8 agosto 2007

Il Papa sostituisce il direttore dell'Osservatore Romano


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Cari amici, iniziamo la nostra rassegna stampa con la notizia della sostituzione di Mario Agnes con Giovanni Maria Vian. Per ora si tratta di indiscrezioni, ma da mesi si ventila questo cambiamento nella gestione del quotidiano della Santa Sede.
Purtroppo nessun giornale riporta la notizia del colloquio del cardinale Etchegaray con il Patriarca di tutte le Russie, Alessio II, che potrebbe accelerare l'incontro di quest'ultimo con Papa Benedetto.
Mi chiedo come mai si continui ad ignorare il miglioramento dei rapporti fra la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa. Come al solito i media italiani rischiano di restare al palo
!
Raffaella


La scelta va nella direzione indicata da Bertone: sprovincializzare il giornale vaticano e trasformarlo in «laboratorio culturale» del mondo cattolico

Cambio all'«Osservatore romano», Agnes lascia

Il Papa sostituisce il direttore 23 anni dopo la nomina di Wojtyla. Al suo posto Giovanni Maria Vian

Luigi Accattoli Gian Guido Vecchi

CITTÀ DEL VATICANO— Il 1˚settembre saranno passati ventitré anni da quando Giovanni Paolo II affidò a Mario Agnes la direzione dell'Osservatore romano. E ormai è arrivato il momento del cambio: dal mese prossimo il nuovo direttore del quotidiano della Santa Sede sarà Giovanni Maria Vian, 55 anni, docente di Filologia patristica alla Sapienza di Roma nonché editorialista di spicco dello stesso Osservatore edi Avvenire.
Una scelta che va oltre il semplice avvicendamento e completa, per così dire, il nuovo assetto mediatico del Vaticano sotto il pontificato di Benedetto XVI. Si è cominciato un anno fa con la nomina del padre gesuita Federico Lombardi, direttore della Radio vaticana e del Centro televisivo vaticano, alla guida della sala stampa della Santa Sede. Quindi, a giugno, la scelta dell'arcivescovo Claudio Celli, l'uomo che tra l'altro ha tenuto per la Santa Sede i contatti con la Cina (è stato lui a compiere l'istruttoria che ha portato alla lettera del Papa ai cattolici cinesi), come presidente del Consiglio per le comunicazioni sociali, l'organismo che dovrà sovraintendere e coordinare tutti i media vaticani. E ora il cambio all'Osservatore, che il segretario di Stato Tarcisio Bertone aveva già detto di voler trasformare in un «laboratorio culturale» per il mondo cattolico a livello mondiale.La nomina segnala insomma la volontà di rinnovare la comunicazione vaticana, «sprovincializzare » l'Osservatore e puntare soprattutto sulla dimensione culturale e internazionale. Giovanni Maria Vian conosce bene il giornalismo ma è anzitutto un umanista, un fine studioso delle origini del cristianesimo e della storia contemporanea, amato dai suoi studenti e alieno dalle polemiche. Un'indole affatto diversa da quella del settantaseienne Mario Agnes, giornalista e storico del cristianesimo, che dal 1984 ha guidato il quotidiano su una linea «interventista » in campo sociale e politico, specie nelle vicende romane e italiane. Dagli incidenti sul lavoro alla legge sui Dico, è capitato spesso che l'Osservatore si facesse sentire. A volte, negli ultimi tempi, con qualche imbarazzo tra le mura vaticane: che il quotidiano della Santa Sede attaccasse Pippo Baudo per la sua «boria e arroganza» o se la prendesse con Lino Banfi per una fiction tv (nonno Libero aveva vicini di casa omosessuali) pareva stravagante. Poi è arrivata la gaffe sul comico Andrea Rivera, tacciato dall'Osservatore di «terrorismo» per delle battute al concerto del Primo Maggio. Scoppiò il finimondo, la segreteria di Stato non ne sapeva nulla. E toccò a Padre Lombardi smussare le polemiche, ma quale terrorismo: «È stata una evidente sciocchezza, non diventi tragedia».
Ora il testimone passa all'autore di opere raffinate come « Bibliotheca divina. Filologia e storia dei testi cristiani (Carocci, 2001) o La donazione di Costantino (Il Mulino, 2004).
Il nuovo direttore dell'Osservatore è figlio d'arte: suo padre, Nello Vian, è stato un alto responsabile della Biblioteca Vaticana (come oggi Paolo, fratello di Giovanni Maria), uno studioso vicinissimo a Paolo VI, tra i fondatori dell'istituto bresciano dedicato al pontefice. Il professor Giovanni Maria Vian, del resto, fu battezzato proprio da Montini ed è uno dei maggiori studiosi della sua figura: ha curato Carità intellettuale(
Biblioteca di via Senato, 2005) un'antologia di lettere di Paolo VI a intellettuali cattolici, e tra questi il padre Nello. È in queste lettere che il Papa scrive come per i cattolici esista anche una «carità intellettuale ». Quella che ora il raffinato professore di Filologia patristica sarà chiamato ad esercitare dalla direzione dell'Osservatore. A ciascuno il suo.

© Copyright Corriere della sera, 8 agosto 2007

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