30 agosto 2007
Il Papa a Napoli: rassegna stampa del 30 agosto 2007
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(illustrazione tratta da "Il Mattino", clicca per ingrandire)
Il 21 ottobre Benedetto XVI in città per otto ore Messa in piazza del Plebiscito poi pranzo con i capi di Stato
Ratzinger, omaggio in Duomo a San Gennaro
Il Papa chiuderà la visita nella Cappella del Tesoro. Sepe: straordinario atto di devozione per il nostro patrono
PIETRO TRECCAGNOLI
Benedetto XVI pregherà nella Cappella del Tesoro di San Gennaro, al Duomo. Sarà una visita privata, alla fine della sua partecipazione al Meeting della Pace che si terrà a Napoli dal 21 al 23 ottobre, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e dall’Arcidiocesi cittadina e che avrà come titolo «Religioni e culture: dialogo per un mondo senza violenza». «È uno straordinario atto di devozione del Pontefice nei riguardi del nostro patrono» ha commentato molto soddisfatto il cardinale Crescenzio Sepe che ieri, assieme al prefetto Alessandro Pansa, all’assessore regionale, Teresa Armato e al rettore dell’Urbaniana, Ambrogio Spreafico, ha illustrato la visita di Joseph Ratzinger. Il papa tedesco come il papa polacco, quindi. Anche Wojtyla, nel 1990, si trattenne nella Cappella del santo. A Benedetto XVI saranno mostrate sicuramente le ampolle che contengono il sangue miracoloso che si è già sciolto quest’anno, eccezionalmente, durante la visita del primate ortodosso cipriota Chrysostomos II. E un nuovo miracolo sarebbe un segno straordinario. Le tappe della domenica in cui Napoli accoglierà il successore di Pietro sono già state definite. Il Papa arriverà a Napoli, alle 9.30 circa, in elicottero direttamente da Roma. Atterrerà al Porto, accolto dalle autorità cittadine e regionali, e da lì sarà condotto a piazza Plebiscito dove alle 10 è prevista la messa (con una diretta tv), celebrata assieme a Sepe e ai vescovi della Campania, seguita dalla recita dell’Angelus. Intorno alle 12, Benedetto XVI partirà per il Seminario maggiore, in viale Colli Aminei, dove pranzerà con le autorità, i rappresentanti religiosi, i capi di Stato presenti (il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa Delgado, quello della Tanzania, Jakaya Mrisho Kikwete e il governatore canadese Michaëlle Jean). Dopo il pranzo, alle 16.30, la visita alle reliquie di san Gennaro e alle 17, la partenza, sempre in elicottero, dal porto. Che Napoli vedrà il Pontefice? «Presenterò a Sua Santità» spiega l’arcivescovo napoletano «la Napoli che c’è e che vediamo quotidianamente, quella fatta di tante cose belle, tante potenzialità, da una meravigliosa volontà di migliorare e perfezionare, ma anche quella dei tanti problemi che sono sotto gli occhi di tutti». E Sepe torna a incoraggiare la città, la città che sente sua come non mai, con un monito: «Oggi c’è un imperativo categorico per tutti e anche per la Chiesa, di rinnovarsi, per assicurare una migliore qualità della vita ai nostri cittadini». E ricorda la visita di 17 anni fa di Giovanni Paolo II e le sue parole: «Il vero pericolo per Napoli è la rassegnazione, il pessimismo, il chiudere gli occhi e lasciare andare le cose così come vanno. Bisogna fare nostre le parole di Wojtyla: ricostruire la speranza». Ancora da definire tutte le presenze ufficiali, oltre quelle già note. Dal Quirinale arriverà il presidente Napolitano che sarà presente sicuramente l’ultimo giorno del Meeting, ma potrebbe anche arrivare per il pranzo ufficale dei capi di Stato. Cristiani (cattolici, protestanti e ortodossi), islamici, ebrei e buddisti, insieme per discutere e per pregare, ognuno il proprio dio. Per il patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, ci sarà anche una laurea honoris causa che gli sarà conferita dall’Orientale. Il prelato andrà anche in visita ad Amalfi per pregare sulla tomba di sant’Andrea, l’apostolo che evangelizzò l’Oriente e molto venerato dagli ortodossi. Al metropolita russo Kyrill la Curia affiderà una chiesa (non ancora individuata) dove gli ortodossi potranno celebrare le proprie messe.
© Copyright Il Mattino, 30 agosto 2007
Duecentomila fedeli attesi per il Meeting della Pace
Presenti ministri e capi religiosi, città blindata
Quattro capi di Stato (Giorgio Napolitano, i presidenti tanzaniano Kikwete ed ecuadoregno Correa Delgado, il governatore canadese Jean), trecento rappresentati religiosi (tra i quali Bartolomeo I di Costantinopoli, l’arcivescovo di Cipro Chrysostomos, il metropolita russo Kyrill, il patriarca armeno Mesrob, quello etiopico Paulos, il gran Muftì del Libano, il rabbino capo di Israele Metzger), due ministri (Massimo D’Alema e Tommaso Padoa-Schioppa), cinquemila volontari, 200mila fedeli (molti i giovani, i papa-boys), oltre venti tavole rotonde. Sono i numeri di un Meeting della Pace, il ventunesimo, che si annuncia come straordinario. Tutta la macchina organizzativa è in moto e anche la città si prepara per la blindatura. Napoli sarà sotto i riflettori del mondo e il prefetto Alessandro Pansa ha spiegato che sarà avviata una rete informativa internazionale, già sperimentata dal ministero dell’Interno in altre occasioni, attingendo a un fondo straordinario. Più uomini in città per controlli logistici e per la sicurezza dei partecipanti. Un sala operativa della Protezione civile in Prefettura. La Regione, ha aggiunto l’assessore regionale Teresa Armato, ha già chiesto al governo di riconoscere alla visita del Papa lo status di grande evento nazionale. Santa Lucia stanzierà tra l’altro 400mila euro per contribuire alle spese del Meeting, mentre il Comune provvederà all’allestimento del palco, e l’Orientale fornirà traduttori e interpreti. C’è da far fronte ai soliti problemi di spostamento, ma anche a un catering differenziato. All’organizzazione del Meeting sono arrivate le richieste più disparate, come quella della Nazionale di judo delle Filippine che in quei giorni sarà a Caserta per una gara internazionale e che ha chiesto di poter incontrare Benedetto XVI per potergli consegnare la propria casacca. Bisognerà approntare anche un servizio di traduzione con il linguaggio gestuale per una delegazione di sordomuti. Il Meeting, oltre alla parte spettacolare, con la cerimonia finale del 23, sempre a piazza Plebiscito, con la lettura dell’appello comune di tutti i capi religiosi presenti in città e l’accensione di un candelabro per la pace, prevede oltre venti tavole rotonde, nelle quali si spazierà tra i temi più vari. Si va dall’America Latina alla convivenza nelle metropoli dall’Aids al monoteismo, dal conflitto in Medio Oriente (incontro al quale prenderà parte D’Alema) ai vari temi economici e sociali dell’Europa (con la presenza di Padoa-Schioppa), dalla preghiera alla scienza, dalla famiglia alla cooperazione. Ma le conferenze dilagheranno da Napoli (dove saranno coinvolte anche le periferie di Ponticelli e Scampia) nella provincia e nella regione con incontri ad Avellino, Aversa, Amalfi, Benevento, Ercolano, Nola, Pozzuoli, Salerno e Torre Annunziata. p.t.
© Copyright Il Mattino, 30 agosto 2007
IL PONTEFICE A NAPOLI
Ratzinger arriva il 21 ottobre per la 3 giorni sul Dialogo interreligioso: arrivo in elicottero e messa in piazza Plebiscito
In 250 mila per la visita del Papa in città ci sarà anche Napolitano
Conchita Sannino
Due eventi in uno, appuntamento per oltre 250 mila persone. È la folla attesa a Napoli il 21 ottobre per la prima visita partenopea di Papa Joseph Ratzinger, che inaugurerà da piazza Plebiscito la tre-giorni d´autunno dedicata alla 21esima edizione del Dialogo interreligioso per la pace, manifestazione che fa tappa a Napoli per volere del cardinale Crescenzio Sepe e su organizzazione della comunità di Sant´Egidio, autentica spina dorsale di quella "Preghiera per la pace" nata ad Assisi nel 1986. Partecipa anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: chiuderà di certo la manifestazione martedì 24, ma non è escluso che arrivi anche per l´inaugurazione con il Pontefice.
Tre le tappe salienti della domenica di Ratzinger a Napoli, nel programma definito dalla Santa Sede insieme con Curia ed enti locali. Atterraggio in elicottero alla stazione marittima intorno alle 9.30: poi il Papa raggiungerà piazza Plebiscito dove è prevista alle 10 la messa con recita dell´Angelus, celebrazione ripresa in diretta dalle telecamere Rai; alle 13 Ratzinger pranza al seminario arcivescovile di Capodimonte insieme con il clero e con le eminenti personalità rappresentative delle altre religioni, dalla chiesa ortodossa di Mosca e di Cipro a quella luterana ed evangelica; dall´ebraismo all´Islam fino al buddismo; alle 17, significativa sosta, il Papa raggiungerà il Duomo, stavolta in forma privata, per pregare per la città e rendere omaggio al santo patrono di Napoli, il vescovo e martire Gennaro.
«Quale Napoli presenteremo al Papa? La meravigliosa comunità che ha tante risorse spirituali e culturali, e che vuole perfezionarsi, il patrimonio delle sue bellezze, ma anche il resto - argomenta Sepe - Naturalmente gli presenteremo anche i suoi problemi, le piaghe da cui deve sollevarsi». Emblematicamente, il titolo scelto per la tre giorni, a metà tra gli incontri religiosi e l´approfondita riflessione socio-geografica è: «Religioni e culture: dialogo per un mondo senza violenza».
Spiega monsignore Ambrogio Spreafico, rettore dell´Università Urbaniana e responsabile dell´organizzazione di Sant´Egidio, guidata da Andrea Riccardi: «In 21 anni, raramente un´edizione del Dialogo interreligioso ha registrato una tale qualità e quantità di partecipanti. È giusto dire che ha contato il fascino e l´importanza di Napoli. Avremo 23 tavole rotonde con vertici delle religioni del mondo e anche capi di Stato (dalla Tanziania, dal Canada)». Ne sarà coinvolta la regione: incontri non solo a Napoli e a Scampia, ma ad Amalfi, Ercolano, Nola, Aversa, Avellino, Salerno, Pozzuoli. Dibattiti che parlano a tutti: il posto di Dio nella metropoli; il posto della pace nel Mediterraneo; le ragioni della preghiera; il rapporto tra fede e religione. Atteso anche un plotone di interpreti, di 12 lingue almeno, ma non solo. «Ci arrivano innumerevoli richieste. Tra tante, daremo spazio alla folta comunità di fratelli e sorelle sordomuti. Anche per loro assistenti ed interpreti», assicura con un sorriso il cardinale.
Saranno almeno 5mila i giovani volontari provenienti dall´Italia e dall´estero. Le istituzioni locali - presente ieri l´assessore regionale Teresa Armato, che annuncia lo stanziamento di 400mila euro per il "Dialogo" - hanno chiesto al governo attraverso il prefetto Alessandro Pansa il riconoscimento di "grande evento nazionale" all´appuntamento. Si auspica l´ok di Roma e la possibilità di attingere a standard internazionali già collaudati anche per la sicurezza e l´accoglienza in città.
© Copyright Repubblica (Napoli), 30 agosto 2007
Presentato dal Cardinale Sepe il programma della visita del Papa a Napoli
Avrà luogo il 21 ottobre, in coincidenza con il Meeting interreligioso per la pace
CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 29 agosto 2006 (ZENIT.org).- Tutta la Chiesa partenopea si sta mobilitando pastoralmente e spiritualmente per accogliere con gioia il Papa, ha detto il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, nel presentare questo mercoledì mattina ai giornalisti, nella Sala conferenze del Palazzo Arcivescovile, la visita di un giorno che Benedetto XVI compirà in questa città il 21 ottobre prossimo.
In una intervista concessa ai microfoni di “Radio Vaticana”, il porporato ha affermato che l'invito accolto dal Santo Padre mostra il suo desiderio di “dare un segno particolare della sua predilezione, del suo amore per la diocesi di Napoli e, quindi, portare il suo saluto, la sua preghiera, e soprattutto incitare questa Chiesa, questa comunità, a mantenere viva la fede nel Cristo, nella Chiesa”.
“Il Santo Padre certamente darà una iniezione di fiducia a tutti noi che lavoriamo in un contesto bello ma spesso non facile”, ha agggiunto.
La visita a Napoli del Pontefice conincide con l'apertura del XXI Incontro internazionale interreligioso per la pace sul tema "Religioni e culture: dialogo per un mondo senza violenza" (21-23 ottobre 2007), voluto ventuno anni fa da Giovanni Paolo II, e promosso da allora dalla Comunità di Sant'Egidio.
Riassumendo le tappe del breve viaggio papale il Cardinale Sepe ha detto che “il Santo Padre arriverà a Napoli verso le 9.30 e, dopo i saluti delle autorità al porto, con la macchina si dirigerà direttamente a Piazza del Plebiscito dove alle 10.00 è prevista la Messa, concelebrata dai cardinali e vescovi della regione e dai tanti ospiti che saranno presenti per l’occasione”.
“Alla fine, il Santo Padre reciterà l’Angelus e si dirigerà poi al Seminario maggiore di Capodimonte, dove incontrerà tutti i capi delle delegazioni delle denominazioni cristiane e anche i rappresentanti delle varie religioni del mondo”, ha aggiunto.
E' prevista la presenza, tra gli altri, del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, del Metropolita Kyrill di Smolensk e Kaliningrad, Direttore del Dipartimento dei Rapporti Esteri con le Chiese del Patriarcato di Mosca, dell’Arcivescovo ortodosso di Cipro, Chrysostomos II, e di anti altri Patriarchi, dei Rappresentanti e Imam dell'Islam tra i quali il Gran Mufti del Libano, Rachid Kobbani, e del Rabbino Capo askenazita di Israele, Yona Metzger.
“Seguirà poi il pranzo con tutte queste autorità e, alla fine, il Santo Padre, dopo un breve riposo, si recherà a venerare i resti di San Gennaro nella Cattedrale. La partenza per Roma è prevista per le 17.00”, ha aggiunto.
In vista dell'incontro con il Santo Padre il porporato ha detto che “insieme a tutti i sacerdoti, si è organizzata una preparazione capillare in tutte le parrocchie”.
Il Cardinale Crescenzio Sepe ha, infatti, inviato una lettera pastorale alla diocesi intitolata “Napoli incontro a Pietro” per presentare il significato della visita e definire il cammino di preparazione.
Nella lettera il porporato invita tutti i fedeli ad “individuare le vie più idonee per una significativa e profonda preparazione all’incontro”, a cominciare da alcune proposte, come gli incontri settimanali di catechesi biblica sul capitolo 21 del Vangelo di Giovanni, ma anche sulla nota pastorale dei Vescovi italiani a conclusione del Convegno di Verona.
“Lo stesso è stato fatto tramite i professori di religione nelle scuole, che spiegheranno agli alunni il significato di questo evento – ha rivelato il Cardinale alla 'Radio Vaticana' –. Lo stesso per le case religiose, soprattutto i monasteri di clausura, che hanno iniziato tutta una serie di preparazione spirituale per l’evento”.
Si terranno convegni parrocchiali e decanali “sul significato e sull’importanza della visita del Santo Padre e sulle tematiche dell’incontro interreligioso per la pace”.
Il Cardinale Sepe ha poi chiesto iniziative per incrementare le opere caritative, in aggiunta a quelle già esistenti, e momenti “di adorazione settimanale nei luoghi di culto, con particolare intenzione per il Santo Padre e l’unità della Chiesa”.
In occasione dell'Incontro interreligioso per la pace, la città partenopea ospiterà almeno 300 personalità del mondo religioso di una settantina di Paesi e personalità del mondo della politica tra cui il Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, molti Capi di Stato e Ministri, una quindicina di Ambasciatori, oltre che numerosi studiosi.
Da parte cattolica, hanno già confermato la loro presenza i Cardinali: Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani; Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio del Dialogo interreligioso.
Si tratterà di una tre giorni nello “spirito di Assisi” che prevede diverse tavole rotonde, organizzate anche in realtà difficili come Scampia, che coinvolgerà università e scuole, e senza trascurare momenti di arte e di musica.
Un'altra iniziativa riguarda un convegno di spessore sulla storia della presenza cinese a Napoli, in accordo con l'Accademia delle Scienze di Pechino, da replicare nella capitale della Cina o a Shangai.
L'evento finale del 23 ottobre – fanno sapere dalla Comunità di Sant'Egidio –, che si terrà in piazza del Plebiscito, lancerà un messaggio di pace, che con ogni probabilità sarà consegnato dai bambini ai rappresentati delle istituzioni.
Durante la tre giorni, inoltre, potrebbe verificarsi l'apertura del Museo diocesano di Napoli ospitato all'interno della monumentale Chiesa di S. Maria di Donnaregina.
Benedetto XVI ha visitato come Papa le città di Bari (29 maggio 2005), Verona (19 ottobre 2006), Vigevano e Pavia (21 e 22 aprile 2007) e Assisi (17 giugno 2007).
Il 1° e il 2 settembre prossimi parteciperà, invece, all’Agorà dei giovani italiani che si terrà a Loreto.
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