15 gennaio 2008
PAPA ALLA SAPIENZA: NOTA SIR
Vedi anche:
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Un bacio sulla fronte a Enzo Romeo (Tg2)
Mons. Fisichella: "Confrontarsi senza miopia e senza preclusioni"
Intolleranza e laicità (Anselmi per "La Stampa")
Galli Della Loggia: Se al Papa fosse impedito di parlare come potremmo allora condannare le gazzarre degli studenti fascisti nel 1923-24?
Livia Turco: "E io vado alla «veglia» di Ferrara" (Corriere della sera)
A processare Galileo è stato un anarchico ateo (Feyerabend). Ratzinger volle la revisione del "caso Galileo" (Socci per "Libero", che ringraziamo!)
Mentre Corradino Mineo fa confusione ed afferma che il Papa ha trovato giusto il processo contro Galileo, su raiuno si dicono falsità
I GIORNALONI CAVALCANO LA POLEMICA CONTRO IL PAPA E TACCIONO SULLA CONFUSIONE FRA IL PAPA E FEYERABEND
Galileo sarebbe "fiero" del "capolavoro" dei suoi discepoli (Europa)
La difesa di Giuliano Ferrara del diritto di parola del "professor Ratzinger" accolta a Milano da un applauso fragoroso :-)
IL TESTO AUTENTICO DEL DISCORSO DEL CARDINALE RATZINGER SU GALILEO GALILEI (Parma, 15 marzo 1990)
IL PAPA E L'OSCURANTISMO INTOLLERANTE DEI LAICISTI UNIVERSITARI: LO SPECIALE DEL BLOG
Oscurantismo laicista: alla Sapienza di Roma si ha paura del pensiero del prof. Ratzinger (Stefano Zecchi per "Il Giornale")
UNA PREGHIERA PER IL PAPA
10 con lode a Stefano Maria Paci ed a Skytg24
Lettera dei docenti della "Sapienza" (in calce i nomi) al Rettore per chiedere l'annullamento della visita del Papa
Gravemente insufficiente il Tg2...anzi no!
Bravissima Marina Ricci (Tg5), una grande vaticanista! Insufficiente il Tg1
INCREDIBILE AUTOGOL DI UNO DEI FIRMATARI (ANONIMO) SU CORRIERE TV: ATTRUBUISCE AL PAPA LA FRASE DI FEYERABEND!
Quando Papa Benedetto XVI parlò del "grande Galileo" (6 aprile 2006)
PAPA ALLA SAPIENZA: NOTA SIR
Sulla visita di Benedetto XVI, giovedì 17 gennaio all’Università La Sapienza su invito del rettore dello stesso ateneo, pubblichiamo una nostra nota.
“E’ stata un’ottima idea invitare Benedetto XVI alla “Sapienza”, una grande università. Perché l’università è il luogo della libertà, della ricerca, del confronto, del dialogo, della ricerca appassionata della verità a partire da diverse prospettive, disciplinari, culturali, ideali. L’università è nata così, nel medioevo, e così deve continuare a svilupparsi, sia pure nelle nuove forme e superando, con il concorso di tutti, le non poche difficoltà poste dalla società di massa globalizzata.
Il cerimoniale ha lavorato di cesello, per non urtare le diverse suscettibilità e il programma prevede la partecipazione all’inaugurazione dell’anno accademico e poi una visita alla restaurata cappella. Sarà un momento alto di incontro, con tutti, senza barriere, senza chiusure, senza censure.
Tutto confermato, dunque, nonostante le contestazioni. Che preoccupano. C’è da preoccuparsi leggendo le motivazioni del “niet” che hanno pronunciato piccoli gruppi, rumorosi, taluni professori e taluni studenti.
Non per l’ordine pubblico o per motivazioni politiche o diplomatiche. C’è piuttosto da preoccuparsi per il senso di vuoto che questo rifiuto grida alla comunità universitaria innanzi tutto e poi alla più vasta opinione pubblica.
Il vuoto di chi rifiuta il confronto, di chi ritorna a forme di anticlericalismo ottocentesco. È un mondo che non esiste più, quello per cui la modernità è tale se si libera del cristianesimo. È vero semmai il contrario, come suggerisce il dibattito più recente.
In ogni caso tutti siamo oggi alle prese con la cruciale questione della ragione, del futuro, delle prospettive di sviluppo della civiltà. Il Papa propone di affrontarla insieme allargando l’orizzonte e lo spazio della nostra razionalità, per usare tutte le nostre potenzialità. Non è un invito o, peggio, un obbligo alla conversione.
Non è tantomeno uno sfoggio di potenza o di invadenza. E’ una ipotesi di ricerca, è un suggerimento, che raggiunge la libertà e l’inquietudine di chi cerca”.
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