9 maggio 2008

La mamma dei soliti noti minaccia di partorire a Genova il 18 maggio ma non è il caso di fare i catastrofici...


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VISITA PASTORALE DEL PAPA A GENOVA E SAVONA(17-18 MAGGIO 2008): LO SPECIALE DEL BLOG

Don Marco Granara, rettore del santuario della Guardia: "Il Papa non punta sull´ideologia. Chi contesta sa che uscirà perdente" (Repubblica)

Card. Bagnasco: «Faremo sentire al Papa tutto il nostro affetto»

Magdi Cristiano Allam: «Vi racconto la mia conversione» (Il Giornale)

I siti cinesi sul concerto dell'orchestra di Pechino per il Papa (Asianews)

La «diplomazia della musica» getta un nuovo ponte tra la Cina e la Santa Sede (Paglialunga e Accattoli)

MEDIA/ BAGNASCO: FARE CONTRO-INFORMAZIONE PER EVITARE PREGIUDIZI

Il teologo Ratzinger: "La fede cristiana non dice “Io credo qualcosa”, bensì “Io credo in te”. Essa è l’incontro con l’uomo-Gesù"

"L'impegno per la ricerca dell'unità di tutti i discepoli di Cristo è un obbligo urgente, che scaturisce dal desiderio ardente del Signore stesso" (Discorso del Santo Padre ai pellegrini greco-melkiti)

Card. Maradiaga: "Io papabile? Solo una cattiva speculazione" (Intervista "sconcertante" di Tornielli)

In flessione il numero degli aborti ma venire al mondo è sempre più difficile (Morresi)

Esegesi biblica e diritto romano del matrimonio: quando i Cristiani non si sposavano in chiesa (Osservatore Romano)

Papa: un omaggio alla cultura cinese ed ai cattolici “fedeli” (Asianews)

Quando i turbanti di Persia rendono omaggio al Pastore di Roma (Magister)

Benedetto XVI all’Orchestra Filarmonica di Pechino: "Accogliendo voi il Papa intende accogliere idealmente l’intero popolo cinese" (Discorso del Santo Padre al termine dello storico concerto offerto dalla “China Philharmonic Orchestra” e dallo “Shanghai Opera House Chorus” in onore di Benedetto XVI)

Leggiamo questo "allarmato" articolo del Secolo XIX che mette in guardia da possibili disordini e violenze che potrebbero verificarsi durante la visita del Papa a Genova (18 maggio).
Si elencano anche tutta una serie di coincidenze fra il quadro politico attuale e quello del 2001, durante il famigerato G8 di Genova.
Posso dirlo? Non ha alcuna importanza!
L'attuale governo, dopo il giuramento di ieri, ricevera' la fiducia del Parlamento entro venerdi' 16 maggio. Quindi il 18 sara' nel pieno delle sue funzioni (e non ci sono scuse!) e mi aspetto che il Ministro degli Interni vigili sulla sicurezza del Santo Padre e dei Genovesi.
Idem per le forze dell'ordine operanti sul territorio.
Mi pare che i responsabili degli atti intimidatori e delle scritte di minaccia siano piu' che mai individuabili.
Si controlli e si vigili!
Non vedo la necessita' di inutili allarmismi a meno che non si voglia incutere paura nei fedeli che vogliono partecipare agli eventi che vedranno protagonista Benedetto XVI
.
R.

Massima allerta per la visita del Papa

Alessandra Costante

Scende a cascata dal Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero degli Interni al comando generale dell’Arma dei Carabinieri, al coordinamento nazionale delle polizie municipali, e giù giù fino a Genova, fino a Digos e Ros che si stanno preparando a vegliare sulla sicurezza di Benedetto XVI. È un allarme contenuto nella costruzione dettagliata di uno scenario plausibile, che proprio in queste ore sta evolvendo. Un parallelismo preoccupante, che salta agli occhi anche dei non addetti ai lavori, tra la situazione socio-politica del 2001 e quella di oggi: il governo Berlusconi (oggi come allora) da poco insediato; Genova sede del primo grande evento della legislatura e palcoscenico mediatico di prima grandezza; i fermenti in una sinistra radicale che da qualche settimana, addirittura, non trova più sfogo in Parlamento. Qualcosa di più di sensazioni impalpabili se alcuni canali istituzionali, ad esempio, si stanno muovendo per sollecitare commercianti ed imprese assicurative a pensare al futuro, a quei due giorni - il 17 a Savona e il 18 a Genova - che potrebbero segnare la Liguria. Come accadde per il G8, luglio 2001.

In via Balbi, la strada dell’Università e del Palazzo Reale, davanti alla Facoltà di lettere e filosofia, una lunga scritta dice: «18 maggio 05, Ratzinger attento ancora fischia il vento»; frasi più dure verso la Chiesa di San Carlo dove ogni tanto Gianni Baget Bozzo, l’ideologo di Forza Italia (ha scritto la Carta dei valori e si è occupato di radicare culturalmente nell’orizzonte del “liberalismo popolare”), va a dire messa in latino.

Due ventenni, frequentatori di centri sociali, denunciati nei giorni scorsi dopo essere stati beccati ad imbrattare con scritte politiche i muri del centro.

Intemperanze di giovanissimi e velleitari contestatori? Può darsi. Però la Digos genovese, seppure senza scendere nel dettaglio di previsioni catastrofiche, collega le scritte contro il Papa comparse un po’ ovunque ai centri sociali genovesi, lo Zapata soprattutto, ed al movimento dei disobbiedienti e qualcosa, anche se non eclatante, si aspetta da queste frange.

E certo è che anche il Vaticano nel programmare la visita genovese del Papa si sta muovendo con grande cautela. Dai corridoi della Curia, in piazza Matteotti, ad esempio, filtra che è stata annullata la prolusione che un noto avvocato genovese, impegnato nei temi della tutela della famiglia, avrebbe dovuto fare davanti al Santo Padre. Intervento cancellato per non andare al muro contro muro con le associazioni di lesbiche e gay che sabato 17 hanno annunciato una sorta di gay pride dedicato alla visita del Papa, un corteo e una manifestazione sotto le finestre dell’arcivescovo Angelo Bagnasco. Indiscutibilmente uno dei figli più amati di Benedetto XVI e come presidente della Conferenza episcopale italiana portatore di posizioni, vissute come di chiusura, sulla famiglia.

Tra le preoccupazioni dell’ultima ora è anche la presenza a Genova durante la visita del pontefice di Claudio Scajola. Nel catalogo delle assonanze era ministro degli Interni nel 2001 ed è ministro (delle Attività produttive) anche adesso.

Genova, che sta spendendo 800 mila euro con il Comune (interventi strutturali e straordinario di personale e vigili urbani) e altrettanti con la Curia (per il palco e tutto quello che riguarda più da vicino Sua Santità), a differenza del 2001 cercherà di dare l’immagine di una “città aperta”, di vivere alla grande il più grande evento dell’anno. E questo, forse, potrebbe essere il miglior antidoto contro violenze e intemperanze.

«Dalle istituzioni non abbiamo ricevuto alcun segnale di allarme, non fino ad oggi - spiega Mario Montesoro responsabile della sicurezza per Ascom - e proprio in questi giorni stiamo facendo il giro di bar e ristoranti per consegnare la documentazione necessaria per restare aperti durante la visita del Papa. Mi sembra che ci sia molto interesse».

© Copyright Il Secolo XIX, 9 maggio 2008 consultabile online anche qui.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Tentativo di terrorismo psicologico? Bah, ...
Alessia

gemma ha detto...

si sta cercando di montare il caso, come per la Sapienza, salvo dire dopo che si trattava solo di di democratico, innocente, dissenso e da parte cattolica si è creato troppo allarmismo per nulla

Raffaella ha detto...

Esatto ma noi siamo qui a smascherare i giochetti...

euge ha detto...

Cara gemma, purtroppo le conosciamo benissimo queste manifestazioni " democratiche di dissenso " che procurano ingiustificati allarmi!!!!!! Purtroppo, a mio avviso l'allarme c'è è come! E' spero tanto che chi si occupa della sicurezza sia in grado di far fronte a quei soliti noti che hanno la mamma sempre incinta. La cosa che però non mi va giù e che a Genova non saranno solo i soliti noti a manifestare dissenzo ma, anche , probabilmente quei vescovi che si sentono obiettori di cosecenza e difendono un finto progressismo clericale, che , in questo caso si rivela nella più radicale delle intolleranze. Insomma, siamo alle solite:
I portatori di tolleranza e fratellanza sbandierati ai quattro venti, si rivelano ancora una volta più intolleranti appoggiati per giunta dai deissidenti clericali di cui sopra.
Rimpiango l'accoglienza che riservarono a Benedetto XVI durante il viaggio in Turchia e dico anche impariamo dai Cinesi che pur non essendo cattolici e per giunta sotto regime comunista, hanno riservato al Papa un rispetto encomiabile!
L'Italia il paese delle solite incancellabili vergogne!!!!!!!
Eugenia

Anonimo ha detto...

Decisamente l'articolo del Secolo XIX ci sta "guazzando" con questi allarmi, vuole creare tensione, e così i "paladini della tolleranza", ovviamente intolleranti e violenti, vengono incoraggiati. Tutto ciò è semplicamente vergognoso. La parte razionale di me dice: Papa Benedetto deve tirare diritto, "non indietreggiare davanti ai lupi", questa gente non deve avere l'ultima parola, poi ripenso alla vicenda della Sapienza, ai problemi di sicurezza, e, irrazionalmente, affiorano i ricordi del G8 del 2001 e mi dico: ma questo viaggio a Genova è proprio indispensabile?

euge ha detto...

Cara Carla è la stessa cosa che mi chiedo anch'io!!!!!!! Del resto, io non voglio pensare che tutta Genova sia popolata di intolleranti anticlericali! Ci sarà pur qualcuno che ha una coscienza e che in cuor suo aspetta con ansia l'incontro con il Papa! Riguardo ai fatti del G8 anch'io ci ho pensato e mi sono venuti i brividi ma, questa gente non può vincere il male non può e non deve prevalere perchè sarebbe davvero la fine. Cara Carla auguriamoci che il Signore ascolti le nostre preghiere fatte con tutto il cuore e con sentimento sincero di affetto, di rispetto, di amore per il nostro Papa perchè sull'aiuto degli uomini non farei molto affidamento!
Eugenia

Anonimo ha detto...

Hai ragione, Eugenia, tra mezz'ora vado al Rosario in parrocchia, che è meglio.....Buona serata

Anonimo ha detto...

beh, cari amici del blog, è chiaro che Genova, di per sé non è certo il lago di Cocito e che i genovesi non odorano di zolfo : ))
è una città variegata, che al suo interno presenta oggi, come in passato, alcuni moti anticlericali, e su questo non c'è dubbio, ma ha anche dato alcuni importanti contributi alla Chiesa. Ora, mi sembra che tutti abbiamo il brutto ricordo degli scontri che sono avvenuti durante il G8 del 2001, però non erano solo autoctoni gli agitatori e i violenti. Certe manifestazioni difficilmente sono opera di quattro gatti di quartiere, piuttosto direi che trovano i propri referenti in organizzazioni e strategie di più vasta scala che, come dicevate, sperano di riuscire a fare la voce grossa anche grazie al favore, all'eco e alla risonanza che incontrano presso certa stampa, la quale, più o meno consapevolmente, aiuta a montare il caso. Piuttosto mi auguro che le autorità governative, centrali e locali, facciano in modo di garantire non solo la libertà di dissenso dal Papa, libertà che recentemente è sembrata l'unica degna di tutela, ma anche e soprattutto quella dei fedeli genovesi che desiderano incontrare il loro Pontefice e hanno il pieno diritto di poterlo fare senza temere disordini e assedii. Dico soprattutto, perché per manifestare contro il Papa e la Chiesa tutti i giorni sono buoni, mentre ai cattolici genovesi non sempre è dato di incontrare il Pastore della Chiesa universale. E comunque devo dire che queste alzate d'ingegno oggi forse non ci sarebbero, né a Genova né altrove, se il caso "Sapienza", avvenuto proprio a Roma, e non in una città anticlericale, non avesse creato il brutto precedente che ora viene cavalcato da cani e porci alla prima occasione.
Naturalmente mi unisco a tutti voi nella recita del S. Rosario per il nostro Papa Benedetto, offrendolo alla Madonna della Guardia che da secoli benedice e protegge la città di Genova.
Saluti (Lapis)

Anonimo ha detto...

La liguria è la regione più scristianizzata d'Italia (dopo la toscana): non mi sorprenderei affatto se il clima verso il Santo Padre diventasse via via più teso a causa dei soliti "noti".

Anonimo ha detto...

per collegarmi a quanto detto sopra, se a Genova e dintorni ci saranno i soliti noti, vale a dire quelli che stavano a Torino, lo trovo decisamente fantastico e sapete perchè? perchè son sempre di meno e non se ne accorgono, un pochino come gli aerei di Mussolini che x far vedere al Re che la nostra flotta era forte e potente utilizzava sempre gli stessi aerei e li portava in qua e in la.
a proposito dei soliti noti avete il programma solito "annozero" dove a forza volevano far dire a quei poveracci che erano convenuti che si trattava di una faccenda politica e di destra? ah Santoro Santoro, vedo che non vuoi proprio imparare...... nolunt discere qui numquam didicere..... Insomma, la magistratura e tutti dicono che è una pessima ragazzata (scusate la semplificazione) e tu e quella svampita la volete forzosamente buttare in polemica politica. Non vi ho guardati in Tv sia chiaro, me lo han detto, e i tG come al solito vi hanno smentiti, beh speriamo che vi buttino fuori dalla RAI, forse questa è la cosa buona del prox anno.

Anonimo ha detto...

Io non sto aspettando con ansia la visita del Papa...

Comunque non vi dovete preoccupare "di poter incontrare in libertà il Pontefice" perché tutte le manifestazione sono programmate da tutt'altra parte rispetto ai luoghi dove si recherà Benedetto XVI.