15 giugno 2007

Il cardinale Kasper e Chrysostomos II lavorano per un incontro fra Benedetto XVI e Alessio II


Vedi anche:

IL RIAVVICINAMENTO FRA CATTOLICI E ORTODOSSI

Magister: una straordinaria coerenza lega il Ratzinger teologo, Vescovo, Cardinale e Papa

Si e' spento Giuseppe Alberigo

Politi-Navarro catastrofici, Accattoli "senatore", Valli verso Raiuno

Fra Sistino, un uomo...un mito (2)

Insulti al Papa patrocinati dal governo italiano?

Esclusiva di Petrus: imminente il motu proprio sulla Messa in latino

CARD.KASPER:INCONTRO CON ALESSIO II?SPERIAMO ENTRO UN ANNO

Rassegna stampa del 15 giugno 2007

Il Papa verso Mosca: si farà entro un anno l’incontro tra Benedetto XVI e Alessio II

Roma Domenica sarà ad Assisi, per una visita che è sempre molto sentita e importante, nella terra di San Francesco. Ma il grande desiderio di Benedetto XVI è quello di incontrare Alessio II e già entro il prossimo anno potrebbe avvenire l’incontro tra il Papa e il primate di Mosca. Un evento dal significato storico perché sarebbe il primo tra il Papa di Roma e il Patriarca di tutte le Russie, dopo lo scisma del 1054. A rilanciare la speranza è stato ieri il cardinale Walter Kasper, il quale, solo due giorni fa aveva confessato che su tale fronte non c’erano progressi.Presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, il porporato ha partecipato ieri alla cerimonia di conferimento della laurea honoris causa in Missiologia, da parte della Pontificia Università Urbaniana, a Sua Beatitudine Chrysostomos II, Patriarca della Chiesa ortodossa di Cipro, in visita da alcuni giorni a Roma. Potrebbero essere stati proprio i messaggi e le rassicurazioni di cui si è fatto latore l’esponente ortodosso cipriota, amico di Alessio II, a portare una nuova ventata di ottimismo in Curia.«C’é la speranza che Benedetto XVI e Alessio II possano incontrarsi entro un anno», ha detto il cardinale Kasper ai giornalisti. «Molto dipende - ha spiegato - da circostanze esterne e dalla situazione interna alla Chiesa russa. Il Papa è disposto all’incontro ed anche Alessio II è aperto. Nessuno è contrario all’incontro anche tra gli ortodossi». Chrysostomos, da parte sua, già da diversi giorni, si dichiara convinto che l’incontro avverrà presto (anche grazie alla sua mediazione) e che sarà l’avvio di un processo di riunificazione tra le due Europe cristiane, quella latina e quella ortodossa. Il patriarca cipriota sarà ricevuto sabato dal Papa e con lui firmerà un trattato di collaborazione. Poi volerà a Mosca, per riferire ad Alessio II sui risultati ottenuti durante la missione romana.Il patriarcato russo rappresenta la comunità più importante e influente del mondo ortodosso (circa 85 milioni fedeli su un totale di 200 milioni), ma anche, storicamente, la più intransigente e antiromana. Tant’é vero che Giovanni Paolo II ha potuto visitare, dopo il crollo dell’Urss, tutti gli altri Paesi ortodossi e Benedetto XVI ha già incontrato Bartolomeo, il patriarca ecumenico di Costantinopoli (Istanbul). Alla disputa millenaria sul “primato” del vescovo (ovvero del Papa) di Roma, contestato e mai riconosciuto dagli ortodossi, si erano aggiunti contrasti più recenti, acuiti anche dall’esplodere dei nazionalismi, dopo il crollo dell’impero sovietico, e dalla guerra nella ex Jugoslavia.

Il Cittadino, 15 giugno 2007


Chrysostomos, un ponte fra Roma e Mosca

Incontro meno lontano fra Ratzinger e Alessio II

(M.Mu.)

Roma

La laurea honoris causa alla Pontificia Università Urbaniana al mattino; al pomeriggio l'incontro col presidente del Consiglio Romano Prodi. E nel corso della giornata una serie di incontri in alcune delle più antiche basiliche di Roma. È proseguita ieri con un intenso programma la visita ufficiale di Chrysostomos II, arcivescovo ortodosso di Nuova Giustiniana e tutta Cipro. E si è tornati a parlare dell'incontro tra il Papa e il patriarca russo Alessio II, di cui Chrysostomos è amico. «In effetti c'è la speranza che possano incontrarsi entro un anno», ha detto il cardinale Walter Kasper a margine della cerimonia di laurea. «Molto dipende - ha spiegato il presidente del Pontificio Consiglio per l'unità dei cristiani - da circostanze esterne e dalla situazione interna alla Chiesa russa. Il Papa è disposto all'incontro ed anche Alessio II è aperto. Nessuno è contrario all'incontro anche tra gli ortodossi». Anche l'arcivescovo cipriota nei giorni scorsi si era detto convinto che l'incontro avverrà presto. È significativo il fatto che dopo la visita a Roma - domani l'incontro con il Papa - si recherà a Mosca. Ieri, intanto, nel ricevere il titolo di studio onorifico in missiologia da parte dell'Urbaniana, Chrysostomos ha tenuto una "lectio magistralis" sulla liturgia ortodossa, che - ha sottolineato - «attrae anche i giovani». «La partecipazione alla mensa eucaristica - ha aggiunto - ci insegna ad allargare i nostri orizzonti e a parlare la lingua dell'amore nonostante differenze e contrasti». A Palazzo Chigi l'arcivescovo ha chiesto un aiuto al governo italiano per la conservazione dei beni culturali storici ortodossi, presenti nella parte cipriota occupata dai turchi, in particolare le «500 chiese storiche trasformate in moschee, centri di divertimento, a volte in stalle». «Prodi ha promesso il suo aiuto - ha riferito Chrysostomos - perché considera un diritto conservare i propri luoghi sacri» e «chiederà al prossimo Consiglio europeo che anche gli altri Paesi approvino in maniera unanime la nostra richiesta». Oggi Chrysostomos incontrerà i cardinali Renato Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e pace, e Paul Poupard, presidente dei Pontifici Consigli per la cultura e il dialogo interreligioso. Poi sarà alla Comunità di Sant'Egidio e presiederà la preghiera nella basilica di Santa Maria in Trastevere, alle ore 20.

Avvenire, 15 giugno 2007


Potrebbe avvenire entro l'anno il colloquio con Benedetto XVI

La Santa Sede spera presto un incontro con Alessio II

Il Papa è ben disposto: molto dipende da circostanze esterne e dalla situazione interna alla Chiesa russa

Olivia Manzini

CITTà DEL VATICANO
Potrebbe avvenire entro i prossimi dodici mesi l'incontro tra Benedetto XVI e il primate di Mosca Alessio II, un evento dal significato storico perché sarebbe il primo tra un papa di Roma e un patriarca di tutte le Russie, dopo lo scisma del 1054.
A rilanciare la speranza è stato ieri il cardinale Walter Kasper, il quale, solo due giorni fa aveva confessato che su tale fronte non c'erano progressi.
Presidente del Pontificio Consiglio per l'unità dei cristiani, il porporato ha partecipato stamane alla cerimonia di conferimento della laurea honoris causa in «Missiologia», da parte della Pontificia Università Urbaniana, a Sua Beatitudine Chrysostomos II, patriarca della Chiesa ortodossa di Cipro, in visita da alcuni giorni a Roma. Potrebbero essere stati proprio i messaggi e le rassicurazioni di cui si è fatto latore l'esponente ortodosso cipriota, amico di Alessio II, a portare una nuova ventata di ottimismo in Curia.
«C'è la speranza che Benedetto XVI e Alessio II possano incontrarsi entro un anno», ha detto il cardinale Kasper ai giornalisti. «Molto dipende – ha spiegato – da circostanze esterne e dalla situazione interna alla Chiesa russa. Il Papa è disposto all'incontro ed anche Alessio II è aperto. Nessuno è contrario all'incontro anche tra gli ortodossi».
Chrysostomos, da parte sua, già da diversi giorni, si dichiara convinto che l'incontro avverrà presto (anche grazie alla sua mediazione) e che sarà l'avvio di un processo di riunificazione tra le due Europe cristiane, quella latina e quella ortodossa. Il patriarca cipriota sarà ricevuto domani dal Papa e con lui firmerà un trattato di collaborazione. Poi volerà a Mosca, per riferire ad Alessio sui risultati ottenuti durante la missione romana.
Il patriarcato russo rappresenta la comunità più importante e influente del mondo ortodosso (circa 85 milioni fedeli su un totale di 200 milioni), ma anche, storicamente, la più intransigente e antiromana. Tant'è vero che Giovanni Paolo II ha potuto visitare, dopo il crollo dell'Urss, tutti gli altri Paesi ortodossi e Benedetto XVI ha già incontrato Bartolomeo, il patriarca ecumenico di Costantinopoli (Istanbul).
Alla disputa millenaria sul «primato» del vescovo (ovvero del Papa) di Roma, contestato e mai riconosciuto dagli ortodossi, si erano aggiunti contrasti più recenti, acuiti anche dall'esplodere dei nazionalismi, dopo il crollo dell'impero sovietico, e dalla guerra nella ex Jugoslavia. La diffidenza atavica dei russi verso un papa polacco ha impedito, durante il pontificato di Wojtyla, sostanziali progressi nei colloqui tra Roma e Mosca.
L'elezione di Joseph Ratzinger, molto apprezzato nel mondo ortodosso per il suo attaccamento alla tradizione, ha smussato molte spigolosità russe: sono in via di soluzione i contenziosi sulle proprietà delle chiese di rito orientale riunitesi a Roma (i cosidetti «uniati», considerati una sorta di traditori dagli ortodossi) e si stanno attenuando le accuse di proselitismo lanciate dagli ortodossi contro i cattolici in Russia.
Un incontro tra il Papa e Alessio II, – precondizione per un viaggio del Papa a Mosca – dovrà comunque avvenire in un progetto di «autentico riavvicinamento» tra le due chiese, spiegano fonti vaticane. Potrebbe svolgersi – osservano – «probabilmente né a Mosca né in Vaticano, ma in un Paese terzo».

Gazzetta del sud, 15 giugno 2007

Nessun commento: