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Il primo saluto di Benedetto XVI all'arrivo a Bressanone

«Felice di essere con voi per gioire delle bellezze della creazione»

"Un grande grazie per questa accoglienza così cordiale. Sono felice di essere con voi, in questa bella città dove ho trascorso tante belle vacanze: speriamo insieme di riposare e di gioire della bellezza della città e delle bellezze della creazione".
Con queste parole Benedetto XVI si è rivolto ai fedeli accorsi lunedì mattina, 28 luglio, a dargli il benvenuto a Bressanone.
Appena arrivato in Alto Adige, davanti al seminario maggiore della cittadina vescovile, il Papa è stato accolto dal suono delle campane del Duomo, dagli spari a salve da parte di una quarantina di Schützen nelle tradizionali divise e dalla locale corale di bambini che gli ha offerto un omaggio floreale e intonato un canto augurale in tedesco.
E in questa lingua, prima del saluto in italiano, dalla finestra della biblioteca collocata al primo piano del seminario, il Pontefice ha rivolto parole di gratitudine, rivolgendosi, tra gli altri, al drappello degli Schützen e al coro di bimbi, e dicendosi felice di poter trascorrere questi giorni in "una città - ha spiegato - che mi riserva tanti ricordi". Papa Ratzinger del resto è di casa da queste parti: prima di essere eletto al Pontificato era già stato per dieci volte a Bressanone e la sua famiglia materna è originaria di Mühlbach (Rio di Pusteria).
Partito da Castel Gandolfo nella stessa mattina di lunedì, il Pontefice aveva raggiunto in automobile l'aeroporto di Ciampino, dove è stato salutato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri italiano Gianni Letta.
Alle 10.35 il Falcon 900 con il Papa a bordo è decollato per poi atterrare alle 11.20 all'aeroporto "Dolomiti" di Bolzano. Qui Benedetto XVI è stato accolto dal vescovo di Bolzano-Bressanone, monsignor Wilhelm Emil Egger, che gli ha rivolto un caloroso "Benvenuto, Santo Padre"; dal presidente della giunta provinciale di Bolzano, Luis Durnwalder, dal sindaco Luigi Spagnolli, dal commissario di Governo Fulvio Testi e dal direttore dello scalo. Pur non essendoci stati discorsi ufficiali, le autorità presenti hanno formulato al Pontefice l'augurio di trascorrere il suo soggiorno all'insegna della serenità e del riposo. Successivamente, in automobile, il trasferimento a Bressanone, dove ad attendere il Papa c'erano alcune migliaia di persone, tra cittadini e villeggianti. Giunto nella sede del seminario maggiore, sua residenza durante questo soggiorno estivo, è stato accolto dal rettore don Ivo Muser, dal parroco don Albert Pixner, dal sindaco Albert Pürgstaller.
Nel periodo di riposo e di studio programmato, fino al prossimo 11 agosto, il Pontefice avrà come impegni pubblici gli Angelus delle domeniche 3 e 10, un incontro con il clero locale il giorno 6 e il conferimento della cittadinanza onoraria sabato 9.
Monsignor Egger, in occasione dell'arrivo di Benedetto XVI ha diffuso un messaggio di benvenuto: "Grande è la gioia - afferma - di quanti abitano nella nostra provincia per la sua scelta di trascorrere le vacanze al seminario maggiore di Bressanone. Nella sua presenza - aggiunge - leggiamo un segno di apprezzamento verso la nostra terra, che lei conosce già da diversi anni. Nel rivolgerle il nostro più affettuoso benvenuto, la ringraziamo per la sua unione con noi. Le auguriamo fin d'ora che le giornate a Bressanone possano essere per lei un periodo di riposo, sia per l'anima che per il corpo. Ci adopereremo affinché lei possa trovare il necessario riposo e silenzio. Ci riempie il cuore di gioia il fatto che lei nelle due prossime domeniche reciterà con noi l'Angelus".
In proposito, monsignor Egger rievoca le parole pronunciate da Giovanni Paolo ii, in occasione della sua visita al santuario mariano di Weissenstein (Pietralba) nel 1988, quando - ricorda - "ci aveva raccomandato questa preghiera.
Una preghiera che alcuni recitano in particolare per le vocazioni sacerdotali e di vita consacrata".
"La ringraziamo - conclude il vescovo tornando a rivolgersi a Benedetto XVI - per le sue parole, attraverso le quali rafforza i fratelli e le sorelle nella fede".

(©L'Osservatore Romano - 28-29 luglio 2008)