Rigurgiti di ideologie sconfitte (Sanzotta per "Il Tempo")

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Rigurgiti di ideologie sconfitte

Giuseppe Sanzotta

Mai avremmo pensato che saremmo giunti a tal punto. Che un gruppo di professori e di studenti sarebbe arrivato a censurare anche il Papa.

Diciamolo con franchezza: questa è una sconfitta della cultura laica, della scienza, della democrazia.

Certamente si può non essere sempre in sintonia con la Chiesa e con Benedetto XVI, è legittimo dissentire. Ciò che non si può fare è cercare di impedire a qualcuno di intevenire perché non condividiamo le sue idee.

Addirittura si è arrivati al punto di dare al Papa la paternità di giudizi su Galileo che non gli appartenevano. Ma che scienziati sono mai questi? Ma che senso della cultura hanno?

Hanno la stessa mente oltranzista che in secoli lontani diede vita alla Santa Inquisizione, la stessa forma ideologica di chi durante il fascismo condannò al silenzio chi si opponeva. La stessa che portò nei manicomi o nei gulag chi osava dissentire dall'ideologia comunista.

Altro che cultura laica, qui siamo all'integralismo di chi vuole negare ad altri il diritto di parola. Il fatto è tanto più grave perché la voce che si vuole zittire è quella del Papa, di chi rappresenta milioni di persone, la storia, la tradizione, la fede e la speranza della nostra gente. Forse sono cadute le ideologie, ma non gli steccati.

Il Papa parli all'Università, senza contestazioni per il rispetto che merita, parli per tutti noi e anche per quei laici che credono ancora nel confronto delle idee e nella tolleranza.

© Copyright Il Tempo, 15 gennaio 2008 consultabile online anche qui