorosa, sentiamo vicini i nostri fratelli cinesi, in preludio alla risurrezione".

Richiesto di esprimersi in relazione ai cristiani di Hong Kong e di tutta la Cina, il cardinale Zen ha detto: "La condizione specialissima mia personale e della nostra diocesi di Hong Kong di essere parte attiva della Chiesa universale libera e nello stesso tempo di essere legato in modo così stretto a quei nostri fratelli sofferenti mi ha ispirato sentimenti di umiltà, di gratitudine di compassione, mentre riflettevo sulla Passione del Signore".

(©L'Osservatore Romano - 22 marzo 2008)

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