15 giugno 2007
Politi-Navarro catastrofici, Accattoli "senatore", Valli verso Raiuno
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Rassegna stampa del 15 giugno 2007
Sul sito del quotidiano "L'indipendente" (http://www.indipendenteonline.it/)possiamo leggere questo interessantissimo articolo. E' un po' datato, perche' risale a qualche mese fa, ma la situazione non si e' spostata di un millimetro.
Le nostre riflessioni trovano dunque una conferma in queste indiscrezioni. Mi preoccupa molto la "cordata" Navarro-Politi. Spero che si tratti solo di illazioni. Non posso fare a meno di notare, pero', che entrambi hanno taciuto quando si e' trattato di ristabilire la verita' contro le infamie del video della BBC.
Vedi i post "Gli articoli che i vaticanisti non hanno scritto... " e Guardate un po' che cosa ho trovato (Gli articoli che i vaticanisti non hanno scritto 2)
L'amarezza e' tanta...
Raffaella
Il passaggio di Aldo Maria Valli dal Tg3 al Tg1, ostacolato dal cdr, è il primo segnale di un’apertura ulivista dell’informazione religiosa della Rai
CAMBIANO I RIFERIMENTI OLTRETEVERE PER I GIORNALISTI CHE SEGUONO LE VICENDE PAPALI. IL CORRIERE DELLA SERA È ALLA RICERCA DI UNA SECONDA FIRMA DA AFFIANCARE A LUIGI ACCATTOLI, SU REPUBBLICA IL TICKET POLITI-NAVARRO VALLS È SU POSIZIONI CRITICHE, MENTRE LA STAMPA È DIVISA TRA LO STILE MISURATO DI MARCO TOSATTI E QUELLO PIÙ INTRAPRENDENTE DI GIACOMO GALEAZZI
La mappa dei vaticanisti da Wojtyla a Ratzinger
Il restyling ulivista dell’informazione Rai potrebbe presto toccare una casella cruciale nell’organigramma giornalistico del Tg1: Aldo Maria Valli, attuale vaticanista del Tg3, potrebbe presto compiere il grande balzo, trasferendo le proprie competenze al telegiornale delle rete ammiraglia della flotta Rai, storicamente più sensibile agli umori d’Oltretevere.
L’operazione, sponsorizzata dal vicedirettore Fabrizio Ferragni - che ebbe modo di apprezzare Valli quando coordinava la struttura Rai-Giubileo per l’Anno Santo – ha finora trovato l’opposizione del comitato di redazione. L’attuale vaticanista Fabio Zavattaro, proveniente dalle fila dell’Azione cattolica, sarebbe poco disposto ad accettare il ruolo di “ausiliare” dell’informazione religiosa targata Tg1. Ma se dovesse realizzarsi, il passaggio di Valli dall’ex Telekabul alla testata giornalistica diretta da Gianni Riotta il passaggio si presterebbe a diverse chiavi di lettura.
49 anni e sei figli, lombardo di Rho, stile professionale scrupoloso e non aggressivo, Valli è di quelli che sognavano fin da bambini di diventare giornalisti. A 17 anni è correttore di bozze al Giornale di Montanelli. Durante gli anni universitari
– laurea in Scienze politiche alla Cattolica con una tesi su teorie e tecnica dell’informazione – collabora ad Avvenire, dove viene assunto nel 1983 per poi approdare alla redazione lombarda della Rai, dove riesce a ricavarsi uno spazio da “vaticanista locale” seguendo da vicino le attività del cardinale Carlo Maria Martini. L’approdo a Roma avviene nel 1993.
Il direttore che lo arruola come vaticanista è Italo Moretti, che nei suoi trascorsi da inviato in America Latina ha sempre avuto un occhio di riguardo per la Teologia della liberazione. Valli, dal canto suo, coltiva una dichiarata devozione per San Josemarìa Escrivà, e ha anche pubblicato alcuni libri con la Ares, casa editrice vicina all’Opus Dei, pur senza essere membro effettivo dell’Obra. Negli ultimi anni ha iniziato a collaborare intensamente con Europa, il quotidiano della Margherita, e ha moderato alcune riunioni programmatiche dei cosiddetti teo-dem.
Dalle colonne margheritine ha polemizzato con la decisione del ruiniano vicariato di Roma di negare il funerale religioso a Piergiorgio Welby.
L’approdo di Valli al primo tg della Rai potrebbe anche preludere a un ripensamento della struttura Rai Vaticano (che molti in azienda puntano a snellire) e più in generale rappresenterebbe un episodio emblematico del riposizionamento che sta interessando i vaticanisti davanti alle traiettorie dell’ancor breve pontificato ratzingeriano.
Parecchi titolari blasonati della categoria sono alle prese con la revisione di cliché e frequentazioni consolidate durante la lunga epopea wojtyliana, e l’operazione non sempre appare facile.
Al Corriere della Sera Luigi Accattoli sembra puntare a un profilo professionale senatoriale centrato sulle analisi e i commenti, e le ipotesi su chi seguirà la cronaca vaticana e ecclesiale vanno dalla soluzione interna (Gian Guido Vecchi) all’assunzione di vaticanisti già accreditati sul mercato (sarebbe in corsa anche Franca Giansoldati, attuale responsabile del desk vaticano dell’Ansa, e si era un tempo parlato anche del vaticanista del Giornale Andrea Tornielli, il cui nome era stato ventilato anche per la successione di Agnes alla guida dell’Osservatore Romano).
Su Repubblica Marco Politi – con la sponda autorevole del nuovo “collaboratore” Joaquìn Navarro-Valls – dà spazio alle letture critiche e catastrofiste del pontificato ratzingeriano, raccogliendo anche le tante voci nostalgiche del wojtylismo che circolano in Curia. Mentre sulla Stampa è sempre più evidente il dualismo tra il lo stile accorto di Marco Tosatti e la verve barricadera di Giacomo Galeazzi, un cui recente articolo sulla scalata della “lobby salesiana” in Vaticano è stato notato sia tra gli amici che tra i detrattori del cardinale Tarcisio Bertone.
L'Indipendente
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12 commenti:
Politi/ Navarro??????????????????
POVERI NOI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Altro che amarezza cara Raffaella non ci sono parole!!!!!!!!!!!!!!
Cara Raffaella, ho l`impressione che tutti i vaticanisti siano stati messi a tacere durante l`affare BBC. Navarro, avrebbe potuto intervenire, ma avrebbe dovuto parlare di Giovanni Paolo e il suo silenzio non mi stupisce oltremisura.
Non bisogna credere tutti i rumori da dovunque essi provengano, le solite fonti ben informate si rivelano sovente non esserlo affatto!
È vero che chi tace consente, ma mi rifiuto di credere che Navarro Vals sia in una strategia , o posizione anti-Benedetto XVI. Lo conosce troppo bene e sa quanto egli sia stato amico di Papa Giovanni Paolo.
Non lasciamoci influenzare da rumori, concentriamoci sulla realtà dei fatti che ci danno abbastanza preoccupazione e ci fanno riflettere!
Hai ragione, cara Luisa.
Sono ancora molto amareggiata per lo "strano" silenzio intorno alla fiction della BBC.
Mi piacerebbe che nessuno fosse costretto a scegliere fra un Papa e l'altro per cui non si puo' difendere l'uno senza attaccare l'altro.
Vorrei che questo dualismo, creato dai media, cessasse una volta per tutte.
E' difficile anche per i fedeli orientarsi quando i media dipingono il Papa come diverso da come lo vediamo e lo conosciamo.
Ciao Luisa, ciao Euge :-)
Raffaella
Personalmente non prenderei alla lettera e in modo altrettanto catastrofista l'ipotesi di un tandem Politi-Navarro. Mi sembrano persone molto diverse, soprattutto culturalmente.Inoltre non mi risulta che a Navarro interessi la politica italiana, ma forse sono poco informata.In occasione degli 80 anni del Papa, Navarro ha scritto un articolo molto bello su di lui, forse il più bello che ho letto. Insomma mi sembra di un altro impasto.
Per il resto tutto è dominato,anche nel mondo dell'informazione religiosa, dagli equilibri di quella cosa scalcinatissima che è la politica italiana.
L'episodio del patrocinio al Gay Pride e dell'accoglienza di Benedetto ad Assisi da parte di Prodi è solo l'ultimo episodio di una situazione paradossale e dolente per i cattolici "democratici" italiani. Dal mio punto di osservazione, in parrocchia, nella realtà che frequento ogni giorno ne conosco e ne vedo tanti sempre più imbarazzati.Perchè c'è tanta brava gente che ha votato in buona fede e convinta questo governo e ora non sa più cosa pensare. Per quello che vedo, la cosa che imbarazza e addolora di più è il modo in cui vengono trattate le questioni che riguardano la Chiesa e il Papa da parte di alcuni partiti di governo. Non la diversità di opinioni che sempre c'è stata e sempre ci sarà , ma la mancanza di rispetto. Anche un cattolico progressista e "critico" che sogna una Chiesa migliore in un mondo migliore, ha dei limiti che non vuole siano varcati.E la manipolazione dell'informazione ormai è avvertita come un dato di fatto.
A questo aggiungete il disincanto verso questa classe politica e dirigente e ditemi come deve sentirsi un cattolico progressista.
E' un processo doloroso che avrà delle conseguenze nel tempo,ne sono sicura, un processo di cui non sono ancora chiari tutti i contorni.
In realtà queste questioni erano più che nell'aria anche prima dell'insediamento di Benedetto , sono solo rimaste in sospeso per la lunga malattia di GP II. Ma le contraddizioni c'erano tutte e quante già da allora. Per questo i commentatori politicamente orientati come Politi si sforzano disperatamente di sottolineare le differenze tra i due papi , per recuperare quella situazione sospesa e ancora "unitaria" di quegli anni.Ma in realtà sono considerazioni deboli, adatte all'editoriale della domenica, ma non a un'analisi storica.Questi due grandi papi, in realtà sono una cosa sola sia culturalmente che teologicamente e per più di 25 anni hanno insieme modellato la Chiesa. Io sono convinta di questo.
Cara Mariateresa mi sta bene tutto ma, la brava gente che ha votato questo governo, si è dimenticata della frangia più estremista che ora sta creando tutto questo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Gli estremismi secondo me non portano mai nulla di buono.
Ciao Eugenia
Ciao Mariateresa, molto bella la tua analisi!!!
E' assolutamente vero quello che scrivi e cioe' che si e' creata una situazione di stallo per la malattia di Papa Wojtyla ed ora sembra che Benedetto XVI stia prendendo decisioni contro il predecessore. Non e' cosi'. Mi dispiace che i vaticanisti continuino a fare confronti: non e' bello per i due Papi, per noi fedeli, per la Chiesa e per gli stessi giornalisti che, spesso,scivolano nella contraddizione, se non nel ridicolo.
Noto anche io una certa difficolta' nei cattolici, cosiddetti adulti e mi rincresce perche' dal confronto si puo' crescere. Ora invece sembra che il dialogo si sia interrotto poiche' si percepisce che manca il rispetto verso il Papa. Capisco il disagio ma non posso accettare le offese al Pontefice. E' venuto il momento di abbassare i toni. Domani puo' esserci una prova di maturita' o un aggravamento del problema.
Ciao
Raffaella
sì, euge, hai ragione, gli estremisti erano nel pacchetto elettorale. Semplicemente ci si è dimenticati che il vecchio PCI non c'è più. Nel vecchio PCI , soprattuto quello di Berlinguer, nessun dirigente si sarebbe permesso il linguaggio di certi omarini attuali nei confronti della Chiesa ed è grazie a questa accortezza che il PCI diventò così grande. Gli estremisti c'erano anche allora, ma il vecchio PCI li teneva buoni anche a legnate. Allora c'era un'ideologia, sbagliata, ma c'era. Ora non c'è più niente e i cattocumunisti di allora ora sembrano delle riproduzioni delle maschere di Montezuma da tenere in museo.Sono rimasti solo proprio quegli estremisti che dici tu , che parlano come allora e che parleranno sempre così, gli si è incantato l'orologio. e anche il cervello , di conseguenza.
Buongiorno a tutte!
Scusate se mi intrometto...mi sembrate molto più ferrate del sottoscritto in materia.
L'unica considerazione che volevo aggiungere, magari un po' banalotta, sta nel fatto che i giornali affibbiano delle etichette ad alcuni personaggi per sostenere la propria fazione in modo molto grossolano.
Esempio:se voglio contestare una certa linea magisteriale, io che sono un giornalista un po' inetto di solito mi rifugio sotto le gonne del Cardinal Martini..e adesso a quanto pare anche dal Dott.Navarro Valls...ma alla prima intervista non tagliata, non modificata o censurata solitamente viene fuori l'altarino:secondo voi è possibile che questi due personaggi si collochino in contrasto con la Chiesa?
Non scherziamo...
Seconda considerazione:se anche ci sono voci che cantano fuori dal coro(ma è tutto da dimostrare)questo non va ulteriormente ad arricchire l'immenso patrimonio culturale e umano che la nostra Santa Chiesa ha accumulato in 2000 anni?
I Santi stessi sono a loro modo capolavori di unicità,di originalità.
Un abbraccio a tutte le splendide donne del blog!
Federico
Ciao Federico, benvenuto nel blog dalle donne ma anche dai maschietti qui presenti :-)
Il blog e' impegnato da tempo nel tentativo di smascherare le manovre dei media. Per quanto riguarda il cardinale Martini, abbiamo pubblicato tutti i suoi interventi su "Gesu' di Nazaret",compreso un video che dimostra che egli non avesse alcuna intenzione di criticare il Papa. La polemica e' stata creata dai media e non dal cardinale.
Sono stati pubblicati anche gli articoli di Navarro. Personalmente avrei preferito che scrivesse qualcosa anche sul video della BBC, ma si tratta di un mio desiderio, non dell'opinione generale.
Le voci fuori dal coro fanno solo del bene alla Chiesa purche' non siano offensive e, alcune volte, purtroppo, lo sono.
Ciao
Raffaella
Cara Mariateresa purtroppo, sono rimasti i peggiori!!!!!!!!!!!! e sinceramente essere rapprensetata da tal gente mi scoccia non poco!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Anzi non mi sento per nulla rappresentata da gente che parla per slogan, minacce, offese e quant'altro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ciao un'abbraccio Eugenia
L'argomento è complicato dal mio punto di vista questi vaticanisti più o meno ferrati più o meno di parte troppo spesso si fanno prendere la mano e si lasciando andare all'uso di appellativi e commenti davvero fuori luogo venedo meno al sacrosanto rispetto che si deve a tutte le persone, sopraqttutto a chi ricopre determinati luoghi e soprattutto a Sua Santità. Voglio essere buona passino gli attacchi igniobili meschini gratuiti e cattivui che da sempre hanno accompagnato il cardinale Ratzinger l'elenco degli eufemismi con cui certa stampa ahimè anche religiosa a lui si è riferita è davvero infinito e velenosissimo... passino anche le storture, chiamiamole così per eccesso di bontà, del primo momento subito dopo l'elezione, ma ora è davvero il momento di finirla puoi non essere d'accordo con lui, puoi non condividere determinati suoi punti di vista, alcune sue prese di posizione, le sue condanne le sue difese, ma stai parlando del Papa non lo puoi trattare come spessissimo mi dispiace dirlo fa Politi anche solo a sentirlo nominare cambia fisionomia e gli vomita addosso di tutto, questo assolutamente non va bene il rispetto deve regnare su tutto, non si possono trattare così le persone men che meno Sua Santità. Sui politici attualmente al potere in Italia è davvero il caso di stendere il famoso velo pitoso ce ne sono alcuni che nemmeno le molle più allenate ce la farebbero a prenderli.....a cominciare dal capo del governo che in piena crisi dopo Regensburg quando Sua Santità era minacciato perfino di morte se ne uscì dicendo che alla sua difesa personale dovevano pensarci le suE guardie, forese Prodi non sa che l'equipaggiamento di difesa dell'esercito di Sua Santità consiste nelle alabarde e poco altro... ma poi è andato pieno di amore a incontrarlo in udienza privata coL sorriso stampato in faccia, Mussi non appena eletto ha ritirato ciò che col referendum gli italiani avevano stabilito i suoi colleghi ministri si sono limitati a riprenderlo ma nessunO ha rimesso tutto come noi italiani avevamo deciso e poi in occasione degli auguri natalizi agli studenti universitari lui in qualità di ministro dell'Università gli è andato incontro e hA avuto anche il coraggio di stringergli le mani, il nostro presidente della camera si è permesso di presentare al Papa suggerimenti per omelie..... potrei continuare ma è il caso di finirla qui poi sennò finisce che mi accusano di troppo amore per il Santo Padre e di questi tempi pare sia una malattia davvero grave....
Francesca
Cara Francesca, purtroppo l'analisi che hai fatto è vera ed il comportamento soprattutto da parte di certi giornalisti vaticanisti come Politi, sfiora non solo la mancanza di rispetto verso il Papa, ma il cattivo gusto e l'attacco mosso da un odio profondissimo. Come hai detto tu, si può essere non d'accordo sui suoi insegnamenti, sulla sua visione della morale e su tantissime altre cose ma, il rispetto è la prima cosa. Purtroppo, come ben tu sai, Ratzinger è abituato a questi attacchi indiscriminati non solo dai giornalisti ma, anche, da coloro che dovrebbero collaborare con lui; 26 anni e più forse come prefetto della CDF lo hanno forgiato e se non sei una persona di carattere, una persona abbandonata completamente nelle mani del Signore e soprattutto una persona con una intelligenza e preparazione non indifferente, non riesci a sopportare un carico di lavoro, di responsabilità così grande!!!!!!!! Ciò non giustifica però, il comportamento di taluni nei confronti di Benedetto XVI che con la sua mmitezza, fermezza e dolcezza ha saputo conquistare un popolo quello Turco che voleva imprigionarlo al suo arrivo!!!!!!!!!!! Tutto questo, io credo viene volutamente trascurato dai giornalisti e proprio da coloro che dovrebbero accompagnare, diffondere, ed anche criticare in qualche circostanza ma, senza offendere, l'operato del successore di Pietro. Del resto, Benedetto XVI è un Papa che mette in difficoltà nel senso che ti mette di fronte ai tuoi limiti di persona umana di cristiano e ti fa riflettere ti costringe a guardarti dentro ed a chiederti se veramente la tua è vera fede o solo la fiammata di un momento; ti costringe a capire se credi veramente in Dio, o se ti costruisci un Dio su misura per te, per le tue esigenze e adattato al tempo in cui viviamo. Dio non ha tempo Dio è Dio nel passato, nel presente e nel futuro e non è un qualcosa che si può usare e manipolare a nostro piacimento ricorrendovi ipocritamente solo quando ne abbiamo bisogno o quando siamo nella disperazione!!!!!!!!!!!! Su questo ti fa riflettere Benedetto fa parlare la coscenza e si sà la coscenza quando entra in azione fa male oltre che far riflettere!!!!!!!!
Sempre con Benedetto XVI - Eugenia
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