30 settembre 2008

Domenica prossima sarà Benedetto XVI a inaugurare, su Rai1, la lettura integrale della Bibbia. Intervista a Giuseppe De Carli (Muolo)


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il fatto

Tutta la Bibbia in tv, giorno e notte

Domenica prossima sarà Benedetto XVI a inaugurare, su Rai1, la lettura integrale della Parola. Parla l’ideatore

Giuseppe De Carli: evento religioso ma anche culturale

DA ROMA MIMMO MUOLO

E alla fine di letture integrali della Bibbia se ne sarebbero potute fare 145.
Calcolando, infatti, il numero delle richieste giunte attraverso Internet (più di 181mila) e quello dei brani a disposizione
(1.250), è più o meno questo il numero che risulta. Uno straordinario risultato che conferma quanto l’idea di leggere dall’inizio alla fine in tivù il Libro per eccellenza abbia colto nel segno. «Un po’ me l’aspettavo – confessa Giuseppe De Carli, direttore di Rai Vaticano e ideatore del progetto insieme con Elena Balestri –. Quando ho cominciato a parlarne agli amici, tutti mi dicevano: 'È una cosa che fa venire i brividi'. Così mi sono convinto che poteva funzionare». Ora, dopo diversi mesi di preparazione, tutto è pronto per «La Bibbia giorno e notte», la lettura integrale della Sacra Scrittura che partirà domenica prossima alle 19 su Rai Uno con un primo lettore d’eccezione, Benedetto XVI, e che proseguirà senza interruzioni fino all’11 ottobre.

De Carli, che significato ha questa iniziativa?

Un significato religioso e culturale insieme. Naturalmente la lettura della Bibbia tocca una corda spirituale e noi intendiamo dare 'fisicità' alla Parola di Dio, che è lo sguardo più profondo sull’uomo. Ma senza dimenticare che siamo servizio pubblico e che la Bibbia è il grande codice della cultura dell’Occidente. Di fatto, di tutte le possibili critiche al progetto non ce n’è stata nemmeno una, proprio per la sua grande valenza culturale. Tra l’altro – con le sue 139 ore consecutive – questa è la diretta più lunga mai realizzata dalla Rai.

Il Papa sarà il primo a leggere. Come prenderà il via la Lettura integrale?

Il 5 ottobre alle 19, innanzitutto il libro della Bibbia verrà portato da un gruppo di laici sul leggio all’interno della tenda che sarà allestita nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, qui a Roma. Quindi si canterà il Salmo 119: «Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino». È un salmo molto significativo, che ha anche una particolarità.
Ogni versetto inizia con una lettera dell’alfabeto ebraico. Arrivati al versetto 115 ci collegheremo con il Palazzo Apostolico, dove il Papa aprirà il libro e leggerà tutto il capitolo 1 della Genesi e i versetti 1-4a del secondo capitolo.

Perché il Papa come primo 'staffettista di Dio'?

Perché il Papa è la massima autorità religiosa che risiede a Roma, dove si svolge la lettura. Io penso che nessuno possa legittimamente lamentarsi di tale scelta. Ma voglio anche sottolineare che questa non è un’iniziativa cattolica. Abbiamo coinvolto tutte le confessioni cristiane e tutte le religioni del libro. Prova ne sia che verranno a leggere 20 ortodossi, 30 rappresentanti delle Chiese della Riforma, 16 ebrei e 6 musulmani a titolo personale. I lettori provengono da 37 Paesi diversi.

Mancherà però il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che in un primo momento aveva aderito.

Ne sono dispiaciuto, perché tutti i passi erano stati concordati con la Sinagoga. Ma la collaborazione non si interrompe. Capisco le difficoltà che può aver avuto il rabbino capo di Roma, non tutti devono aver condiviso. E lui, probabilmente, ha preferito fare un passo indietro. Rimane, però, la sua adesione al progetto, che si può leggere sito www.labibbiagiornoenotte.

A proposito di adesioni, qual è quella che l’ha sorpresa di più?

Innanzitutto il numero. Oltre 181mila richieste. Fra questi solo 2500 saranno coinvolti, perché le pericopi sono 1250, ma molti verranno in due (marito e moglie, fidanzati, padri e figli) e poi c’è una lista di attesa di 800 persone. Poi mi ha colpito particolarmente il caso di Manolo e di sua sorella Brina, che lavorano in una panineria. Un giorno me li sono ritrovati sotto la sede della Rai, perché non avevano internet e ho dovuto accompagnarli in un internet point per fare l’iscrizione. Si sono presi anche 300 depliant che ogni sera distribuiscono ai giovani del loro locale.

Si è parlato anche di alcuni vip.

Sì, verranno Roberto Benigni e Andrea Bocelli, che canterà il primo stacco musicale. E tra gli sportivi forse anche il fuoriclasse del Milan, Kakà. Ma la loro partecipazione non è meno significativa di quella di alcuni ciechi che leggeranno in braille, di un sordomuto che userà il linguaggio dei segni, e dei detenuti di Casal del Marmo e di Regina Coeli o dei 9 ragazzi della Comunità Shalom di Palazzolo sull’Oglio, che hanno alle spalle storie terribili e hanno avuto la forza di ricominciare.

In sintesi, come definiresti 'la Bibbia giorno e notte'?

Mi piace pensare al popolo di Dio, in tutte le sue articolazioni, che legge la Parola. Dai padri sinodali, che hanno dato lo loro adesione (leggeranno in 40) ai semplici fedeli. Tutti si ritroveranno sotto la tenda nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme come fosse un accampamento in mezzo al deserto. Inoltre abbiamo chiesto ai lettori di proclamare, non di interpretare, dando il meglio di sé. Io penso che tutti lo abbiano capito, perché c’è gente che farà appositamente centinaia di chilometri pur di non mancare all’appuntamento.

© Copyright Avvenire, 30 settembre 2008

Beh, dal momento che siamo in Italia e che la maggioranza degli Italiani e' cattolica ci mancherebbe che qualcuno si lamentasse per il fatto che e' il Papa ad inaugurare la lettura!
Non servivano nemmeno le spiegazioni "religiosomediaticamente corrette"
.
R.

IL PROGRAMMA

Dal 5 all’ 11 ottobre 139 ore di diretta tv

La Bibbia giorno e notte andrà in diretta tv per 139 ore consecutive, anche se non sempre sullo stesso canale. Raiuno trasmetterà la prima ora con la Genesi domenica 5 ottobre, e l’ultima con l’Apocalisse sabato 11 ottobre. La diretta integrale verrà mandata in onda sul satellite su Rai Educational 2. La trasmissione sarà curata da sei registi, coordinati da don Antonio Ammirati e da quattro squadre di ripresa. Al leggio della Basilica romana di Santa Croce in Gerusalemme si alterneranno più di 1200 lettori. La lettura dei 73 libri biblici sarà intervallata da uno spazio musicale in tema: gruppi strumentali, cori e solisti eseguiranno brani di musica sacra, per accompagnare la riflessione sui passi della Scrittura appena letti. Un maxischermo, posto all’esterno della Basilica, offrirà ai passanti l’occasione di vedere e ascoltare minuto per minuto.

© Copyright Avvenire, 30 settembre 2008

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