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Gli occhiali e i dolci di Papa Ratzinger

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BRESSANONE

Secondo giorno di vacanza tra le montagne dell'Alto Adige per il Papa, giunto lunedì a Bressanone per un periodo di riposo che si protrarrà fino all'11 agosto. Anche ieri gruppi di turisti e fedeli hanno aspettato fuori dal seminario maggiore. Nell'edificio, in compagnia del fratello Georg, papa Ratzinger si dedica a suonare il pianoforte, alla lettura e alla preparazione di alcuni documenti. In attesa del primo Angelus di domenica prossima, la città si presenta in una veste nuova.
Bandiere bianche e gialle anche all'esterno del parco acquatico Acquarena, in modo che pure l'altoatesino e il turista più distratto sappiano che il Papa sta trascorrendo le vacanze a Bressanone.
Joseph Ratzinger, per l'undicesima volta ospite del seminario maggiore, si sente come a casa, si fa sapere dalla «cabina di regia» della diocesi di Bolzano e Bressanone.
Ha riposato. Ha fatto due passi nel piazzale interno ed ha letto. Gli abitanti della cittadina aspettano che Benedetto XVI si affacci alla finestra e - perché no? - faccia una passeggiata (scortato) per le vie del centro.
Burghart Steinitzer , dell'albergo-ristorante Grüner Baum, lo ospitò assieme al fratello don Georg quando era ancora cardinale. «Contatti con la diocesi - spiega - ne abbiamo per tutto l'anno. Nel nostro ristorante venne nell'agosto 2004. In quell'occasione si parlò di tanti ricordi legati alla vita altoatesina, di quando, anche negli Anni Settanta, con il fratello e la sorella era venuto da noi».
Amante dei dolci, al Grüner Baum aveva gustato le crèpes ai mirtilli. «Ma apprezza molto anche il cibo salato: dai canederli agli spätzle».
Spera che possa fare il bis da Papa. «Ma se dovesse succedere, non verrebbe annunciato. Potrebbe venire qui all'improvviso, assieme al suo entourage».
A pochi metri dal seminario si trova la pasticceria di Alex e Silke (Alessandro e Silke Monopoli). In onore di Benedetto XVI hanno preparato un libro («Si tratta del Vangelo») di glassa bianca, con la foto (commestibile) del pontefice. «Ma la parte bassa è in poliestere - spiega lui -.
È solo per bellezza, per la vetrina». Il prodotto, che viene venduto a 50 euro, sta riscuotendo un certo successo: «Il seminario ne ha già prenotato uno, con una foto che sarà personalizzata, per un compleanno.
E poi abbiamo avuto una richiesta anche da un privato». E poi ci sono i dolcetti di marzapane, con l'immagine del Papa e del seminario, che vengono venduti a 5 e 10 euro». Poco lontano c'è il negozio di ottica di Albuin Brugger , che dieci anni fa ospitò Joseph Ratzinger, allora cardinale: «Gli si erano rotte le placchette degli occhiali, quegli elementi di plastica che poggiano sul naso.
Venne a farle riparare con il fratello Georg». Spera forse che gli si rompano di nuovo? «No. No. E poi a quei tempi era cardinale. Questa volta ne avrà sicuramente di riserva». Lungo i portici, i turisti prendono d'assalto le edicole e i negozi di souvenir, che espongono materiale sulla visita papale. Luis Überbacher , titolare di Trigon Art, spiega che i fornitori hanno consegnato il materiale una decina di giorni fa: cartoline, con la foto di Ratzinger davanti al seminario di Bressanone, da 50 e 30 centesimi; 3 euro per i calendari; tazze con il volto del pontefice da 8 euro; brocche da 3 a 4,50 euro; il mini-mappamondo papale viene venduto a 4,50 euro; portachiavi da 6,50; puzzle da 7,50; candele da 7,50 a 12,50 euro. «Ma sono candele di produzione italiana, non di schiuma cinese».
Si fanno affari? «Da venerdì scorso, direi di sì». In un angolino, all'ombra di un albero, ci sono tre ragazzine: Claudia, Katia e Franziska . Hanno dipinto dei sassi: l'effige del Papa, croci, il nome Benedikt. Li hanno esposti su una cassetta di legno. Sassolini da 1 euro o, al massimo, 1,50. A.Tom.

© Copyright L'Adige, 30 luglio 2008