12 marzo 2008

Il cardinale Poletto compie 75 anni. Pronta la lettera di rinuncia


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Torino Poletto, pronta la lettera di rinuncia

Compie 75 anni, ma il nome del successore è ancora un rebus
Martedì prossimo il compleanno In corsa per l´incarico Betori, Migliore e il vescovo di Ivrea Miglio


PAOLO GRISERI

Il canone 401 comma 1 del Codice di diritto canonico invita il «vescovo che abbia compiuto i 75 anni di età» a «presentare la rinuncia all´Ufficio al Sommo Pontefice il quale provvederà, dopo aver valutato tutte le circostanze».

Il momento è venuto per Severino Poletto, cardinale di Torino, che il settantacinquesimo anno di età lo compirà martedì prossimo, 18 marzo. Dunque è certo che in questi giorni il cardinale, a Roma per la Conferenza permanente della Cei, ha scritto a Benedetto XVI la lettera di rinuncia all´ufficio. Un atto formale, nulla più. In genere i vescovi delle diocesi di un certo rilievo attendono dodici mesi dopo il compimento del settantacinquesimo anno prima di essere sostituiti. Ma è certo che l´atto mette in moto la macchina complessa della sostituzione. Il passaggio delle consegne avverrà dunque tra qualche tempo, quando sarà stata fatta chiarezza sul nome del successore. Teoricamente il papa potrebbe anche non rispondere alla lettera del vescovo e provvedere semplicemente comunicando il nome del successore. Dalla prossima settimana l´incarico di vescovo di Torino è in capo a Poletto ma è «ad nutum sanctae sedis», a disposizione della Santa sede.
Dopo nove anni di intensa attività alla guida dei cattolici torinesi, Severino Poletto si prepara dunque a divenire, come i suoi predecessori, vescovo emerito della diocesi di Torino. È ancora presto, naturalmente, per tracciare il bilancio di un vescovado che ha accompagnato Torino in una fase difficile di trasformazione. Dalla crisi Fiat (che Poletto ha seguito da vicino) ai lutti che hanno colpito gli Agnelli, alla ripresa industriale e di immagine che coincise con l´anno olimpico. Se Torino è oggi come la vediamo è anche per merito di questo vescovo venuto dal Veneto, uomo di fede e pragmatico insieme, che ha voluto lasciare come segno tangibile della sua opera la chiesa del Santo Volto nella nuova zona della Spina 3.
La discussione sulla successione è altrettanto prematura dei bilanci. Negli ultimi tempi alle candidature già circolate (come quella del vescovo di Ivrea, monsignor Arrigo Miglio) si sono aggiunte quelle di monsignor Celestino Migliore e Giuseppe Betori. Migliore, 54 anni, è nato a Cuneo ed è nunzio apostolico e osservatore permanente della Santa Sede all´Onu. Uomo di grande cultura, Migliore è stato invito dal Vaticano in importanti missioni diplomatiche in Angola negli Stati Uniti e in Asia. La nomina di monsignor Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, vicino all´ex Segretario di stato, Angelo Sodano, rappresenterebbe un premio alla sua attività con l´assegnazione di una arcidiocesi dove è prevista la presenza di un cardinale. Tra gli outsider il nuovo vescovo di Alessandria, monsignor Giuseppe Versaldi, per anni collaboratore di Tarcisio Bertone alla guida della diocesi di Vercelli.
Nei prossimi mesi si capirà quali saranno le mosse del Vaticano per designare il successore di Poletto sulla cattedra di San Massimo. E si comprenderà se e in che modo quel passaggio di consegne potrà coincidere con un´Ostensione della Sindone di cui si parla da tempo. Certamente uno dei problemi principali che dovrà affrontare il nuovo vescovo sarà quello, già segnalato con allarme da Poletto, del calo delle vocazioni. In pochi anni il numero dei sacerdoti della diocesi di Torino è sceso da 700 a 600 unità e la tendenza alla ulteriore diminuzione è confermata dal calo di allievi nei seminari. Al momento è difficile immaginare una inversione di tendenza mentre l´elevata età media dei preti rischia di lasciare sguarnite le parrocchie nei prossimi anni.

© Copyright Repubblica (Torino), 12 marzo 2008

1 commento:

Anonimo ha detto...

questa è la Nuova Chiesa del Santo Volto

http://www.diocesi.torino.it/foto/santovolto/gallery/esterno2.jpg

altre immagini qui

http://www.diocesi.torino.it/benvenuti/gallery2006/santo_volto.htm

vabbè, Torino è la città industriale per eccellenza, però...

Luigi