18 maggio 2008

Il Papa a Savona: «Combattete contro il relativismo» (Tornielli)


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«Combattete contro il relativismo»

di Andrea Tornielli

nostro inviato a Savona

Arriva in aereo a Genova, si sposta in elicottero a Savona, dove viene accolto dal ministro Scajola, poi ritorna nel capoluogo ligure per salire al santuario della Guardia a pernottare: la veloce visita di Benedetto XVI alle due diocesi liguri, accompagnata da un tempo inclemente che fino all’ultimo ha messo in forse la possibilità per l’aereo papale di atterrare, è l’occasione per un messaggio chiaro e forte all’Italia e all’Europa.

La Chiesa deve aver coraggio «nell’affrontare le sfide del mondo» che si chiamano materialismo, relativismo e laicismo, senza «mai cedere a compromessi» e i cristiani devono essere «disposti a pagare di persona pur di rimanere fedeli».

A Savona, dopo aver visitato il santuario di Nostra Signora della Misericordia e aver pregato davanti alla statua che ricorda l’apparizione del 1536, dove ha posto una rosa d’oro, il Papa ha raggiunto i trentamila fedeli che lo attendevano sotto la pioggia scrosciante in piazza del Popolo.
Nell’omelia, il Papa si sofferma sul predecessore Pio VII, che qui soggiornò in esilio, nel palazzo vescovile, per tre anni, prigioniero di Napoleone, accolto dalla popolazione. Ratzinger, che siede sul trono ligneo usato dal suo predecessore, ringrazia a nome della Santa sede e di tutta la Chiesa i savonesi per il coraggio con cui i loro concittadini agli inizi dell’Ottocento sostennero il pontefice esiliato.
E l’episodio storico è l’occasione per un richiamo al presente: «Quella pagina oscura della storia dell’Europa - ha affermato Benedetto XVI - è diventata ricca di grazie e di insegnamenti, anche per i nostri giorni. Essa ci insegna il coraggio nell’affrontare le sfide del mondo: materialismo, relativismo, laicismo, senza mai cedere a compromessi, disposti a pagare di persone pur di rimanere fedeli al Signore e alla sua Chiesa».
«L’esempio di serena fermezza - ha detto ancora il Papa - dato da Pio VII ci invita a conservare inalterata nelle prove la fiducia in Dio», nella consapevolezza che Dio «non abbandona mai» la Chiesa.
Dopo aver invitato le famiglie a coltivare uno stile semplice «di preghiera domestica» favorito «dalla presenza dei bambini piccoli», dopo aver chiesto che sia riscoperta la «radice cristiana» della domenica, Ratzinger si rivolge ai preti e cita il loro lavoro «prezioso», il cui valore «non può essere quantificato in cifre e statistiche: i risultati li conosceremo solo in paradiso!».

«Molti di voi - aggiunge il Papa - sono in età avanzata», e quindi improvvisa, suscitando un applauso dei fedeli: «Come io». Subito dopo una citazione di Isaia: «Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono: ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile».

Oggi Benedetto trascorrerà la giornata a Genova, visitando l’ospedale Gaslini, incontrando i giovani e celebrando una messa in piazza della Vittoria.

© Copyright Il Giornale, 18 maggio 2008 consultabile online anche qui.

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