7 maggio 2008

La Chiesa benedice Laus, la nuova Lourdes


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La Chiesa benedice la nuova Lourdes

di CATERINA MANIACI

Come Lourdes, è un paesino nascosto, tra le montagne; come a Lourdes la protagonista è una ragazzina, una pastorella, che non sapeva né leggere né scrivere e che ha visto «una bellissima Signora». E come Lourdes, si avvia a diventare una sorta di "capitale" dello spirito dello spirito e della fede. Con conseguenze per il suo sviluppo e la sua economia. È la storia di Laus, a poche decine di chilometri dalla frontiera con il Piemonte, sulle Alpi Marittime del Delfinato, dove c'è un santuario avvolto da misteriosi profumi, come testimoniano migliaia di pellegrini. È il santuario di Notre Dame di Laus dove, per ben cinquantaquattro anni, la Madonna scelse una povera pastorella del luogo, rozza e analfabeta, Benedetta Rencurel, dal 1647 al 1718, per apparire e affidare messaggi di salvezza per l'umanità. Le apparizioni della Vergine a Laus, sulle Alpi, sono state riconosciute ufficialmente dalla Chiesa Cattolica appena qualche giorno fa. Il riconoscimento è stato dato dal vescovo locale con l'auto rizzazione della Santa Sede. È la prima volta che tale riconoscimento viene concesso in Francia dopo il caso di Lourdes. Tra le ultime apparizioni mariane ufficialmente approvate dalla Chiesa cattolica ci sono quelle avvenute nel villaggio ruandese di Kibeho tra il 28 novembre 1981 e il 28 novembre 1989. Rappresentano le prime apparizioni mariane verificatesi nel continente africano e ai sette ragazzi a cui la Madonna si è mostrata sono stati predetti gli orribili massacri etnici che sarebbero avvenuti di lì a poco. A Laus, domenica scorsa, migliaia di fedeli, una trentina fra cardinali e vescovi hanno partecipato alla cerimonia presieduta da monsignor JeanMichel di Falco, vescovo di Gap e del santuario di NotreDame de Laus, per festeggiare la decisione di Roma, in attesa del processo di beatificazione per la pastorella Rencurel. Quella folla potrebbe essere "l'avamposto" dell'esercito di fedeli pronti a riversarsi in questa "nuova Lourdes", che, peraltro, è più "antica" di oltre un secolo. Intanto, l'olio che continua a colare dalla lampada del tabernacolo è considerato già miracoloso: una donna di origine belga ha recentemente dichiarato di essere guarita da un'ernia del disco, dopo esserselo versato sulla parte dolorante. Ed è significativo che il riconoscimento sia stato ufficializzato nel 150esimo anniversario delle apparizioni della Vergine a Lourdes, dove il Papa si recherà il prossimo settembre. Il riconoscimento delle apparizioni di Laus potrebbe anche aprire la strada ad un possibile futuro riconoscimento delle apparizioni di Medjugorie, visto e considerato che nel caso francese è stata superata una delle principali obiezioni mosse dai teologi e che riguarda la durata delle apparizioni: in Bosnia si protraggono come testimoniano i sei veggenti - da tre decenni; a Laus proseguiranno per ben 54 anni fino al 1718, anno della morte della veggente. Le apparizioni della Vergine in questo sperduto e suggestivo luogo delle Alpi francesi si verificarono a partire dal maggio del lontano 1664: la pastorella Benedetta Rencurel aveva 16 anni quando, conducendo al pascolo il gregge, ebbe la prima apparizione della Vergine che teneva per mano un bellissimo Bambino. La ragazza era povera e totalmente ignorante - altro parallelismo con Bernadette Soubirous - ma a lei la Madre di Dio affidò un messaggio straordinario nel periodo in cui in Europa infuriavano le guerre di religione: un invito alla conversione e a sperimentare nella misericordia di Dio la riconciliazione. Altro parallelo di Benedetta con Bernadette: anche per lei l'esse re stata scelta dalla Vergine come messaggera non coincise con gloria, fortuna e felicità. Tutt'altro. La veggente affrontò molte tribolazioni: dalle vessazioni del Maligno al rifiuto da parte di preti giansenisti di darle la comunione, all'obbligo di lasciare il suo paese per poi ritornarvi e trovare tutto distrutto.

© Copyright Libero, 6 maggio 2008

1 commento:

Gianpaolo1951 ha detto...

Cara Raffaella, le considerazioni di Caterina Maniaci riguardo Medjugorie, contrastano alquanto con l’articolo di Gianluca Barile pubblicato da Petrus, di cui riporto solo il titolo ed il relativo link:
Medjugorje, l’atto d’accusa del Vescovo-esorcista. Monsignor Gemma: “Le apparizioni della Madonna? Tutto falso: i veggenti mentono sotto ispirazione di Satana per arricchirsi economicamente”
http://www.papanews.it/dettaglio_interviste.asp?IdNews=7499

Non so proprio cosa pensare…, il tutto mi lascia alquanto sconcertato!