12 ottobre 2007
Rosso Malpelo profetico su Maltese e l'AGESC diffonde i dati sul denaro risparmiato dallo Stato grazie alle scuole private
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Grazie a Matz possiamo leggere questo articolo profetico di Rosso Malpelo per Avvenire di questa mattina:
LUPUS IN PAGINA
Qualche cipiglio non "ci piglia" mai
di Rosso Malpelo-Gianni Gennari
Tanto cipiglio, ma a vuoto, con incoscienza boomerang. Ieri su "Libero", prima pagina, 15 righe di annuncio testuale con cipiglio che si pretenderebbe cattolico: «La linea antipapale (sic! Ndr) del cardinale Tettamanzi» ha ceduto, perché oggi nella «Diocesi ambrosiana, alle ore 18, si celebra una messa secondo il messale del 1962, cioè in latino». Conclusione: in arcivescovado «ci sarà bisogno di un digestivo». Malignità ridicola, se solo pensi che chi ha dato il permesso della celebrazione è stato nominato proprio dall'arcivescovo. Però il "cipiglio" che proprio non ci piglia è anche "laico". Katia Bellillo, deputata nota come esperta in pugni, che vuole rifondare il comunismo, protesta ("La Rinascita della Sinistra", 11/10, p. 1) perché la Chiesa ha acconsentito, nella cappella del Celio, al matrimonio in extremis di «Lorenzo - il militare ucciso in Afghanistan - e Francesca», che assicura assistenza economica e diritti alla vedova e ai figli. Certi politici, senza forza e consenso tali da fare le leggi che vogliono, accusano chi va incontro ai bisogni della gente. Lei preferiva che Francesca e i figli di fatto restassero senza assistenza? Un "pugno" disumano, e un cipiglio che fa cilecca.
A proposito di cilecca e cipiglio: vedrete che Curzio Maltese e "Repubblica" faranno finta di niente alla notizia resa pubblicata ieri, a suon di numeri chiarissimi, che grazie alle scuole cattoliche, dall'asilo alle superiori, lo Stato italiano risparmia ogni anno ben 6.245 milioni di euro. Eppure hanno strillato tanto sui "1.000 milioni" dell'8 per mille alla Chiesa. Ci-piglio laico? No: cilecca!
© Copyright Avvenire, 12 ottobre 2007
Un momento, Malpelo: il motu proprio "Summorum Pontificum" non prevede il permesso vescovile...occhio alla trappole :-)
Siamo comunque in attesa dell'interpretazione autentica della Commissione Ecclesia Dei, per cui sorvogliamo...
Sorvolerei anche sulla Bellillo che, ricordiamo, quando era Ministro delle Pari Opportunita', ritenne opportuno :-) venire alle mani con Alessandra Mussolini nel salotto di Vespa...
Ottima, invece, la profezia su Maltese eeeheheheheheheh
Il nostro Malpelo ci ha preso in pieno, cosi' si dice in Lombardia...
Ma a quali dati si riferisce il Rosso? Semplice! Ci viene, come sempre, in aiuto Magister:
Scuole private: un lauto affare “senza oneri per lo stato”
C’è un comma dell’articolo 33 della costituzione sul quale fa leva chi vorrebbe far piazza pulita delle scuole private, specie cattoliche: “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo stato”.
Ma è proprio sicuro che i soldi pubblici spesi a sostegno delle scuole private sono un onere?
L’Associazione genitori scuole cattoliche, AGESC, ha fatto un po’ di conti e ha concluso che no, per lo stato non sono un onere ma un investimento lautamente fruttifero.
Nel 2007 il governo Prodi ha stanziato a favore delle scuole private paritarie, dalle materne ai licei, 566,8 milioni di euro.
Ma se le scuole private chiudessero, lo stato dovrebbe spendere enormemente di più.
Ogni alunno che frequenta le scuole statali costa in un anno allo stato 6.116 euro nelle materne, 7.366 nelle elementari, 7.688 nelle medie, 8.108 nelle superiori.
Il che vuol dire - tolti i pochi contributi pubblici erogati alle scuole private - che per ogni alunno che studia nelle scuole private lo stato risparmia in un anno 5.532 euro nelle materne, 6.500 nelle elementari, 7.582 nelle medie, 8.057 nelle superiori.
Moltiplicato per il numero degli alunni, il risparmio complessivo di cui beneficia lo stato ammonta a 6.245 milioni di euro.
Mica male: sei miliardi di risparmio a fronte di mezzo miliardo di contributi. E questi sarebbero i famigerati “oneri per lo stato”?
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Ha capito, Maltese?
R.
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