1 ottobre 2007

Il coraggio del Papa, l'articolo di Politi ed il solito Pannella...


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"Assicuro la mia solidale e intensa preghiera, chiedo alla Chiesa intera di fare altrettanto"

MARCO POLITI

CITTÀ DEL VATICANO - Anche il Papa lancia un appello per una soluzione pacifica in Birmania. Le sue parole all´Angelus di ieri a Castelgandolfo hanno espresso «grande trepidazione per i gravissimi eventi di questi giorni». Alla popolazione birmana il pontefice ha voluto far giungere la sua solidarietà nel momento della «dolorosa prova», che il paese sta attraversando. In Vaticano la protesta pacifica dei monaci buddisti sta suscitando grande partecipazione, anche perché per i prelati la vicenda dimostra quante energie positive può mettere in moto la religione nella sua forma più pura, non inquinata dal fondamentalismo.
E tuttavia Benedetto XVI si è frenato per qualche giorno, evitando di scendere in campo sia per non esporre a rappresaglie la piccola comunità cattolica locale, sia per non irritare la Cina dal momento che le autorità di Pechino vedono come fumo negli occhi qualsiasi intervento politico della Santa Sede nelle vicende interne di uno Stato, per di più ai confini cinesi. All´appello dell´episcopato locale, che chiedeva «vicinanza nella preghiera» si erano unite però pressioni da più parti per un autorevole parola del pontefice.
Nel fine settimana è arrivata in Vaticano anche una missiva dell´ex premier Sein Win, attualmente esule in Occidente, e del segretario del Consiglio nazionale dell´Unione Birmana, Maung Maung con la richiesta a Benedetto XVI di far sentire la sua voce di «leader spirituale del mondo cattolico». Affermando di parlare anche a nome del Nobel Aung San Suu Kyi, i due firmatari esprimevano il desiderio che il Papa parlasse proprio domenica. E´ quello che ha fatto papa Ratzinger, assicurando la sua «solidale ed intensa preghiera», esortando tutta la Chiesa a mobilitarsi spiritualmente per il bene del Paese». L´Avvenire, giornale dei vescovi, ha dedicato un´intera pagina al «grido di libertà» di Aung San Suu Kyi. Ma a Marco Pannella non è bastato: «Mentre i monaci manifestavano - ha polemizzato il leader radicale - le gerarchie cattoliche invitavano a stare a casa».

© Copyright Repubblica, 1° ottobre 2007

E' straordinario come Politi riesca sempre a concludere i suoi articoli riportando una buona parola di Marco Pannella (o di Capparo, o della Bonino o di Turco...). Non che mi interessi l'opinione di questi politici anticlericali pero' mi piacerebbe che Politi riportasse anche altre voci. Capisco che non siano in linea con il suo pensiero, pero' tutto questo essere cosi' di parte sta diventando fastidioso.
Ricordo che anche i leader buddisti hanno chiesto ai monaci di non manifestare piu' anche perche' tutti i mezzi di comunicazione (soprattutto internet) sono fuori uso e non ha proprio senso un altro bagno di sangue. Caro Pannella, e' lodevole la Sua vicinanza ai Buddisti, peccato che non sia cosi' solerte verso i Cristiani perseguitati nel mondo.
Ammiro molto il Papa che, infischiandosene dei calcoli politici, ha voluto manifestare solidarieta' al popolo birmano
.
Raffaella

13 commenti:

mariateresa ha detto...

Cara amica, buongiorno, spero che tu stia bene. Guarda che Politi è stato delicato nel riportare. Nel sito dei radicali, c'è proprio scritto che il Vaticano "fa schifo".
Mi chiedo , in tutta onestà, se l'appello condivisibile e pieno di buona volontà di Korazym
http://www.korazym.org/news1.asp?Id=25497

a volte non rischi di sembrare lunare.
E' una domanda che rivolgo anche agli amici del blog:come dialogare, fino a che punto, dove c'è un limite. Perchè secondo me un limite deve esserci.
Esiste anche l'evangelico "non buttare le perle ai porci".
Insomma a volte si perde la pazienza perchè si ha l'impressione che l'interlocutore sia un cane arrabbiato.

Anonimo ha detto...

Cara Mariateresa, Politi e' stato piu' delicato di Galeazzi della Stampa che riporta proprio la frase secondo cui il Vaticano farebbe schifo.
A me fanno schifo ben altre cose e persone.
A mio avviso il dialogo va fatto fra persone di buon senso che manifestano rispetto reciproco. Quando questo manca, non ha alcun senso, anzi, si rischia di passare per allocchi :-)

mariateresa ha detto...

Credo che ormai i radicali stiano diventando un caso di studio per le discipline che studiano il profondo. Persino quella degna persona del Direttore di radio radicale, Massimo Bordin mi sembra diventato l'ultimo dei giapponesi nella giungla. Tutte le sante mattine il poverino sta lì a leggere tutti i giornali per verificare se i radicali esistono ancora,per vedere se i giornali parlano di loro, roba da matti... come quel personaggio di un romanzo di Camus, mi pare fosse nello Straniero, ma l'ho letto tanti anni fa, che tutte le mattine leggeva i necrologi nei giornali per sapere se era ancora vivo o no.
Ha una vecchiaia incattivita Pannella: se non ce l'ha con Capezzone ce l'ha con il Vaticano.
Gli è rimasta la straordinaria capacità di parlare anche due ore di fila senza dire niente di comprensibile.

euge ha detto...

Sapessi Mariateresa quante volte mi sono posta anch'io la stessa domanda fino a che punto il saper dialogare anche con i lupi o chi è peggio dei lupi,non si identifichi poi nel farsi calpestare, farsi mancare di rispetto; è vero che il nostro credo ci dice di dialogare anche con i nostri nemici ma, penso anch'io che a tutto ci sia un limite!!!!!!!!!!!!!!!! Vedi Mariateresa io la penso così: noi cerchiamo sempre il dialogo ma, dall'altra parte cosa arriva? Insulti, offese, calunnie e chi più ne ha più ne metta allora io dico ma, è così difficile applicare la reciprocità?????? nel rispetto??????? perchè dobbiamo solo e sempre noi tendere la mano con il rischio che poi la mozzino????? Anche per me c'è un limite ma, forse per chi mette in pratica veramente gli insegnamenti della religione cristiana e di Dio un limite non esiste.
Eugenia

Anonimo ha detto...

Durante il servizio di leva, ho fatto l’accompagnatore di un cieco grande invalido di guerra, persona squisita e immenso pozzo di saggezza. Ricordo uno dei suoi tanti esempi con i quali concretizzava il suo pensiero: “vedi Gianpaolo, con un francese è inutile che tu parli in italiano, se vuoi capire e farti capire, devi parlare in francese…!!! A buon intenditor…!!!
Ti auguro una pronta guarigione Raffaella!

mariateresa ha detto...

hai ragione cara euge, un limite alla disponobilità al dialogo per un cristiano non dovrebbe esserci mai.

Il punto è che io devo fare i conti con i miei di limiti umani, è inutile che io mi racconti di avere solo un'indole serafica e mansueta perchè non è vero. A volte mi arrabbio parecchio, anche se mi passa alla svelta, perchè preferisco ridere che arrabbiarmi.
Bisogna cercare di mantenere viva la propria apertura mentale e la propria disponibilità e quando viene la tentazione di mettere il lassativo nel cappuccino di un giornalista, resistere e passare oltre, magari con un bel sorriso mentale.
eh....

brustef1 ha detto...

Bene, aggiungiamone un'altra: mentre i monaci manifestavano a Yangoon e Pannella sproloquiava (ma che novità è?) contro la Chiesa, la Bonino correva a Bruxelles (non in Birmania) a difendere d'ufficio presso la Commissione europea -che vuole vederci chiaro- le coop italiane e i loro scandalosi privilegi fiscali. E' triste la parabola di questa donna: dopo le saghe (o sabba?) abortiste e anticlericali degli anni '70-'80 era finita a capare carciofi, Berlusconi l'ha ripescata nominandola commissario europeo a 500.000 euri l'anno circa, e ora folleggia col mortadella & company, servendo con zelo gli interessi colossali dei DS. Da pasionaria di Cuneo a pasionaria dei cuneesi (nel senso di biscotti).

Utnapishtim ha detto...

una domanda per brustef1.
Perchè Ti sei incaricato di propagandare qui una miserevole idea di politica, fatta di bassi insulti e sarcasmo un po' squallido?

brustef1 ha detto...

Di fronte a chi propina ex-cathedra lezioni di umanità e diritti civili e poi esegue ordini di così bassa scuderia mi incuriosisco e vado a verificare "da che cattedra". Mi sembra che il massimo squallore stia nel servire -ben remunerati-il miglior offerente invocando a pretesto i massimi sistemi. Credo di partire da fatti per esprimere opinioni. Non mi incarica nessuno e sono stufo della propaganda, signor Pane-a-Mandorla.

Utnapishtim ha detto...

un altro anni fa ebbe la folgorante idea di italianizzare i nomi stranieri. Altri hanno pensato bene di imitarlo, tra i quali uno illustre, che è il miglior offerente che per definizione. Egli si è acquistato molte penne -che scrivono in maniera curiosamente simile alla Tua- si è acquistato il paese, se lo è rivenduto a trance, e con quello che resta, un paese spaccato, impoverito, incattivito e stordito, questo mediocre governo e la Bonino fanno quel che possono, come possono.

brustef1 ha detto...

Molto originale, signor Pane-alle Mandorle, la Sua accusa di fascismo o di pennivendolismo a chi la pensa diversamente da Lei, complimenti davvero. Lei mi accusa di essere squallido quando parlo di personaggi come la Bonino, ma Le faccio rispettosamente notare che non sono stato io a cominciare. Quanto agli acquisti dello Spauracchio di Arcore, i più costosi sono stati certamente quelli di esponenti della sinistra, da Santoro (per un anno e mezzo di contratto a ITALIA1, 13 miliardi di lire una decina d'anni fa) alle figlie dei vari Scalfari, Loiero ecc. sino alla Palombelli al TG5. Mi stia bene, le auguro tanta serenità.

Utnapishtim ha detto...

si sbaglia brustef1, io non la accuso nè di fascismo nè di pennivendolismo, sono vittima come lei di una dialettica politica malata, solo un po' meno, e me ne rendo conto, così come mi rendo conto che c'è una differenza tra lavorare per un ricco imprenditore ed essere acquistato. Il fatto che questa distinzione non baleni nemmeno nella sua acuta analisi non le fa molto onore. Nemmeno allo spauracchio di arcore queste idee sono molto familiari, lo ha dimostrato più volte. Stia bene lei, quindi, e prosperi felice, perchè questo mondo è a misura vostra.

brustef1 ha detto...

Le rispondo, per l'ultima volta, con la frase coniata da un triste personaggio che Lei certamente ammira: "io non ci sto". Non ci sto a fare la parte del demonio che prospera in questo mondo crudele mentre Lei soffre perché sensibile e moralmente superiore. Si cerchi un altro mostro, quelli come Lei sono bravissimi a demonizzare l'avversario e, poiché voglio essere più originale di Lei, non le dirò nemmeno che questi sono metodi stalinisti.
P.S. Ma in base al Suo sottile distinguo, se 13 miliardi di lire (di dieci anni fa) sono solo un modesto compenso professionale, quanto sarebbe costato l'"acquisto" di Santoro? Come l'intero PIL del Paese?