18 maggio 2008

Neppure la pioggia ferma l’abbraccio a Papa Benedetto. Oggi a Genova l’incontro con i giovani e la Messa (Casabella)


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Neppure la pioggia ferma l’abbraccio a Papa Benedetto

di Federico Casabella

È il giorno di Benedetto XVI a Genova. Il giorno di una città che accoglie il Papa a 18 anni di distanza dall’ultima visita pontificia, quella di Giovanni Paolo II. Ad accoglierlo questa mattina nel primo bagno di folla in città sarà proprio chi nel 1990 magari non era ancora nato o era troppo piccolo per aver vissuto con intensità quel momento. Sarà «G cube» la Giornata Genovese della Gioventù a dare il benvenuto a Papa Ratzinger. Sono attesi 5.000 giovani della diocesi per recitare anche l’Angelus di mezzogiorno. La giornata genovese del Santo Padre inizierà al Santuario della Guardia dove il Pontefice è arrivato nella tarda serata di ieri.
Doveva raggiungere il monte Figogna in elicottero, poi la fitta nebbia e la pioggia hanno fatto sì che per il suo spostamento da Savona a Genova venisse utilizzato il piano B, così il Pontefice ha raggiunto il Comune di Ceranesi in auto. Ieri Savona non si è fermata davanti alla pioggia, lo hanno testimoniato i trentamila fedeli di piazza del Popolo, oggi non sarà Genova a farsi intimidire dall’acqua prevista dai meteorologi sulla città. Dopo l’appuntamento della mattina saranno almeno altre ventimila persone a esprimere il loro calore al Santo Padre.

Per nulla intimiditi dal tempo, quella pioggia che invece deve aver spaventato il «pride laico»: così atteso e sponsorizzato dai mass media da non riuscire a portare in piazza più di trecento persone.

Ed un riferimento al laicisimo, Benedetto XVI lo ha fatto nella sua omelia savonese nella quale ha parlato delle sfide del mondo che i cattolici devono affrontare: «materialismo, relativismo, laicismo, senza mai cedere a compromessi, disposti a pagare di persona pur di rimanere fedeli al Signore e alla Sua Chiesa».
Così oggi Benedetto chiamerà a raccolta il suo esercito genovese, dopo quell’antipasto avuto ieri sera quando il Pontefice ha salutato un gruppo di pellegrini che nonostante il tempo, ieri mattina, si sono messi in cammino a piedi da San Carlo di Cese fino al Santuario della Guardia. All’appuntamento alla Guardia era presente anche il presidente della Regione Claudio Burlando, mentre il sindaco di Genova Marta Vincenzi saluterà il Papa questa mattina.
Nella sua giornata l’incontro con i bambini dell’ospedale pediatrico «Gaslini», precederà l’appuntamento con i giovani in piazza Matteotti. Nel programma, dopo la recita dell’Angelus, la visita alla diocesi, l’incontro in San Lorenzo con i sacerdoti e il pranzo in curia prima della Messa in piazza della Vittoria dove i genovesi potranno far sentire il loro caloroso benvenuto a Benedetto XVI.

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Trentamila savonesi riempiono il cuore di Papa Benedetto XVI

di Federico Casabella

«Sono in pellegrinaggio alle sorgenti della fede, della speranza e dell’amore». Così Papa Benedetto XVI ha salutato la città di Savona nel suo primo giorno di visita pastorale in Liguria. Erano più di trentamila i fedeli che hanno gremito piazza del Popolo e che si sono radunati anche intorno a piazza Mameli e alla piazza del Santuario dove sono stati installati due maxi schermi per permettere di seguire la cerimonia eucaristica del Pontefice.
Savona ha risposto con entusiasmo alla chiamata della Diocesi, in una piazza addobbata a festa dove campeggiavano i cartelloni 6 x 3 voluti dal Comune con la foto di Papa Ratzinger e la scritta «Savona saluta il Santo Padre» sventolavano le bandierine bianche e gialle con i colori del Vaticano, le bandiere della associazioni cattoliche e i tanti ombrelli che hanno salutato il suo arrivo in Papamobile prima di prepararsi alla celebrazione ha salutato la piazza e benedetto i presenti. Sul palco, vicino all’altare, una composizione floreale che riprendeva lo stemma di Benedetto XVI, quello del Comune di Savona e del vescovo Vittorio Lupi. Prima della Messa in piazza il Santo Padre ha fatto visita al Santuario della Madonna della Misericordia. Una visita breve, durata 15 minuti, dove Benedetto XVI ha deposto la rosa d’oro davanti alla statua della Vergine. Proprio alla Madonna della Misericordia il Santo Padre ha fatto riferimento durante la sua omelia senza dimenticare la visita nel 1815 di Pio VII, ultima Pontefice a visitare la città: «Questo mio pellegrinaggio- ha detto nell’omelia il Santo Padre- è anche memoria e omaggio al mio venerato predecessore Pio VII, la cui drammatica vicenda è indissolubilmente legata a questa città e al suo Santuario mariano».
Prima della Messa il saluto del sindaco Federico Berruti che «ostenta» laicità e accoglie il Pontefice come capo di Stato non baciando l’anello al Papa ne inchinandosi davanti a lui. Facendo il passo del gambero, all’arrivo in città a portare il saluto al Pontefice è stato il ministro per lo sviluppo economico, il ligure Claudio Scajola, che ha salutato il Pontefice scherzando sul maltempo: «Ci auguriamo che Lei ci porti il sole, la Liguria ha bisogno di luce» ha detto Scajola che conversando con i cronisti ha parlato di una due giorni importante per la Liguria perché «non è mai successo che un Papa si sia fermato così a lungo nella nostra regione. Ratzinger è un grande Papa, di grande profondità».
La folla ha salutato con il coro «Be-ne-detto, Be-ne-detto» il Santo Padre prima che si recasse a visitare in forma privata gli appartamenti che ospitarono Pio VII nel 1813.

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