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PAPA RINGRAZIA MUSULMANI PER LETTERA, "SERVE DIALOGO"
Oltre 138 intellettuali gli avevano scritto a ottobre
Città del Vaticano, 29 nov. (Apcom) - Il Papa risponde ad una lettera inviatagli ad ottobre da alcuni intellettuali musulmani, sottolineando "apprezzamento" per l'iniziativa e riaffermando "l'importanza del dialogo basato sul rispetto effettivo della dignità della persona, sulla oggettiva conoscenza della religione dell'altro, sulla condivisione dell'esperienza religiosa e sull'impegno comune a promuovere mutuo rispetto e accettazione": lo rende noto la sala stampa vaticana.
Il 10 ottobre 138 muftì e intellettuali musulmani di tutto il mono - nel frattempo aumentati di numero - hanno inviato al Papa e ad altri leader cristiani una lettera intitolata 'Una Parola comune tra noi e voi' allo scopo di promuovere "maggiore comprensione" tra le due fedi. "Musulmani e cristiani - si legge nella prima delle 29 pagine del documento, pubblicato a inizio ottobre - insieme rappresentano più della metà della popolazione mondiale. Senza pace e giustizia tra queste due comunità religiose, non ci può essere una pace significativa nel mondo. Il futuro del mondo dipende dalla pace tra musulmani e cristiani". "Se cristiani e musulmani non sono in pace - si legge più avanti - il mondo non può essere in pace".
PAPA RISPONDE A APPELLO 138 ISLAMICI, CONTINUIAMO DIALOGO
(AGI) - CdV, 29 nov. - "Il dialogo iniziato deve continuare".
Lo afferma Benedetto XVI che ha risposto all'appello dei 138 intellettuali islamici sottolineando "l'importanza del dialogo basato sul rispetto effettivo della dignita' della persona, sulla oggettiva conoscenza della religione dell'altro, sulla condivisione dell'esperienza religiosa e sull'impegno comune a promuovere mutuo rispetto e accettazione. Il 13 ottobre scorso, in occasione della fine del Ramadan (Eid al-Fitr), un gruppo di 138 Guide Religiose Musulmane ha indirizzato una lettera aperta al Papa e ai responsabili delle altre Chiese e confessioni cristiane, dal titolo "Una Parola Comune tra Noi e Voi". Oggi e' stata diffusa dal vaticano la risposta all'appello: una lettera, a firma del segretario di Stato, indirizzata al Principe Ghazi bin Muhammad bin Talal, Presidente dell'Aal al-Bayt Institute for Islamic Thought, il quale aveva personalmente curato l'inoltro della lettera aperta. Nel testo e' espresso l'apprezzamento di Papa Ratzinger "per la significativa iniziativa dell'eminente gruppo di personalita' musulmane".
La risposta vaticana accenna anche alla disponibilita' del Pontefice a ricevere il Principe Ghazi e una delegazione dei firmatari della lettera e manifesta altresi' la disponibilita' del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, in collaborazione con alcuni Istituti Pontifici specializzati, per un incontro di lavoro.
VATICANO: PAPA, GRATITUDINE PER LETTERA 138 LEADER ISLAMICI
(ASCA) - Citta' del Vaticano, 29 nov - Papa Benedetto XVI ha espresso ''gratitudine'' ai 138 studiosi musulmani autori della lettera: ''Una parola comune tra noi e voi'' indirizzata lo scorso 13 ottobre a tutti i principali leader cristiani del mondo. Nella sua risposta, scritta in inglese e firmata il 19 novembre dal Segretario di Stato card. Tarcisio Bertone, il pontefice manifesta anche ''il suo profondo apprezzamento per questo gesto, per lo spirito positivo che ha ispirato il testo e per l'appello ad un impegno comune nel promuovere la pace nel mondo''. La risposta di Benedetto XVI e' indirizzata al principe giordano Ghazi bin Muhammad bin Talal, presidente dell'Aal al-Bayt Institute for Islamic Thought di Amman, il principale ispiratore della lettera. Il pontefice, nel suo testo si dice ''molto disposto'' a riceverlo in udienza insieme a un ''ristretto gruppo di firmatari della lettera'', scelti dal principe stesso. Il messaggio di risposta del Vaticano era molto atteso da parte del mondo musulmano. Un anno fa, 38 leader musulmani avevano scritto una prima lettera, indirizzata allora solo al papa, che pur accolta positivamente dalla Santa Sede non aveva ricevuto una risposta ufficiale.
Il testo della risposta del Papa, in inglese, e' consultabile qui
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