29 luglio 2008

Bressanone: pane, dolci, canzoni e siti internet per il Papa


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Pane speciale ogni mattina Lebkuchen con il Pontefice

Qualche souvenir è proprio dolce

BOLZANO.

Sono oltre 50 anni che il panificio «Mutschlechner» tutti i giorni alle 5 consegna la cesta di pane, circa 8 chili, al Seminario. «Il Pontefice ha già avuto modo di assaggiare il nostro pane», racconta Martha Mutschlechner, madre del titolare Stefan. Rosette, pane nero, brezel, «Wikinger», ovvero il panino di 50 grammi con semi di girasole, lino e sesamo, e sicuramente qualche pasticcino saranno solo alcune delle prelibatezze che Stefan e i suoi collaboratori prepareranno ogni giorno per deliziare il palato di Papa Benedetto XVI. Stefan e la sua famiglia, però, stanno pensando a realizzare anche un pane speciale per l’arrivo del Pontefice «a forma di mitra papale sia in versione dolce, magari farcita con noccioline, che in quella salata con le olive».

I BISCOTTI. Farina, zucchero, burro, un po’ di miele e, soprattutto, tanta fantasia e molta pazienza. Così nascono nel laboratorio della pasticceria «Dolce & Salato» i Lebkuchen dedicati al Papa. Di diverse grandezze e a forma di cuore, i tradizionali biscotti tirolesi, per l’occasione sono stati colorati con decorazioni rigorosamente bianche e gialle. Al centro Benedetto XVI e sullo sfondo il duomo di Bressanone. «Realizzarli è molto semplice - spiega Alex Monopoli della pasticceria Dolce & Salato -. Si prepara l’impasto tradizionale dei Lebkuchen, si dà al biscotto la forma desiderata e si inforna. Per quanto riguarda l’immagine del Papa che compare al centro, la riprendiamo da una cartolina e con una stampante che utilizza ovviamente degli appositi colori commestibili, la riportiamo sul marzapane». Non solo Lebkuchen, ma anche libricini di marzapane con tanto di immagine del Pontefice e la torta, a forma di Bibbia con l’immagine di Papa Ratzinger e la scritta «Benvenuto a Bressanone». Delizie per il palato ma anche “dolci” souvenir.

© Copyright Alto Adige, 28 luglio 2008

«PAPA RATZI»

Una canzone con dedica. E ironia

BOLZANO. Il ritmo calypso è incalzante, ed il ritornello è uno di quelli che dopo la prima volta che si ascolta non esce più dalla testa: «Papa Ratzi, Papa Ratzi, isch jatz do», letteralmente Papa Ratzi adesso è qui. Dor Doggi, al secolo Markus Dorfmann, musicista brissinese, ha voluto rendere omaggio al Pontefice con una canzone scritta a quattro mani con Martin Resch, e contenuta nel suo ultimo album che verrà presentato domani sera in città.
«Abbiamo voluto scrivere in musica la febbre che sta accompagnando l’evento a Bressanone, scherzandoci sopra», spiega il songwriter. E di ironia, nel suo pezzo, ce n’è davvero da vendere; la canzone apre nella prima strofa con la descrizione dei brissinesi che cercano il Papa dimenticandosi dei problemi che attanagliano il fondovalle: “C’è sempre troppo traffico. Ma dov’è la papamobil?”, recita poco prima del refrain, ammiccando al concetto di panem et circenses.(lu. ma.)

© Copyright Alto Adige, 28 luglio 2008

CENTRO CONSUMATORI

Aperto sito con tutti i consigli utili

BOLZANO. Visto il grande afflusso di fedeli previsto per i due Angelus, il Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia ufficio di Bolzano, in collaborazione con l’ufficio stampa della Diocesi di Bolzano-Bressanone, fornisce tutta una serie di informazioni e consigli pratici per i fedeli. Il Centro ha predisposto sul proprio sito internet www.euroconsumatori.org (sito internet che nel 2007 è stato visitato da quasi 500 mila consumatori) un’apposito link dedicato proprio alle vacanze estive del Papa in Alto Adige: www.ecclesiabz.com/Benedictus.
Gli euro-consumatori vi trovano informazioni e consigli pratici su come raggiungere Bressanone, l’utilizzo dei mezzi pubblici (in queste due domeniche verranno istituiti treni straordinari, gli autobus viaggeranno più frequentemente e un servizio di bus navetta curerà il trasporto dei fedeli fino in centro città), l’allestimento di due maxischermi (al parcheggio Priel presso l’Acquarena), i ristoranti in città, i siti di maggiore interesse da visitare e via dicendo.

© Copyright Alto Adige, 28 luglio 2008

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