29 luglio 2008

Approvate le modifiche al messale per gli Stati Uniti (Osservatore Romano). il commento del liturgista americano, padre Dennis Gill (Radio Vaticana)


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Via libera della Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti

Approvate le modifiche al messale per gli Stati Uniti

La Santa Sede ha dato la sua approvazione alla nuova traduzione in inglese della parte principale della messa. Tuttavia, i fedeli statunitensi non vedranno nessuno dei cambiamenti nelle celebrazioni, prima di conoscere la catechesi relativa alle revisioni. Il testo approvato, inviato presso la Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti per la recognitio dopo il voto del giugno 2006 da parte dei vescovi riuniti a Los Angeles, riguarda la traduzione del rito penitenziale, del Gloria, del Credo, delle preghiere eucaristiche, delle acclamazioni eucaristiche, del Padre Nostro e di altre preghiere e risposte usate giornalmente nel corso della liturgia. Ma è solo una delle dodici sezioni nelle quali la terza edizione del Messale Romano è stata divisa a fini di traduzione.
Include la maggior parte dei testi usati in ogni celebrazione della Messa, incluse le risposte al celebrante da parte dei fedeli che partecipano alla liturgia. "Da parte dei fedeli non sarà necessario un eccessivo adattamento", ha spiegato al Catholic News Service il vescovo di Paterson, Arthur Joseph Serratelli, presidente della Commissione per il Culto Divino della Conferenza episcopale statunitense: "È un raffinamento del linguaggio, un linguaggio teologico più chiaro. Le cose che devono dire i fedeli non sono state modificate molto e penso che dopo una volta o due difficilmente noteranno la differenza".
Sebbene i cambiamenti siano stati approvati, passerà del tempo prima che divengano parte regolare della celebrazione liturgica. Spero che ciò avverrà entro due anni.
Sono un ottimista". È necessario del tempo affinché i musicisti possano elaborare la musica per le varie parti liturgiche e affinché la necessaria catechesi spieghi le ragioni delle revisioni ai parrocchiani. I cambiamenti più significativi sono i seguenti. Quando il sacerdote dice: The Lord be with you, i fedeli rispondono And with your spirit. L'attuale risposta è And also with you. Nel rito penitenziale i fedeli confessano I have greatly sinned...through my fault, through my fault, through my grievous fault. Nella versione attuale è più breve: I have sinned through my own fault. Il Gloria è stato tradotto differentemente e la struttura della preghiera presenterà delle modifiche. L'inizio del Credo niceno non sarà più "Noi crediamo...", ma "Io credo...". Sono stati apportati anche altri cambiamenti.
Prima della prefazione, quando il sacerdote afferma Let us give thanks to the Lord our God, invece di dire It is right to give him thanks and praise, i fedeli risponderanno It is right and just. Il Sanctus comincerà così: Holy, holy, holy Lord God of hosts. La versione attuale dice Holy, holy, holy Lord, God of power and might. Inoltre la nuova risposta all'Ecce Agnus Dei è Lord, i'm not worthy that you should enter under my roof, but only say the word and my soul shall be healed.
Altre due sezioni del Messale Romano sono state presentate ai vescovi degli Stati Uniti, che nel novembre 2007 hanno approvato una revisione di tutte le letture della domenica e della settimana, ma, nel corso dell'incontro che si è svolto nel giugno scorso a Orlando, e nelle successive votazioni, hanno rifiutato la traduzione di settecento pagine delle preghiere per le domeniche e per i giorni di festa dell'anno liturgico.
A novembre, a Baltimora, la sezione rifiutata verrà nuovamente presentata a tutti i vescovi durante la loro assemblea generale insieme con altre sezioni per un totale di cinquecento pagine.

(©L'Osservatore Romano - 28-29 luglio 2008)

Approvate le modifiche al Messale per gli Stati Uniti: il commento del liturgista americano, padre Dennis Gill

La Santa Sede ha dato la sua approvazione alla nuova traduzione in inglese della parte principale della Messa. Il testo approvato, inviato presso la Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti per la recognitio - ovvero il “via libera” - dopo il voto del giugno 2006 da parte dei vescovi riuniti a Los Angeles, riguarda la traduzione del rito penitenziale, del Gloria, del Credo. E ancora, delle preghiere eucaristiche, delle acclamazioni eucaristiche, del Padre Nostro e di altre preghiere e risposte usate giornalmente nel corso della liturgia. Su queste importanti modifiche, Emer McCarthy, del nostro programma inglese, ha intervistato padre Dennis Gill, direttore dell’ufficio liturgico dell’arcidiocesi di Filadelfia:

R. – The Conference of Bishops here in the United States, along with all of the ...

La Conferenza episcopale degli Stati Uniti, insieme a tutte le altre Conferenze episcopali di lingua inglese, rispondono alle direttive della Liturgiam Authenticam. Queste avevano chiesto che l’edizione tipica dei libri liturgici, in questo caso del Messale Romano, recentemente edito nella sua terza edizione, fosse fedelmente tradotto, per una formale equivalenza tra la versione latina e quella inglese. Uno dei vantaggi dell’attuale recognitio del “Messale del tempo ordinario”, di questa approvazione prima ancora di quella del Messale intero, è che ci fa guadagnare tempo per prepararci all’istruzione e alla catechesi.

D. – Quando i cattolici di Filadelfia o di Washington, di New York o del Nebraska si troveranno a celebrare la Messa domenicale, quali saranno i cambiamenti più importanti che potranno incontrare?

R. – Well, first let me say that the previous translation from Latin into in English of the …

Prima di tutto devo dire che la precedente traduzione dal latino in inglese del “Messale del tempo ordinario” non era precisamente una traduzione letterale: c’erano frequenti parafrasi... Con questa nuova traduzione – mi torna alla mente dopo tanti anni – quando i fedeli rispondono all’invito del vescovo o del sacerdote – “Il Signore sia con voi!” – risponderanno “E con il tuo spirito!”, che è una traduzione più formale – o più fedele – dal latino “Et cum spiritu tuo”. Anche molte delle preghiere che abbiamo imparato insieme, come il Confiteor, il Gloria, il Credo sono state tradotte fedelmente e ci saranno modifiche alle quali, sono sicuro, i fedeli si abitueranno molto rapidamente. Ascoltando le preghiere recitate dal sacerdote da solo, specialmente le preghiere eucaristiche e in particolare la prima preghiera eucaristica, ovviamente ci saranno cambiamenti evidenti ed inevitabili, che derivano dalla fedele traduzione dal latino.

D. – Pensa che sarà molto difficile fare accettare questi cambiamenti?

R. – I think for the most part people will accept the changes in language in the Missal …

Credo che la maggior parte delle persone accetterà i cambiamenti del linguaggio del Messale; ci vorrà un po’ di tempo, perché sono abituati a recitare le preghiere in inglese in quel modo da 40 anni. Penso però che la chiave per far accettare i cambiamenti si trovi nell’istruzione: non semplicemente nella sostanza dei cambiamenti, ma nella spiegazione del perché sono stati apportati, perché è importante comprenderle. I testi liturgici comunicano la fede della Chiesa, sono i portatori della fede della Chiesa, e in quanto tali è necessario che siano chiaramente formulati, senza alcun tipo di compromesso: semplicemente quello in cui crediamo quando preghiamo.

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