27 settembre 2008

L’"Osservatore": troppa paura dell’immigrazione (Conti)


Vedi anche:

Scalfari sbatte su Porta Pia e cade in contraddizione (Espresso)

Card. Scola: "Albino Luciani pastore umile e obbediente, quindi libero" (Osservatore Romano)

Benedetto XVI nomina Mons. Mariano Crociata, esperto dell'islam (Bevilacqua)

Papa Benedetto spiazza tutti e nomina un vescovo del Sud segretario della Cei (Politi)

Senza precedenti: Anglicani e Cattolici, pellegrini insieme a Lourdes (Sir e Osservatore Romano)

Il patto europeo per l'immigrazione e il diritto d'asilo: "Poca memoria, pochissima speranza" (Osservatore Romano)

Riforma in Gran Bretagna: in futuro anche un Cattolico potrà sedere sul trono

Scuola cattolica, fatto di giustizia: il pre-giudizio ne fa una riserva indiana (Paolucci)

Il Papa al Movimento "Retrouvaille": "Il vostro è un servizio "contro corrente". Oggi, infatti, quando una coppia entra in crisi, trova tante persone pronte a consigliare la separazione"

Dopo Betori c'è Crociata come segretario della Cei (Bobbio)

La notizia che non troveremo sui giornaloni italiani: negli Usa sospesa un'esecuzione capitale per intervento del Papa e di Jimmy Carter

Eugenia Roccella sul testamento biologico: "Non ci si può affidare all'arbitrio dei giudici" (Il Giornale)

Svolta al Sinodo dei vescovi: il Papa invita a parlare un rabbino (Accattoli e La Rocca)

Laicità...l'editoriale di Giulio Andreotti (30Giorni)

Il dono di insegnare, ecco la lezione del professor Ratzinger (Il Giornale)

Pedofilia nel clero: chiusa l'istruttoria sul "caso" Cantini. Forse a decidere sarà personalmente il Papa (Carratù)

L’"Osservatore": troppa paura dell’immigrazione

di Mariateresa Conti

Milano - E due. Dopo l’attacco di Radio Vaticana, che due giorni fa ha diffuso dai suoi microfoni le critiche severe del segretario del Pontificio consiglio dei migranti, monsignor Agostino Marchetto, agli ultimi provvedimenti del governo contro l’immigrazione clandestina, ora è la volta dell’Osservatore romano, che in un articolo del responsabile della Caritas, monsignor Vincenzo Nozza intitolato «Poca memoria, pochissima speranza» punta l’indice contro la classe dirigente europea e nazionale, accusandola di «alimentare un clima di paura e di intolleranza» e di essere incapace di avere «opinioni non tenute al guinzaglio dall’opinione corrente».
Un ragionamento globale, quello di don Nozza, che si sofferma sul patto per l’immigrazione e il diritto di asilo che dovrebbe essere adottato il prossimo 15 ottobre dal vertice europeo dei capi di Stato e di governo.

Un ragionamento globale che è diretta espressione del pensiero della Caritas. Certo, i moniti di papa Benedetto XVI all’accoglienza lo dimostrano, anche la Santa Sede nutre preoccupazione per il clima diffuso di paura che in Europa dilaga e che spinge i governi a politiche più restrittive in materia di immigrazione. Ma di qui alle strumentalizzazioni ce ne corre.

E invece le parole di don Nozza hanno fatto da stura a una ridda di accuse dall’opposizione. Persino il valdese Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, pur di attaccare il governo, si dice pienamente in sintonia con monsignor Nozza e per estensione col Vaticano, quasi che l’Osservatore romano fosse ancora solo il bollettino della Santa Sede e non un giornale vero e proprio. Ma cosa dice monsignor Nozza? «Esistono più voci – afferma il direttore della Caritas – nell’informazione, nella cultura, nelle forze politiche, che spingono a forme più o meno raffinate di diffidenza, intolleranza, contrasto, violenza». Cita anche il governo Berlusconi: «Si assiste a un giro di vite anche in Italia sui ricongiungimenti e per i richiedenti asilo». Insomma, la paura dilaga. «Intristisce quando dal mondo politico arrivano segnali contrari che per mitigare le frustrazioni di chi vede nell’altro, nel diverso, le proprie insicurezze, alimentano un clima di paura e di intolleranza. Ci si deve interrogare circa i cambiamenti culturali in atto. È urgente pertanto una rinnovata tensione e azione pedagogica. In quest’ottica deve essere chiaro che quando la Chiesa predica i valori di rispetto della dignità, solidarietà, condivisione tra i popoli, di incontro tra le culture e le religioni non fa battaglie politiche ma, a partire dai principi evangelici e dall’azione che dispiega giorno per giorno, precisa solo i presupposti sui quali la politica deve costruire. Si tratta di un contributo morale, culturale, di esperienza, di disponibilità del quale la politica ha bisogno».
Fin qui monsignor Nozza, che invita il «primo mondo» ad adottare «politiche di giustizia redistributiva». Una miriade le reazioni. Dal Pd è un coro a che il governo ascolti la voce preoccupata della Chiesa. Dal Pdl c’è attenzione, ma anche richiamo alla necessità che attraverso regole certe si ripristini la legalità, indispensabile per l’integrazione.

© Copyright Il Giornale, 27 settembre 2008 consultabile online anche qui.

Spegnete i coretti di lodi...pronti a spegnersi non appena qualcuno osera' parlare di temi eticamente sensibili.
R.

3 commenti:

euge ha detto...

Ecco un argomento che verrà sfruttato a seconda delle necessità.
ùSì cari amici del Blog perchè se qualche giornale per proprio comodo sfrutterà questo argomento tessendo le lodi della Santa Sede e del Papa, qualcuno, dirà che il Vaticano con la sua strenue difesa ed attenzione sulle politiche dell'immigrazione, ci ha rovinato! E che se ci ritroviamo " invasi " da immigrati provenienti da ogni parte del mondo, senza regole e controlli, la colpa è del Vaticano, della chiesa e del Papa!
Nessuno, si permetterà di contestare ai governi passati ed attuali, mancate politiche valide per regolare in sicurezza ed in maniera dignitosa l'immigrazione. Come al solito cari amici, la colpa è e rimane esclusivamente della Chiesa, del Vaticano ed ovviamente del Papa.

Anonimo ha detto...

Leggo sul sito di Apcom: "Il governo delle destre - conclude Ferrero (segretario PRC n.d.s) - dovrebbe riflettere, su queste parole, e prenderle a esempio di tutto quello che fa, sul tema, e di tutto quello che, invece, non dovrebbe fare."

Trasecolo! :-O Il buon Ferrero che ha chiarissimo il concetto di laicità ed indipendenza dello Stato consiglia il Governo italiano di adeguare la propria azione politica alle parole dell'Osservatore Romano! Complimenti per la coerenza!
Questa magari la ritiriamo fuori al prossimo piagnisteo sulla laicità, alleanza trono-altare e bla, bla, bla, , , :-)

Stefano (laicamente meravigliato)

mariateresa ha detto...

sì, è una mancanza di senso del ridicolo veramentte rimarchevole.
Non hanno né memoria né pudore.