15 gennaio 2008

Galileo sarebbe "fiero" del "capolavoro" dei suoi discepoli (Europa)


Vedi anche:

La difesa di Giuliano Ferrara del diritto di parola del "professor Ratzinger" accolta a Milano da un applauso fragoroso :-)

IL TESTO AUTENTICO DEL DISCORSO DEL CARDINALE RATZINGER SU GALILEO GALILEI (Parma, 15 marzo 1990)

IL PAPA E L'OSCURANTISMO INTOLLERANTE DEI LAICISTI UNIVERSITARI: LO SPECIALE DEL BLOG

APPELLO AI VATICANISTI: PRENDANO ESEMPIO DA ANDREA TORNIELLI

Oscurantismo laicista: alla Sapienza di Roma si ha paura del pensiero del prof. Ratzinger (Stefano Zecchi per "Il Giornale")

UNA PREGHIERA PER IL PAPA

10 con lode a Stefano Maria Paci ed a Skytg24

Lettera dei docenti della "Sapienza" (in calce i nomi) al Rettore per chiedere l'annullamento della visita del Papa

Gravemente insufficiente il Tg2...anzi no!

Bravissima Marina Ricci (Tg5), una grande vaticanista! Insufficiente il Tg1

INCREDIBILE AUTOGOL DI UNO DEI FIRMATARI (ANONIMO) SU CORRIERE TV: ATTRUBUISCE AL PAPA LA FRASE DI FEYERABEND!

Il Papa parlò di Galileo anche a Verona

Il Rettore a Radio Vaticana: “La Sapienza” si appresta ad accogliere con gioia Benedetto XVI, uomo di grande cultura e messaggero di pace"

Quando Papa Benedetto XVI parlò del "grande Galileo" (6 aprile 2006)

Asor Rosa: "Il Papa ci ripensi e non venga". Marotti: "Il Papa ha detto bischerate su Galileo" (Corriere della sera)

I prof censurano il Papa senza mai averlo letto (grazie Tornielli!!! I soloni leggano almeno "Il Giornale"!)

Radio Vaticana: alcune MINORANZE annunciano contestazioni alla Sapienza: il commento del prof. Dallapiccola e di una studentessa dell’ateneo

Repubblica e Corriere riprendono la polemica dei laicisti universitari dimenticandosi di precisare che la "frase incriminata" non è di Ratzinger...

Il Velino: leggere il testo autentico del discorso di Ratzinger, senza accontententarsi di Wikipedia, avrebbe evitato la laica figuraccia...

Ma è vera libertà impedire a Benedetto XVI di parlare alla Sapienza? (Battista per "Il Corriere")

Non si confonda il pensiero di Feyerabend con quello di Ratzinger!

Una sconfitta nel nome di Galileo

C’era una volta il Collettivo di fisica, che per carità c’è ancora ma che ai tempi d’oro del movimento era l’ala dura, estremista, degli universitari romani.
Oggi, a quanto pare, il collettivo di fisica d’una volta s’è trasferito in sala professori. Non più giovani rivoluzionari, ma attempati docenti della materia, altrettanto convinti però di dover presidiare un territorio che sentono proprio, inviolabile, messo a rischio dalle forze della reazione.
Non potendo, forse per motivi anagrafici, impugnare gli stalin, gli autonominatisi difensori della libera scienza hanno impugnato la tastiera e hanno aderito a un appello (ora non si capisce bene promosso quando, da chi e con quale fine preciso) che lancia lo slogan: «Fuori il papa dall’università».
Nel nome di Galileo, poveretto, ci si propone di chiudere la saracinesca in faccia a un personaggio sicuramente scomodo e certo più propenso a dividere il gregge che a riunirlo. Un personaggio, però, che oltre (anzi, prima) che un pontefice, è indiscutibilmente un intellettuale di livello mondiale.
Proprio questo colpisce, nella rivolta dei professori molto più che in quella – ovvia e fin qui meno grave – dei loro studenti: la fuga di fronte al confronto con un uomo che intenzionalmente e fastidiosamente mette in discussione i paradigmi del positivismo, ma che quando parla di limiti e non neutralità della scienza dovrebbe suonare famigliare a fisici di sinistra non confusi dalla paura.
Chiaro, con un papa non si fa un’assemblea in aula magna. Non è un contradditorio. Si ascolta se si vuole farlo, poi si replica come si sa e si può, faticando per colmare il gap di attenzione mediatica.
È impegnativo, più che studiare le particelle e compilare il foglio ferie. Come cattivi studenti, i prof di fisica vorrebbero evitare l’impegno, far tacere l’intruso, escluderlo da casa loro (loro?). Sicché Ratzinger esce dalla Sapienza, in attesa di vedere se vi entrerà, come un libero pensatore costretto al silenzio.
Galileo sarebbe fiero del capolavoro dei suoi discepoli.

© Copyright Europa, 15 gennaio 2008 consultabile online anche qui

Leggiamo:

Non più giovani rivoluzionari, ma attempati docenti della materia, altrettanto convinti però di dover presidiare un territorio che sentono proprio, inviolabile, messo a rischio dalle forze della reazione

Infatti sono sempre gli stessi...solo che ora hanno quarant'anni di piu'...

"personaggio sicuramente scomodo e certo più propenso a dividere il gregge che a riunirlo"

Chi? Il Papa? Mai come sotto il Pontificato di Benedetto i Cattolici (non i sedicenti tali) si sono sentiti uniti! Non credo che gli illuminati sarebbero felici di sentirsi definire "gregge".

Sicché Ratzinger esce dalla Sapienza, in attesa di vedere se vi entrerà, come un libero pensatore costretto al silenzio

I Cattolici sentitamente ringraziano :-)
R.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Raffaella vedo che sei già al lavoro!! Grazie per la sempre puntuale rassegna stampa!!

Anonimo ha detto...

ciao a tutti.sono uno studente della Sapienza.in questo momento mi sto vergognando di essere iscritto in quest'università...fortunatamente molti dei miei colleghi fisici che parlano di tolleranza hanno dimostrato in pieno di essere coerenti..che tristezza..
forza benedettooo