11 ottobre 2007

Il Papa: il gioco del calcio diventi sempre più strumento di educazione ai valori etici e spirituali della vita


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R.

Il Papa: «Il calcio educhi di più ai valori etici»

L'auspicio di Benedetto XVI all'udienza generale. Poi riceve un pallone dall'Ancona, la squadra che collabora con il Csi

Città del Vaticano «Il gioco del calcio diventi sempre più strumento di educazione ai valori etici e spirituali della vita». È l'invito che Benedetto XVI ha rivolto ieri al termine dell'udienza generale del mercoledì, salutando in particolare la delegazione del Centro Sportivo Italiano e dell'Associazione Calcio Ancona, presenti in piazza San Pietro. Papa Ratzinger ha esortato: «Li incoraggio a operare affinché il gioco del calcio diventi sempre più strumento di educazione ai valori etici e spirituali della vita».
Nei giorni scorsi l'Ancona Calcio e il Centro Sportivo Italiano hanno concluso un accordo che prevede l'applicazione di un codice etico nella conduzione della società marchigiana, con un nuovo modello di gestione finanziaria, e, tra l'altro, la diffusione della cultura sportiva tra i tifosi e il sostegno ad iniziative sociali nel Terzo Mondo. In cambio, il Csi si impegna a rafforzare l'Ancona con la ricerca di sponsor per la squadra.
Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, aveva subito smentito il coinvolgimento in questa operazione del Vaticano e della Cei, come avevamo scritto alcuni quotidiani: «Non c'entrano assolutamente niente. Ci sono delle iniziative che hanno delle finalità positive e apprezzabili e se le intenzioni che sono state dichiarate possono effettivamente realizzarsi – aveva precisato padre Lombardi alla «Radio Vaticana» – questa è certamente una cosa buona. Ma da qui al fatto di attribuire l'iniziativa o la responsabilità di una iniziativa al Vaticano e alla Conferenza episcopale, ce ne passa. Il Vaticano proprio non c'entra nulla e, per quanto mi consta, neppure la Cei. Non bisogna, quindi, attribuire alla Chiesa delle responsabilità che non ha anche se può vedere positivamente degli impegni di laici cattolici impegnati nei vari campi, compreso quello dello sport».
Dopo l'udienza di ieri mattina c'è stata la partita. Era solo un'amichevole, ma nella sua prima uscita da squadra che ha abbracciato il progetto etico del Csi l'Ancona non ha dato scampo alla formazione All Star Clericus Cup. È finita 11-0 (5-0) per il club marchigiano di C1 la partita organizzata sul campo della Petriana, a due passi dalla Città del Vaticano. Tutto riposo per il portiere dei biancorossi Davide Zomer, chiamato invece agli straordinari il numero uno della formazione clericale, Andrew Roza.
Le reti nel primo tempo sono state segnate da Croceri, doppietta di Nassi, Schiattarella e dall'ex laziale Claudio De Sousa. Nella ripresa a segno Rizzato, Mastronunzio e le doppiette di Staffolani e Miglietta.

© Copyright L'Eco di Bergamo, 11 ottobre 2007


Presentato il progetto del Csi

Solidarietà ed etica l´esempio Ancona per Milan e Inter

ORAZIO LA ROCCA

CITTÀ DEL VATICANO - «Rigenerare» il calcio professionistico con una «massiccia» rieducazione etica di giocatori, tecnici, dirigenti e tifosi. E´ l´ambiziosa sfida - autentica scossa morale dopo gli scandali targati Calciopoli - lanciata ieri dal Centro Sportivo Italiano (Csi), l´ente sportivo della Cei (Conferenza episcopale italiana), benedetta da papa Ratzinger e dal suo segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, noto appassionato di calcio. All´iniziativa, denominata "Progetto Soccer", ha già aderito l´Ancona, capolista del girone B di C1. Ma è seguita con interesse anche da Milan ed Inter (che domani firmerà col Csi a Milano un accordo per sponsorizzare il calcio negli oratori milanesi). «L´Ancona - ha detto il presidente Sergio Schiavoni - oltre alla normale attività sportiva, coinvolgerà tutti i giocatori, a partire dalla prima squadra, i quadri tecnici e i tifosi in attività di volontariato e di formazione». L´accordo è stato presentato al Circolo di San Pietro di Roma, da Giancarlo Abete, presidente della Figc, Luca Pancalli, vice presidente del Coni, Edio Costantini, presidente Csi, e lo stilista Santo Versace, presidente di "OperationSmile", organismo di volontariato vicino all´infanzia malata e che affiancherà anche il "Progetto Soccer" perché «la sua carica innovativa potrebbe incidere non solo il calcio, ma tutto il movimento sportivo», ha auspicato lo stesso Versace.
«E´ un progetto per noi storico, che vuole riportare il calcio professionistico al ruolo di formazione che gli è proprio, parzialmente oscurato negli ultimi tempi - ha detto Edio Costantini - da troppi interessi di parte e di mercato che hanno ridotto i giocatori a pedine ‘usa e getta´, con un drammatico calo di tensione morale a cui vogliamo porre rimedio con l´aiuto di tutto il movimento calcistico». Dopo l´Ancona - che porterà sulla maglietta anche il logo del Csi - presto si aggiungerà anche la Reggina, squadra di serie A. Tutto in chiave giovanile, «per ora» - annuncia Massimo Achini, presidente Csi di Milano - l´accordo con l´Inter che, in ricordo di capitan Facchetti, domani firmerà col presidente Moratti un impegno a coprire le spese di iscrizione ai campionati di 512 squadre degli oratori. Come pure il Milan, con cui il Csi potenzierà la già proficua collaborazione per la promozione del calcio tra i giovanissimi.

© Copyright Repubblica, 11 ottobre 2007

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