5 gennaio 2008
Il Papa ai senza tetto: Gesù è nato senza casa come voi (Avvenire)
Vedi anche:
Il Papa: "Gesù nella sua grotta era come i clochard" (Ponzoni per "La Gazzetta del sud")
Mons. Sgreccia (Pontificia Accademia per la Vita) scrive al Corriere: "Aborto, i punti possibili di una nuova legge"
Volo a Mosca troppo caro per il papa (Di Giacomo per "La Stampa")
Antonio Socci: «Benedetto è il Papa dell’"illuminismo cristiano" e della libertà»
Intervista dell'Osservatore Romano e di Radio Vaticana a padre Peter-Hans Kolvenbach, che si appresta a lasciare la guida della Compagnia di Gesù
Il 2008 di Papa Benedetto (Accornero per "L'Eco di Bergamo")
L'Epifania alla luce delle omelie e dei discorsi del Papa a Colonia (una riflessione del Prof. Lucio Coco)
Card. Bagnasco: applicare le norme a favore della maternità (Corriere ed Osservatore Romano)
Il filosofo tedesco Robert Spaemann sfida Kant e Nietzsche sull'esistenza di Dio (Il Foglio)
Card. Hummes: adorazione "perpetua" per le "vittime della grave condotta morale e sessuale del clero" (Osservatore Romano)
Card. Colombo: "Fuggirei di notte come sant'Agostino ma farò l'arcivescovo"
Nella prima visita del 2008, Benedetto XVI incontra le Missionarie della Carità che gestiscono la Casa di accoglienza “Dono di Maria”
I diari del cardinale Colombo: "La preghiera è una margherita fresca" (Osservatore Romano)
Il Papa incontra le Missionarie della Carità: una suora gli mette al collo una collana rossa
Il Papa alle suore di Madre Teresa: "Sono qui per dirvi che il Papa vi vuole bene e vi è vicino"
Mosca alla rai: "Papa in tv, meno fretta e maggiore rispetto"
Precisazioni sull'articolo di Galeazzi e Di Giacomo e umile richiesta di rettifica di quanto scritto su e contro questo blog
"Conciliari" in rivolta contro Benedetto XVI. Galeazzi e Di Giacomo per "La Stampa". Viene citato a sproposito anche il nostro blog!
Il Papa: Gesù è nato senza casa come voi
il fatto
Benedetto XVI in visita alla Casa «Dono di Maria», che in Vaticano assiste le persone prive di fissa dimora. Una scelta significativa in giorni di freddo intenso e di dolore per la morte di alcuni clochard «Vi voglio bene e vi sono vicino»
DA ROMA MIMMO MUOLO
«Sono qui per dirvi che il Papa vi vuole bene e vi è vicino». Le parole di Benedetto XVI risuonano nella sala mensa delle donne, all’interno della Casa 'Dono di Maria' delle Suore di Madre Teresa di Calcutta. Non ha dovuto percorrere molta strada, il Pontefice, per arrivare fin qui, dato che la struttura di accoglienza si trova all’interno delle Mura Leonine e dunque fa parte a tutti gli effetti della Città del Vaticano. Ma la visita con cui papa Ratzinger ha scelto di inaugurare il suo programma di 'viaggi' del 2008 è ugualmente molto significativa. Specie in questi giorni di freddo intenso, di dolore per la morte a Roma e in altre parti d’Italia di alcuni clochard e di inevitabili, conseguenti polemiche.
Per dire il suo affetto e la sua attenzione nei confronti degli 'ultimi', Benedetto XVI sceglie parole e gesti altamente eloquenti. Ricorda il «mistero d’amore» del Natale. E soprattutto sottolinea (rivolgendosi agli ospiti della Casa) che, «nascendo in una grotta, perché non c’era posto per Lui altrove, Gesù ha conosciuto i disagi che molti di voi sperimentano».
Come può, dunque, un Papa non amare i senza tetto, dal momento che Cristo stesso, nell’atto iniziale della sua vita terrena, è stato uno di loro?
Intorno a sé il Pontefice ha le suore che lo hanno accolto all’arrivo con danze tipicamente indiane (eseguite da alcune novizie) e gli hanno donato una ghirlanda di fiori rossi che adesso il Pontefice porta al collo. Ma soprattutto ci sono le ospiti di questa Casa, che – come ricorda lo stesso Benedetto XVI nel discorso pubblicato in questa stessa pagina – Madre Teresa volle chiamare 'Dono di Maria', «quasi auspicando che qui si possa sperimentare sempre l’amore della Santa Vergine». «Per chiunque venga a bussare alla porta – aggiunge il Papa – è infatti un dono di Maria sentirsi accolto dalle braccia amorevoli delle suore e dei volontari ». Così Benedetto XVI ringrazia la superiora regionale suor Maria Pia, la superiora della Casa, suor Mark, che proprio in questi giorni conclude il suo servizio, e quella che le subentrerà, suor Agnes-Marie. E le ringrazia per il loro impegno, insieme con tutte le altre religiose.
Un impegno che, del resto, egli conosce bene, perché – come fa notare – quando era il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, aveva il suo ufficio nel Palazzo adiacente alla struttura e dunque era un 'vicino di casa'. Elemento, questo, che le stesse suore non mancano di rimarcare facendo trovare al Papa, proprio all’ingresso, la gigantografia di una foto dell’allora cardinale Ratzinger insieme con Madre Teresa. La visita si svolge in un clima di grande cordialità. Il Papa termina di leggere il proprio discorso, ricordando come «il Natale ci aiuta a comprendere che Iddio non ci abbandona mai e sempre ci viene incontro, ci protegge e si preoccupa di ciascuno di noi, perché ogni persona, soprattutto la più piccola e indifesa, è preziosa ai suoi occhi di Padre ricco di tenerezza e misericordia». Quindi saluta alcuni dei presenti e si reca poi sia nella sala mensa degli uomini, sia nel reparto delle donne ammalate. Nella chiesa di San Salvatore in Ossibus, adiacente alla Casa, si svolge, infine, l’ultimo atto della visita, che ha avuto la durata complessiva di 50 minuti.
Benedetto XVI incontra i missionari laici e il superiore generale dei Fratelli contemplativi Missionari della carità e ascolta una parte del saluto scritto da suor Nirmala, che ha preso il posto di Madre Teresa alla guida delle suore, e che attualmente si trova in India.
Quando tocca nuovamente a lui prendere la parola, ringrazia per la «calorosa accoglienza ricevuta», ricambia i saluti per suor Nirmala ed estende i suoi saluti a tutti gli operatori della Casa. «Insieme – dice – voi formate una catena di carità cristiana senza la quale questa casa, come ogni opera di volontariato, non potrebbe esistere e continuare a servire tante forme di disagio e di bisogno». Il fatto che questa struttura si trovi «proprio qui dove è il centro stesso della Chiesa» la rende ancora più preziosa.
«Quanti gesti di condivisione da quel 21 maggio del 1988, quando fu inaugurata – commenta – quanti gesti di carità concreta sono stati compiuti in questi anni tra queste mura, segno ed esempio per le comunità cristiane perché si impegnino ad essere sempre comunità accoglienti e aperte». Il suo stesso nome, infine, «ci invita all’inizio del nuovo anno, a fare instancabilmente dono della nostra vita».
L’ultimo pensiero del Papa è per Madre Teresa. «Seguendo il suo esempio – esorta – andate per le strade del mondo, testimoniando sempre con gioia l’amore di Gesù, specialmente verso gli ultimi e i poveri. E dal cielo la vostra Fondatrice di accompagni e vi protegga».
© Copyright Avvenire, 5 gennaio 2008
DA SAPERE
UNA STRUTTURA PROMOSSA DA WOJTYLA PROSSIMO PASSO UN’INIZIATIVA ANCHE IN CINA
La casa «Dono di Maria», visitata ieri da Benedetto XVI, venne inaugurata il 21 maggio del 1988 da Giovanni Paolo II ed è gestita oggi da otto suore, che offrono ospitalità e pasti caldi ai clochard della capitale. Papa Wojtyla decise di aprirla e affidarla a Madre Teresa nel 1987: tornando da una visita alle strutture delle missionarie della Carità a Calcutta. il Papa attraversò di notte via della Conciliazione e vide decine di barboni cercare rifugio in prossimità dei palazzi della Santa Sede che si trovano vicino al Vaticano. Decise che bisognava far qualcosa per loro: l’edificio fu costruito in pochi mesi. Il portone si apre proprio sul lato esterno delle Mura Leonine in via del Sant’Uffizio, accanto a quello della Congregazione della dottrina della fede. Attualmente sono quasi cinquemila le missionarie della Carità presenti in 95 Paesi. Si tratta di una delle Congregazioni femminili più vitali, come testimonia la presenza di ben 250 novizie. Tra gli obiettivi delle missionarie, guidate da suor Nirmala, della quale è stato letto un saluto al Papa, anche l’apertura di una casa in Cina, dove già operano alcune religiose che prestano servizio in un ospedale.
© Copyright Avvenire, 5 gennaio 2008
Etichette:
benedetto xvi,
commenti,
discorsi,
mass media,
papa,
ratzinger,
riflessioni
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento