17 maggio 2008
Santuario della Guardia, l’attesa operosa di Genova
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LA VISITA IN LIGURIA
Santuario della Guardia, l’attesa operosa di Genova
DA GENOVA ADRIANO TORTI
Semplicità, familiarità, raccoglimento, preghiera: sono le parole usate dal rettore del Santuario della Madonna della Guardia, don Marco Granara, per spiegare come è stata organizzata l’accoglienza di Papa Benedetto XVI presso il santuario più caro ai genovesi. «Per l’arrivo del Papa – spiega – abbiamo scelto di dare all’evento, per quanto possibile, un approccio il più possibile di tipo familiare, privilegiando l’aspetto pastorale e la preghiera. Piuttosto che concentrare i nostri sforzi nell’aspetto esteriore e meramente organizzativo che, per quanto importante, rischia di cadere nell’effimero – prosegue Granara – abbiamo optato per far sì che la visita di Benedetto XVI potesse incidere realmente ed in modo duraturo nei nostri cuori e nelle nostre vite». Per questo il rettore ha chiesto ai pellegrini ed ai fedeli di «fare un regalo al Papa, che poi risulterà un regalo che faremo a noi stessi», esortandoli a «prendere un impegno preciso tra i cinque che abbiamo proposto».
Anzitutto, il «ritorno alla preghiera quotidiana ed alla lettura del Vangelo in famiglia »; poi «ritrovare Cristo nei più poveri» dedicando una parte del proprio tempo
Vangelo, preghiera, carità: per l’arrivo del Papa il rettore don Granara ha chiesto ai pellegrini alcuni impegni concreti. «Perché la sua visita possa segnare la nostra vita» nel volontariato; in terzo luogo «essere fedeli alla parola del Papa», seguendo il suo pensiero «non mediato da un giornale qualsiasi, ma andando alle fonti ufficiali, o attraverso internet, o tramite giornali cattolici come l’Osservatore Romano e Avvenire »; la quarta proposta è stata di «non fermarsi ad essere un cristiano demotivato ma impegnarsi nel cercare forme di istruzione e formazione cristiana»; infine, «in comunione con il Papa che viene a pregare alla Guardia, impegnarsi a recitare il Rosario in famiglia ».
Sembra che esista un intreccio particolare e privilegiato tra la città della Lanterna, la Guardia e l’arrivo di un Papa in città perché, come sottolinea ancora il rettore, «è la terza volta, in anni recenti, che la venuta di un Papa a Genova è collegata al Santuario della Guardia». «Giovanni Paolo II – spiega – vi si è recato in visita per la prima volta nel 1985. Nel 1990 Wojtyla tornò a Genova in occasione del Cinquecentenario dell’apparizione della Madonna sul Monte Figogna anche se, per mancanza di tempo, non potè salire a pregare nel santuario. Ora è la volta di Benedetto XVI». D’altronde il legame e l’affetto che unisce Benedetto XVI con la Madonna della Guardia è noto.
Infatti, il cardinale Tarcisio Bertone ha ricordato spesso ai genovesi che Papa Ratzinger si reca quotidianamente a pregare presso l’edicola a lei dedicata presente nei Giardini Vaticani e fatta erigere da Benedetto XV, il genovese Giacomo Della Chiesa.
Stasera l’arrivo di Benedetto XVI
Ecco il programma della permanenza del Papa al Santuario della Guardia. L’arrivo da Savona è previsto stasera intorno alle 20,45 nel piazzale sottostante il Santuario (in elicottero o in auto a seconda delle condizioni meteo). Da lì verrà accompagnato in «papamobile» fino al sagrato dove riceverà il saluto delle autorità. Lungo il breve tragitto lo saluteranno i fedeli arrivati con i bus navetta di servizio. Non sono previsti incontri pubblici: in programma solo la cena e la notte di riposo.
La cena sarà a base di tortellini in brodo, riso con asparagi, cima e ripieni alla genovese, torta pasqualina, crostate e dolci vari, che saranno preparati e serviti dalle volontarie del Santuario. Domattina alle 9 Benedetto XVI scenderà nel santuario, dove saranno già giunti i fedeli, per recitare una preghiera che ha scritto appositamente per l’occasione e consegnerà in dono al Santuario la rosa d’oro. Dal rettore riceverà una cartella bianca in pelle con una immagine in filigrana di Campoligure della Madonna della Guardia e, all’interno una pergamena, con l’omaggio più importante, «un piccolo tesoro spirituale» l’ha definito Granara, ossia l’impegno che i tanti fedeli si sono presi tra quelli proposti. Uscendo dalla chiesa, prima di recarsi all’ospedale Gaslini, riceverà il dono ufficiale della diocesi di Genova, un quadro del pittore Giorgio Oikonomoy raffigurante lo stesso Benedetto XVI in preghiera ai piedi della Madonna.
© Copyright Avvenire, 17 maggio 2008
Gallese: «Una Giornata della gioventù in attesa dell’appuntamento di Sydney»
Una visita che proietta i giovani genovesi verso la Giornata mondiale della gioventù di Sydney, alla quale parteciperanno portando nel cuore «il dono dell’incontro con Benedetto XVI a Genova di domani». La legge così don Guido Gallese, responsabile della Pastorale giovanile dell’arcidiocesi genovese e della Liguria. E l’appuntamento mondiale, garantisce il sacerdote, «sarà la prosecuzione della 'Giornata genovese della gioventù'», cioè il grande incontro in programma in piazza Matteotti per domani mattina. «Certamente – ha spiegato ancora il responsabile per la Liguria – è singolare che per ricambiare la visita si debba andare così lontano ma le Giornate mondiali della gioventù sono occasioni uniche e speciali, sono momenti nei quali si può fare davvero esperienza che la Chiesa è una in tutto il mondo, che la Chiesa è veramente cattolica». Dalla Liguria saranno circa duecento i giovani che voleranno in Australia per partecipare alla Giornata mondiale della gioventù. Di questi, circa la metà, proviene dalla sola diocesi di Genova.
Ad accompagnare i giovani liguri nell’emisfero australe a luglio sarà monsignor Alberto Tanasini, vescovo della diocesi di Chiavari e delegato della Conferenza episcopale ligure per la pastorale giovanile.
© Copyright Avvenire, 17 maggio 2008
Anselmi: «Anche i lontani si sentiranno interpellati dalle parole del Pontefice»
Non ci saranno solo i giovani che frequentano parrocchie e movimenti ad accogliere il Papa, ma «anche quelli, chiamiamoli così, lontani. E lo faranno a modo loro, tenendosi un po’ a distanza, ma prestando attenzione a ciò che dirà». Così, secondo don Nicolò Anselmi, direttore del Servizio nazionale Cei per la pastorale giovanile, indica il senso dell’incontro tra i giovani e Benedetto XVI in programma a Genova per domenica mattina. Un appuntamento dice don Nicolò all’agenzia Sir, cui egli stesso sarà presente. «È nel carattere dei genovesi guardare le cose da lontano – spiega don Anselmi che è stato incaricato diocesano della pastorale giovanile dell’arcidiocesi di Genova – ma sicuramente si lasceranno interpellare dalle parole del Papa. Questa visita rappresenta sicuramente uno stimolo alla missione per i giovani che partecipano alla vita ecclesiale ed un mezzo di avvicinamento ai loro coetanei. Anche Genova, come molte altre città – aggiunge – vive quella emergenza educativa più volte richiamata da Benedetto XVI. Ma questa città è dotata anche di molti mezzi e risorse per affrontarla, scuole e centri giovanili in primis. Forse il vero problema è riunirle per dare una risposta forte unica anche a quello che è un dato preoccupante per la regione, ovvero l’elevato numero di famiglie in difficoltà. Una pastorale integrata è in questo senso molto importante e la visita di Benedetto XVI può rilanciare questo impegno».
© Copyright Avvenire, 17 maggio 2008
Con 800 volontari al lavoro la città è pronta
Adriano Torti
DA GENOVA
Più di ottocento volontari a disposizione per l’accoglienza e l’assistenza dei fedeli, 600 agenti di Polizia municipale in servizio, otto chilometri di transenne, 20 treni speciali in aggiunta ai 78 treni ordinari, per un’offerta complessiva stimabile in quasi 50 mila posti: sono numeri che rendono l’idea dell’ingente dispiegamento di forze messo in campo a Genova e in Liguria per accogliere Papa Benedetto XVI. Deviazioni, uscite autostradali obbligatorie, parcheggi di interscambio tra auto private e mezzi pubblici. Per garantire gli spostamenti del Papa nella massima sicurezza, cercando nel contempo di creare il minimo disagio per i genovesi, sono stati anche approntati blocchi stradali «stop and go». Il traffico veicolare verrà bloccato di volta in volta nelle zone attraversate dal Pontefice nel corso dei suoi spostamenti. A Levante, intorno all’ospedale Gaslini, il traffico verrà chiuso tra le 8,30 e le 11.
Nelle zone comprese tra Levante e la Foce il blocco è previsto tra le 9 e le 12, mentre in centro e sulle alture tra le 12 e le 13 in concomitanza con lo spostamento del Papa per recarsi al Seminario del Righi per il pranzo. Nella zone tra la Stazione Brignole e la Fiera del Mare, per la solenne concelebrazione in piazza della Vittoria, lo stop cadrà tra le 15,30 e le 19,30.
L’ultimo blocco del traffico coinciderà con la partenza di Benedetto XVI per recarsi all’aeroporto «Cristoforo Colombo»: tra le 18 e le 19,30 verranno chiuse parte della zona Foce e la Sopraelevata. In tutti i casi si tratta di orari indicativi e di chiusure momentanee della strada perché in realtà il traffico dovrebbe rimanere interdetto soltanto per pochi minuti.
Tutti gli aggiornamenti in tempo reale saranno disponibili sul sito del Comune di Genova (www.comune.genova.it) e sul sito www.mobilitypoint.it.
Previsto inoltre un «isolone» pedonale nel centro di Genova nella zona ove il Papa terrà i due incontri, quello con i giovani e la Messa con i fedeli. Gli ospedali cittadini sono pronti a fare fronte ad eventuali emergenze.
Particolare allerta anche all’ospedale Galliera, che metterà a disposizione completa del Papa e dei suoi collaboratori alcune delle sue risorse. Intanto, dopo le funeste previsioni meteo degli scorsi giorni pare che, almeno per Genova, gli ultimi dati meteorologici siano maggiormente confortanti.
Sono previste infatti forti piogge nella giornata di oggi mentre domani mattina è previsto tempo variabile con possibilità di piccole precipitazioni che non si dovrebbero, invece, verificare nel pomeriggio di domenica quando decine di migliaia di fedeli genovesi si ritroveranno per la solenne concelebrazione in piazza della Vittoria.
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(Nella foto il Santuario di Nostra Signora della Guardia a Ceranesi, Genova)
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