27 agosto 2007

Revisione del Concordato: Mons. Kasteel smentisce seccamente Giacomo Galeazzi (La Stampa)


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Cari amici, scusate la mia assenza di oggi ma sono stata impegnata per tutto il pomeriggio...mi rifaro' domani, soprattutto per quanto riguarda il blog sugli speciali :-)
Raffaella

Aggiornare il Concordato? Per la Santa Sede se ne può parlare. Anzi no

di Mattia Bianchi

"Nessuna chiusura da parte nostra. La Santa Sede e' pronta a sedersi al tavolo con il governo per aggiornare il Concordato". Lo dichiara in un'intervista a 'La Stampa' monsignor Karel Kasteel. In serata, la smentita.

"Nessuna chiusura da parte nostra. La Santa Sede e' pronta a sedersi al tavolo con il governo per aggiornare il Concordato e per ritoccare la questione del fisco". Lo dichiara in un'intervista a 'La Stampa' monsignor Karel Kasteel, segretario del Pontificio Consiglio 'Cor Unum' e osservatore della Santa Sede, rispondendo alle polemiche dei giorni scorsi. Una posizione che ha fatto discutere e che in serata è stata smentita dalla sala stampa della Santa Sede e dallo stesso mons. Kasteel.

"E' passata una generazione da quando fu sottoscritto il Concordato - aveva detto il prelato - Il testo del 1984 risente del tempo trascorso e quindi sono possibili ritocchi alle questioni del fisco come in quelle dell'educazione cattolica nelle scuole e dello stato giuridico delle istituzioni ecclesiali". "Gia' i Patti lateranensi del '29 - spiegava - furono superati perche' erano diventati anacronistici. Ora Stato e Chiesa, essendo enti sovrani nel loro ambito, possono negoziare altri ritocchi. Su fisco e altro se ne puo' parlare. Gli alberghi religiosi, per esempio. Sono conventi che ospitano chi non puo' pagarsi un hotel. La Chiesa lo fa da due millenni a favore dei pellegrini e delle famiglie che vogliono visitare Roma. E i soldi cosi' guadagnati dagli istituti religiosi vanno alle missioni in Tanzania e Congo. Percio', facciamo come fecero Craxi e Casaroli nel 1984: sediamoci a un tavolo e abbandoniamo i protocolli unilaterali".

L'intervista, tuttavia, è stata smentita dallo stesso mons. Kasteel, che in serata ha diffuso una precisazione. Il prelato, si legge nel testo, "non ha inteso concedere interviste ma si e' semplicemente limitato a rispondere ad alcune domande formulate per telefono, che riguardavano non la questione fiscale, bensi' l'aiuto dato dalla Chiesa, anche tramite Cor Unum, a chi si trova in necessita' di qualsiasi tipo. Isolate dal loro contesto - continua la nota - le affermazioni a lui attribuite non esprimono il suo pensiero, in una materia, del resto, che esula dalle competenze del Dicastero in cui egli opera". La precisazione è arrivata dopo le prese di distanza della sala stampa della Santa Sede che, attraverso il vicedirettore padre Ciro Benedettini aveva chiarito: "Quella espressa da mons. Karel Kasteel nell'intervista a un quotidiano è solo una posizione personale".

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Galeazzi...Galeazzi...

1 commento:

euge ha detto...

Le solite manipolazioni della stampa usano le risposte dei prelati per poi manovrarle a loro uso e consumo...... beh niente di nuovo sotto il sole con i discorsi di Sua Santità hanno cominciato dal primo giorno dopo la sua elezione e ancora non si sono stancati????????????!!!!!!!!!
Che vita e lavoro monotono manipolare le frasi di altri.......
aggiungerei squallido ed irresponsabile!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Eugenia