ENCICLICA/ PAPA: FEDE E RAGIONE NON SONO IN CONTRADDIZIONE

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ENCICLICA/ PAPA: FEDE E RAGIONE NON SONO IN CONTRADDIZIONE

"Mondo senza liberà non è un mondo buono"

Città del Vaticano, 30 nov. (Apcom) - Il Papa torna a parlare del legame fra fede e ragione, a lui tanto caro, passo centrale dell'ormai noto discorso di Ratisbona. Nella sua seconda Enciclica intitolata 'Spe Salvi' Benedetto XVI sottolinea che "la ragione ha bisogno della fede per arrivare ad essere totalmente se stessa. Ragione e fede - prosegue nel documento firmato e pubblicato oggi - hanno bisogno l'uno dell'altra per realizzare la loro vera natura e la loro missione".
Il legame fra ragione e fede si collega anche al concetto di libertà, "il progresso è il superamento di tutte le dipendenze, è progresso verso la libertà perfetta. In ambedue i concetti libertà e ragione - prosegue il Papa - è presente un aspetto politico. Il regno della ragione, infatti, è atteso come la nuova condizione dell'umanità diventata totalmente libera". Sul concetto di libertà il Pontefice torna in un passaggio più avanti dell'Enciclica: "Se la libertà, a causa delle condizioni e delle strutture, fosse tolta agli uomini il mondo, in fin dei conti, non sarebbe buono, perchè un mondo senza libertà non è per nulla buono".


ENCICLICA/ CARD.COTTIER: NON E' ANTIMILLENARISTICA
È piuttosto un invito a meditare su radici della speranza

Città del Vaticano, 30 nov. (Apcom) - L'Enciclica sulla speranza 'Spe salvi' "non è antimillenaristica. Non è una Enciclica 'anti', ma invita a meditare sulle radici della speranza". E' quanto ha sottolineato il cardinale George Cottier, teologo emerito della Casa Pontificia, presentando questa mattina in Vaticano la seconda Enciclica di Papa Ratzinger.
"L'aspetto millenaristico non è esplicito - ha aggiunto Cottier - non è la preoccupazione di prim'ordine del Papa che non ha pensato alla sua Enciclica come 'anti', ma in positivo sul senso della speranza".


ENCICLICA/ P.LOMBARDI: NON SOLO CRITICA NEGATIVA, ANCHE MEA CULPA
Si cita la "autocritica del cristianesimo moderno"

Città del Vaticano, 30 nov. (Apcom) - L'enciclica 'Spei salvi' del Papa non rappresenta una "critica meramente negativa", ma rappresenta anche un "mea culpa": lo sottolinea padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana.
Commentando il documento, che punta il dito contro false speranze come gli eccessi della scienza o il marxismo, il gesuita cita il passaggio dell'enciclica nel quale Benedetto XVI parla della necessità di una "autocritica del cristianesimo moderno". "Qui abbiamo probabilmente un 'mea culpa' caratteristico di questo pontificato, in cui la dimensione pastorale e quella culturale si uniscono così profondamente", scrive il gesuita. Secondo padre Lombardi, "perché i cristiani imparino nuovamente che cosa hanno da offrire al mondo devono ripartire da Dio".