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BRESSANONE
Le campane del duomo che suonano a festa, una quarantina di Schutzen armati di sciabola e Mauser Karabiner che sparano a salve, i bimbi del coro che intonano la versione tedesca di ''Oh rock my soul''. E il Papa, viso sorridente e l'aria di chi si sente davvero a casa, prende possesso del seminario di Bressanone, che fino all'11 agosto sara' la sua casa delle vacanze.
Anche se non ci fosse stata la precisazione dei suoi collaboratori sul fatto che e' stato Benedetto XVI a scegliere personalmente l'Alto Adige per le vacanze, sarebbe bastato vederlo al suo arrivo nella cittadina sull'Isarco e il Rienza per capire che per papa Ratzinger Bressanone vuol dire vacanza, probabilmente molto piu' di quanto non lo siano stati, negli anni dall'elezione ad oggi, i soggiorni in Val d'Aosta e Cadore, sulle orme di papa Wojtyla.
Decisamente in forma e rinfrancato dopo il lungo viaggio a Sydney dal quale e' tornato solo una settimana fa, il Papa, arrivato in aereo da Ciampino a Bolzano, ha raggiunto Bressanone con un corteo di cinque macchine, accolto da migliaia di turisti e fedeli.
Sceso dalla macchina si e' fermato a stringere mani e salutare, scambiando qualche battuta in tedesco e italiano e soffermandosi in particolare con un gruppo di disabili, tra cui un anziano frate che aveva gia' incontrato nei precedenti soggiorni in citta'.
Bilingue anche il saluto nella piazzetta antistante il seminario, dopo l'accoglienza ufficiale, presenti il sindaco Albert Puergstaller, il vescovo Wilhelm Egger, il rettore Ivo Muser. Prima in tedesco e poi in italiano Benedetto XVI ha ripetutamente ringraziato per la ''calorosa accoglienza''.
''Un grande grazie per questa accoglienza cosi' cordiale - ha detto in italiano - sono felice di essere con voi, in questa bella citta' dove ho trascorso tante belle vacanze; speriamo insieme di riposare e di gioire della bellezza della citta' e delle bellezze della creazione''.
In tedesco ha ringraziato sia il drappello degli Schutzen che il coro dei bambini ed ha detto di essere felice di poter trascorrere questi giorni a Bressanone, ''una citta' che mi riserva tanti ricordi''.
E' stato annunciato che le vacanze per il Papa saranno di tutto riposo: suonate al pianoforte, - nelle stesse stanze dove l'amato Mozart suono' per il principe vescovo nel 1772 - chiacchierate con il fratello mons. Georg, lettura, forse la stesura dell'attesa enciclica sociale e della seconda parte del suo libro su ''Gesu' di Nazaret''.
Ma nella cittadina e' gia' partito il tam-tam sui luoghi che avrebbero qualche motivo per essere visitati dal Papa: il paesino di Rio Pusteria da dove parti' la nonna materna, la casa del santo Freinademetz a Oies, la chiesetta di Santo Spirito in Valle Aurina, dove Ratzinger andava da vescovo e cardinale. Per il momento in agenda ci sono pero' solo quattro impegni pubblici: gli Angelus delle domeniche 3 e 10 agosto, l'incontro con il clero in duomo il 6 agosto e il conferimento della cittadinanza onoraria di Bressanone il 9.
Cittadino di Bressanone il Papa con il cuore lo e' gia': vi ha soggiornato dieci volte, alloggiando prima nella locanda per studenti 'Gruener Baum' e poi ospite del seminario. Nel 1967, inoltre, l'allora giovane teologo fece una visita di lavoro a Bressanone, tenendo due conferenze sulla formazione al sacerdozio secondo il Concilio, nella stessa ricchissima biblioteca del seminario dove nei prossimi giorni potra' ritirarsi a studiare. E nell'84 il seminario ospito' le conversazioni con Vittorio Messori che diedero vita al celebre 'Rapporto sulla fede'.
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