18 gennaio 2008

Volantini per Benedetto XVI, universitari aggrediti alla Statale di Milano (Il Giornale)


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IL PAPA E L'OSCURANTISMO INTOLLERANTE DEI LAICISTI UNIVERSITARI: LO SPECIALE DEL BLOG

Volantini per Benedetto XVI, universitari aggrediti

di Daniela Uva

Non erano bastate le proteste a Roma. Il polverone sollevato alla Sapienza che ha convinto il Vaticano ad annullare l’intervento di papa Benedetto XVI all’inaugurazione dell’anno accademico, facendo parlare di «vergogna» sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo.
Gli studenti «difensori» della «laicità del sapere», contro «l’onda oscurantista della Chiesa», sono scesi in piazza a Milano.

E, all’interno della Statale, hanno aggredito un gruppo di colleghi intenti a distribuire volantini con stampato il discorso del Pontefice. «Stavamo volantinando il discorso del Papa quando un gruppo di ragazzi dei centri sociali ci ha spruzzato acqua con un idrante», racconta Pierluigi, studente vicino a Comunione e Liberazione. «All’inizio erano solo tre - spiega -, poi si sono unite una quindicina di persone».

Il blitz è cominciato alle dieci meno dieci, quando il gruppo è arrivato alla Statale ed è salito al terzo piano, dove i giovani cattolici erano intenti a distribuire il discorso che Joseph Ratzinger avrebbe dovuto leggere alla Sapienza. «Hanno preso un idrante e l’hanno svuotato addosso ai ragazzi che volantinavano», continua Pierluigi. Subito dopo, è stata la volta della vernice. «Il gruppetto - prosegue il giovane - ha cominciato a imbrattare i muri con scritte del tipo “Cl uguale cattomafiosi”, ma poi è arrivata la Digos e la situazione è tornata tranquilla». Tanto che, intorno a mezzogiorno, i ragazzi hanno ripreso il volantinaggio. La stessa Comunione e Liberazione ha stampato una pubblicazione dal titolo «La Sapienza di Benedetto XVI», che ha poi distribuito anche nelle scuole e negli ambienti di lavoro.

L’aggressione era stata addirittura annunciata nei giorni scorsi su un blog. Sul sito ******** (niente pubblicita' agli intolleranti, nota di Raffaella), i giovani dei centri sociali avevano scritto di avere in programma una mobilitazione, proprio il 17 gennaio, contro i «catto-fondamentalisti», responsabili della moratoria sull’aborto e degli attacchi alla legge 194. Raccontavano di voler agire contro «l’onda oscurantista della Chiesa», a difesa della «laicità del sapere e del diritto all’autodeterminazione dei corpi». La contesa è proseguita anche sui muri di via Festa del Perdono. In mattinata sono apparsi diversi striscioni di solidarietà ai colleghi laici dell’ateneo romano. «La Statale sta con la Sapienza. Fuori Cl e l’oscurantismo», recitava un manifesto esposto al secondo piano dell’università milanese e realizzato in collaborazione fra studenti indipendenti e aderenti ai collettivi». Scene simili in via Conservatorio, sede della facoltà di Scienze politiche. Qui hanno circolato striscioni e volantini «contro ogni forma di oscurantismo» e contro un Santo Padre che «mentre respinge nelle tenebre gli omosessuali e lancia anatemi contro aborto e fecondazione assistita, interviene prepotentemente in ogni ambito della vita delle persone, spalleggiato in questo da tutti i media e dai politici di destra e sinistra».
Un’iniziativa simile ha coinvolto anche gli studenti dell’Accademia di Brera, dove è stato appeso uno striscione con scritto: «Università brama di conoscenza? Solidarietà alla Sapienza».

© Copyright Il Giornale, 18 gennaio 2008

Bella figura da parte della mia ex universita'!
Forse una parolina da parte del nostro vescono non farebbe male visto che l'intollerenza regna anche a Milano
...
Ovviamente la notizia e' riportata solo da "Il Giornale" e da "Libero"...
R.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non solo da oggi Raffaella e in tutta Italia. Gli studenti cattolici sono gravemente discriminati a confronto dei loro colleghi di estrema sinistra che ottengono tutto con la loro violenza. Oggi, dopo l'affaire sapienza la realtà è solo un po' meno occultata.
Per quanto riguarda l'Arcivescovo Tettamanzi, personalmente mi attendo poco. Spero di sbagliarmi.
Alessia

gaddhura ha detto...

La mamma degli idioti...
Tanto liberali (si?!) e poi dimostrano la loro anima più pura, cioè quella razzista...
Poveretti quanto ipocriti...

Anonimo ha detto...

Trovo qui lo spazio per parlare della mia università di Parma: anche da noi studenti aderenti al gruppo di Comunione e Liberazione hanno distibuito il discorso integrale del Santo Padre all'uscita dalle aule. Chi non voleva leggerlo poteva benissimo evitarli. Non obbligavano nessuno a leggere. Quando l'ho preso tra le mani, ho detto loro: "grazie, lo stavo proprio cecando". Pochi passi più avanti un mio conoscente mi dice "dai, buttalo nel cestini, cosa perdi del tempo per un vecchio *** (parola irripetibile)? Io senza rispondere mi sono allontanato e questo mi ha chiesto perchè lo leggo? Io ho risposto: "per due motivi: 1) perchè non sono intollerante nei confronti di nessuno, 2) perchè penso che il papa abbia qualcosa da insegnarmi e da trasmettermi". Questo ha provato a "convertirmi", ma l'ho lasciato a parlare da solo... Poi lì vicino altri ragazzi di CL che organizzavano un dibattito per leggere e commentare insieme il discorso a cui non ho partecipato perchè avevo lezione. E a loro che distribuivano i volantini e il discorso un ragazzo al quale era stato posto il testo, disse: "no grazie, io adoro satana". Io rimnasi allibito, ma quello di Cl disse: "beh, tanti auguri!". Dentro di me dicevo, tanti auguri davvero!

Per il resto, devo dire che c'è stata abbastanza libertà nella distribuzione del testo e ciò mi fa piacere: almeno in questo grave atto di negazione della parola del papa all'università molti hanno potuto conoscere la grandezza e la bellezza del suo pontificato. Marco

P.S. Raffaella, ho visto entrando in una cartoleria che su DIVA c'è un intervista al fratello del papa. Non so se sia reperibile, ma l'ho visto sulla copertina. Ciao, grazie per il tuo immenso lavoro di questi giorni.

Anonimo ha detto...

Grazie, Marco, per la tua testimonianza.
So per certo che gli studenti di CL distribuirono anche il testo della lectio magistralis di Ratisbona.
Colgo l'occasione per ringraziarli ancora una volta. Lo dico da "esterna" el senso che non sono iscritta ad alcun movimento.
R.

Anonimo ha detto...

La testimonianza di Marco e le parole di Raffalla sono esempi di vera apertura alla realtà!Grazie!
Reputo che la chiusura a priori al confronto sia ESCLUSIVAMENTE tipico di coloro che NON sanno cosa dire (poveretti!) e che temono di incontrare l'altro con le sue idee, i suoi principi.
M.Chiara (Busto Arsizio)