25 maggio 2008

All'Angelus il Papa chiede alla Madonna di sostenere le testimonianze di fede in Cina (Radio Vaticana)


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All'Angelus il Papa chiede alla Madonna di sostenere le testimonianze di fede in Cina. Il Santo Padre esorta anche la comunità internazionale ad intensificare gli sforzi contro la fame nel mondo

Il Papa all’Angelus ha ricordato come la festa del Corpus Domini, che in Italia e in diversi Paesi ricorre oggi, sia occasione per crescere nella “concreta attenzione ai fratelli, specialmente ai poveri”. Tra flagelli che colpiscono il mondo, il Santo Padre ha poi indicato il dramma della fame, un problema – ha aggiunto - che “la comunità internazionale fa grande fatica a risolvere”. Benedetto XVI ha anche chiesto a Maria Aiuto dei Cristiani, Nostra Signora di Sheshan, di sostenere le testimonianze di fede dei cristiani in Cina. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

(Parole in cinese)

“Vi saluto di cuore”: così il Papa si è rivolto affettuosamente, in lingua cinese, ai pellegrini convenuti a Roma da tutta Italia in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina, che si è celebrata ieri, nella memoria liturgica della Beata Vergine Maria Aiuto dei Cristiani. Ai fedeli cinesi Benedetto XVI ha poi rivolto un accorato appello:

“Insieme con voi chiedo a Maria, Aiuto dei Cristiani, Nostra Signora di Sheshan, di sostenere “l’impegno di quanti in Cina, tra le quotidiane fatiche, continuano a credere, a sperare, ad amare, affinché mai temano di parlare di Gesù al mondo e del mondo a Gesù”, rimanendo “sempre testimoni credibili” del suo amore e “mantenendosi uniti alla roccia di Pietro su cui è costruita la Chiesa”.

Il Santo Padre ha anche affidato all’amore di Dio misericordioso tutti coloro che in questi giorni sono morti a causa del terremoto che ha colpito una vasta area della Cina:

“Rinnovo la mia vicinanza personale a quanti stanno vivendo ore di angoscia e di tribolazione. Grazie alla fraterna solidarietà di tutti, possano le popolazioni di quelle zone tornare presto alla normalità della vita quotidiana”.

All’Angelus il Papa ha ricordato che ricorre oggi la solennità del Corpus Domini, che in Vaticano e in altre nazioni è stato già celebrato giovedì scorso. “E’ la festa dell’Eucaristia, dono meraviglioso di Cristo, che nell’Ultima Cena – ha affermato il Santo Padre - ha voluto lasciarci il memoriale della sua Pasqua, il sacramento del suo Corpo e del suo Sangue, pegno di immenso amore per noi”. L’eucaristia – ha aggiunto – è scuola di carità e solidarietà:

"Chi si nutre del Pane di Cristo non può restare indifferente dinanzi a chi, anche ai nostri giorni, è privo del pane quotidiano. Tanti genitori riescono a malapena a procurarlo per sé e per i propri bambini. E’ un problema sempre più grave, che la comunità internazionale fa grande fatica a risolvere".

Quando Gesù incominciò a predicare alle folle – ha sottolineato il Papa - rivelò che il Padre l’aveva mandato nel mondo come ‘pane vivo disceso dal cielo’, come ‘pane della vita’:

"La Chiesa non solo prega 'dacci oggi il nostro pane quotidiano', ma, sull’esempio del suo Signore, si impegna in tutti i modi a “moltiplicare i cinque pani e due pesci” con innumerevoli iniziative di promozione umana e di condivisione, perché nessuno manchi del necessario per vivere".

Il Papa ha salutato infine vari gruppi di pellegrini e quanti, in occasione della Giornata nazionale del Sollievo, sono radunati presso il Policlinico Gemelli per promuovere “la solidarietà con le persone affette da malattie non guaribili”.

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