25 novembre 2007

Angelo Bagnasco è cardinale: lo speciale di "Repubblica Genova"


Vedi anche:

Santa Messa e Angelus: due video di Sky

Mons. Guido Marini spiega all'Osservatore Romano il rito del concistoro del 24 novembre 2007

Malpelo "striglia" Repubblica per non avere mai pubblicato le replice alle inchieste di Maltese e Politi per l'articolo di ieri...

Alla recita dell'Angelus l'appello del Papa per la pace in Medio Oriente

Concistoro del 24 novembre: lo speciale di "Avvenire"

La Chiesa è depositaria del mistero di Cristo: lo è in tutta umiltà e senza ombra di orgoglio o arroganza perchè è un dono ricevuto senza alcun merito

Speranza in Dio, salvezza dal declino del mondo «Spe salvi», la nuova enciclica del Papa (De Carli per "Il Tempo")

Concistoro del 24 novembre: il "commentone" del "Corriere della sera"

Concistoro del 24 novembre: i commenti di Acquaviva (Quotidiano Nazionale) e di Tosatti (Stampa)

Concistoro del 24 novembre: i commenti di Andrea Tornielli e Alberto Bobbio

Il Papa ai nuovi cardinali "Niente arrivismo nella Chiesa" (Politi per "Repubblica")

Ratzinger studia coi cardinali la "fase tre" per Mosca (Rodari per "Il Riformista")

Concistoro 24 novembre 2007: tre video di Sky

Concistoro 2007: lo speciale di Radio Vaticana

Concistoro 2007: lo speciale di "Avvenire"

Concistoro: la relazione integrale del cardinale Kasper (di Sandro Magister)

Concistoro 2007: lo speciale de "Il Quotidiano Nazionale"

Kasper: la scelta irreversibile dell’ecumenismo (Avvenire)

Rondoni (Avvenire): il Papa e la speranza, questa grande dimenticata!

Commento alla cerimonia di questa mattina (concistoro)

IL PAPA ESCE A SORPRESA IN PIAZZA SAN PIETRO PER SALUTARE MIGLIAIA DI FEDELI

Non la ricerca del potere e del successo, ma l’umile dono di sé per il bene della Chiesa deve caratterizzare ogni nostro gesto ed ogni nostra parola

Messa tridentina: Andrea Tornielli reagisce alle "accuse" che vengono rivolte ai media dalla curia milanese

Concistoro 2007: il commento di Andrea Tornielli (il migliore di quelli letti finora!)

Concistoro 2007: il commento (pessimistico) di Politi

Malpelo, la sfortuna di Barbara Spinelli: parla di un Papa pessimista proprio il giorno in cui viene annunciata l'enciclica sulla speranza :-)

IL RIAVVICINAMENTO FRA CATTOLICI E ORTODOSSI

CONCISTORI PER LA CREAZIONE DI NUOVI CARDINALI: LO SPECIALE DEL BLOG

L'ENCICLICA "SPE SALVI": LO SPECIALE DEL BLOG


Grande festa in Vaticano per l´investitura dell´arcivescovo insieme ad altri ventidue neo principi della Chiesa

Bagnasco, dai caruggi alla porpora

Un cardinale genovese, mezzo secolo dopo Giuseppe Siri

NADIA CAMPINI

Un lungo applauso nella Basilica di San Pietro quando il Papa abbraccia con grande affetto il neo cardinale Angelo Bagnasco. Subito prima Benedetto XVI gli aveva poggiato la berretta rossa sul capo e consegnato la bolla di assegnazione del titolo della parrocchia della Gran Madre di Dio a Ponte Milvio. L´arcivescovo ha vissuto con grande partecipazione il concistoro che lo ha creato cardinale e, nel pomeriggio, non si è sottratto all´abbraccio di amici e (molti) politici che lo hanno raggiunto. «Sono emozionatissimo - ha spiegato - e commosso e sono pieno di gratitudine per questo grande segno di fiducia del Santo Padre verso la mia persona, la diocesi di Genova e tutto l´episcopato italiano che rappresento»

© Copyright Repubblica (Genova), 25 novembre 2007


Bagnasco, emozione porpora

San Pietro, ore 11.43: l´arcivescovo diventa cardinale

Il cerimoniere Guido Marini: "Un momento vissuto con trepidazione"
Il primo saluto è quello del suo predecessore Tarcisio Bertone
Il lungo abbraccio con Ratzinger immortalato da centinaia di flash
Ad ogni "chiamata" di Benedetto XVI in piazza applausi e tifo da stadio
Nelle prime file il sindaco Vincenzi assente invece Claudio Burlando


NADIA CAMPINI

CITTA´ DEL VATICANO - Volto tiratissimo, emozione trattenuta a fatica, sono le 11.43 quando monsignor Bagnasco si inginocchia sul cuscino di velluto davanti a papa Benedetto XVI. Per la prima volta l´arcivescovo indossa sopra la veste bianca il vestito rosso da cardinale, simbolo del sangue che deve essere disposto a versare per la sua chiesa, mentre il Papa è avvolto nei paramenti dorati che aveva indossato già Wojtyla. Il Pontefice pronuncia la formula di rito in latino, solleva la berretta rossa e l´appoggia, non proprio dritta, sullo zucchetto rosso dell´arcivescovo di Genova. I flash scattano, le telecamere sono puntate dritte sotto il baldacchino papale, al centro di San Pietro, i genovesi trattengono il fiato per un attimo, l´abbraccio del Papa con Bagnasco dura un po´ più a lungo degli altri, poche parole ed è già il turno del prossimo.
Bagnasco, cardinale numero tredici dei ventitré creati ieri nel Concistoro romano, scende la scala di marmo dall´altare del Bernini e va a ricevere il saluto del segretario di stato Tarcisio Bertone, il suo predecessore a Genova, che lo accoglie a braccia aperte, poi saluta uno per uno tutti i cardinali che formano un ampia macchia rossa sul lato sinistro della scenografia di San Pietro. Ormai la tensione è passata, Bagnasco si lascia andare al sorriso, si sofferma a lungo con molti di loro.
«E´ stata una cerimonia vissuta con emozione, trepidazione e gioia - racconta monsignor Guido Marini, il cerimoniere del Papa, ex cancelliere a Genova, che ha seguito tutto il rito un passo dietro alla sinistra del Pontefice - ed è stato bello perché è stato creato cardinale il mio vescovo».
La basilica è affollata fino all´ultimo posto, in prima fila nel secondo settore c´è don Nicolò Anselmi, il nuvoo responsabile della pastorale giovanile della Cei, anche lui venuto a tifare per il suo vescovo. I fedeli genovesi arrivati coi pullman sono rimasti fuori sul sagrato della basilica, davanti ai maxi-schermi, lo spostamento della cerimonia all´interno in seguito alle previsioni di pioggia ha ristretto i posti a disposizione. Le code davanti all´entrata dei metal-dectector iniziano alle otto del mattino davanti all´entrata di piazza Sant´Uffizio, fa impressione il passaggio della delegazione irachena, arrivata per seguire la nomina a cardinale del patriarca d Babibonia Emmanuel III Delly, cinque auto con due vedette davanti e altre due dietro, mentre in coda i fedeli della diaspora irachena cantano «Iraq free» con le loro bandiere. Subito dietro svetta il gonfalone azzurro di Sarzano, portato da una decina di fedeli della prima parrocchia di Bagnasco. «Monsignor Bagnsco è venuto a trovarci appena è tornato a Genova - racconta don Carlo Parodi, il parroco - era compagno di scuola del giornalaio di Sarzano».
Alle nove arriva il presidente della Provincia Alessandro Repetto, «È il terzo cardinale che vedo», con Paolo Petralia, consigliere di amministrazione del Galliera: «anche l´ospedale è vicino al suo vescovo». Alle nove e mezza sbuca in piazza Sant´Ufficio Marta Vincenzi in pantaloni e giacca marrone con l´assessore Paolo Veardo, il presidente del consiglio comunale Giorgio Guerello, Maria Rosa Biggi ed Emanuele Basso, tutti prendono posto all´interno della basilica. Non c´è Claudio Burlando, Regione è rappresentata da Massimiliano Costa e Mino Ronzitti.
Nella basilica alle 10.30 in punto inizia il suono profondo dell´organo, il Papa avanza al centro in mezzo ai cardinali e ai vescovi e risuona il primo applauso. Ai lati sono state innalzate due balaustre di legno dove si sono appollaiati giornalisti e cineoperatori, i posti non bastano per tutti, qualcuno spintona, si mischiano le lingue di tutto il mondo. Papa Benedetto XVI chiama uno per uno i nomi di tutti i cardinali, sotto le volte della basilica rinuonano applausi e tifo da stadio, soprattutto quando è il turno dei sudamericani e degli africani, ma anche Bagnasco riscuote un buon successo tra i fedeli assiepati in fondo all basilica. Sacerdoti e vescovi si limitano a sorridere, anche se durante i saluti tra le fila dei vescovi uno di loro non resiste, si alza, tira fuori la macchina fotografica e scatta una foto ai neo-cardinali.

© Copyright Repubblica (Genova), 25 novembre 2007


Una giornata intensissima, dalla basilica all´abbraccio dei fedeli, conclusa senza voce

"Un grande segno di gratitudine la fede nel Santo Padre crescerà"

NADIA CAMPINI


CITTA´ DEL VATICANO - «Sono emozionatissimo e commosso e sono pieno di gratitudine per questo grande segno di fiducia del Santo Padre verso la mia persona, la diocesi di Genova e tutto l´episcopato italiano che rappresento». Il neo-cardinale è quasi senza voce al termine della lunghissima giornata che lo ha creato cardinale, ma il suo sorriso è sereno. Per tutto il pomeriggio ha dovuto reggere l´assalto dell´abbraccio dei fedeli, prima nelle visite di calore in Vaticano, poi al ricevimento presso i padri salvatoriani, dove è arrivato in ritardo, perché continuava a salire gente a trovarlo. E quando è sceso dall´auto blindata, sempre accompagnato dalla sua scorta genovese, si è fermato ancora a lungo a salutare i fedeli arrivati da Pesaro prima di ad accedere al palazzo. «Questo dono - ha detto ancora Bagnasco - ci deve rendere più uniti al ministero del Santo Padre e più responsabili e sono certo che le nostre diocesi cresceranno ancora nella fede e nell´amore verso il Santo Padre».
E l´affetto e il saluto di papa Ratzinger è arrivato a Bagnassco con il saluto di padre Georg, che si è presentato nel pomeriggio alle visite di calore nel palazzo Episcopale. Qui ha fatto irruzione anche il segretario di Stato Tarcisio Bertone con la sua solita verve e ha stretto in un unico abbraccio il neo-cardinale, e il cardinale Canestri, arrivato proprio in quel momento. Sotto l´assalto della folla Canestri faticava ad avvicinarsi a Bagnasco, alla fine ce l´ha fatta grazie all´aiuto di due fedeli, ed è stato a quel punto che è arrivato Bertone. «Auguri, auguri», ha detto con un enorme sorriso a Bagnasco. Un attimo di religioso silenzio ha accompagnato l´incontro dei tre cardinali, uniti dal filo della loro esperienza genovese. Poi la gente ha continuato a fluire, mentre le Guardie svizzere faticavano a regolare l´accesso alla sala dei Paramenti, nella prima loggia del palazzo. Sotto uno splendido soffitto dorato a cassettoni Bagnasco ha accolto con pazienza e con il sorriso sempre pronto i circa cinquecento fedeli che sono arrivati da Genova e da Pesaro per salutarlo.
In rappresentanza del governo sono passati il vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli e i ministri Clemente Mastella e Arturo Parisi, poi il rappresentante della Casa delle Libertà Gianni Letta. Da Genova sono passati per la Regione Massimiliano Costa e Mino Ronzitti, dal Comune Emanuele Basso e Maria Rosa Biggi ed è arrivato anche il professore universitario Victor Uckmar. Diversi i cardinali, e numerosissimi i preti, in prima fila monsignor Guido Marini, sorridente e rilassasto dopo la cerimonia di ieri mattina. «E´ filato tutto liscio», ha commentato sorridente. Ha sostato a lungo nel salone l´ex segretario e parroco di San Luca, don Stefano Olivastri, è passato don Nicolò Anselmi, è salito il cancelliere di San Lorenzo Massimo De Santi, sono arrivati tutti gli studenti del seminario, un po´ alla spicciolata dopo aver superato a fatica la coda.
Le visite di calore si sono tradotte in un vero e proprio assalto al palazzo Apostolico, dove i neo-cardinali ricvevano nelle diverse sale. Per superare metal-detector e folla fedeli hanno dovuto aspettare un´ora e mezza e con loro si sono trovati schiacciati sullo scalone della porta bronzea preti, vescovi e anche qualche cardinale, come il brasiliano Claudio Humes, tutti senza distinzione di grado. Con loro ha fatto la coda anche il vescovo vicario di Genova, monsignor Luigi Palletti. «C´è stata una partecipazione forte - ha detto - e una forte emozione, si rinnova la tradizione di avere un cardinale a Genova, un´emozione che ogni volta è nuova. Il tifo da stadio in basilica? E´ frutto delle diverse forme di espressione culturale dei popoli, per i sudamericani o gli africani non fa parte della cultura da stadio, ma proprio della gioia della fede».

© Copyright Repubblica (Genova), 25 novembre 2007

1 commento:

euge ha detto...

Sono contentissima per la nomina di Angelo Bagnasco a cardinale che considero meritata sia per la sua devozione al Santo Padre ed alla chiesa in genere, sia per il suo impegno alla CEI. Sò che molti non saranno d'accordo perchè considerano Bagnasco rigido nelle sue convinzioni ma, sono convinta della sua capacità di assistere e sostenere il Santo Padre nel suo lavoro.