Cari amici, eccoci qui: gruppuscoli di manifestanti (sappiamo tutti di che "colore") hanno gia' in mente di inscenare proteste contro la visita del Papa a Genova.
Non sapevo se dare o meno spazio a questa notizia che "Il Secolo XIX" mette in prima pagina con un po' troppa enfasi, pero' e' importante che siamo tutti preparati a fronteggiare la mamma di certuni che e' gia' rimasta incinta e che minaccia di partorire fra poco meno di tre settimane.
Ovviamente i gruppuscoli non hanno alcuna rappresentanza. Eh si', perche', cari signori, dovete rassegnarvi: se avete perso le elezioni ci sara' pure una ragione.
Cercate di riflettere sui motivi per cui il popolo italiano vi ha voltato definitivamente le spalle. Non mi pare che attaccare il Papa per giustificare voi stessi sia una buona mossa, anzi...
Per quanto riguarda i soldi della visita, non c'e' alcuna discussione: se Genova non poteva permettersi di allargare i cordoni della borsa, non avrebbe dovuto invitare Benedetto XVI.
Mi appello alle forze dell'ordine e al ministero dell'interno (se gia' in carica) affinche' sappiano fare fronte ad eventuali manifestazioni violente. L'immagine dell'Italia non puo' permettersi altre figuracce colossali.
Raffaella
Chi vuole leggere l'articolo:
Mobilitazione anti-Papa
Grazie ad Eufemia per la segnalazione :-)
R.
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14 commenti:
Cara Raffaella, sappiamo che far fronte alle manifestazioni violente, da che mondo è mondo, significa purtroppo una sola cosa: elevato rischio di incidenti. Non è irragionevole pensare che un massiccio impiego delle forze dell'ordine stimoli vieppiù coloro che degli incidenti vanno appunto alla ricerca, per poi dire che sono scoppiati "a causa del Papa". Nel frattempo, come ho avuto occasione di dire in un altro commento di stamani (riferito, ahimè ai fatti de "La Sapienza") spetta a noi cattolici denunciare, denunciare, denunciare a gran voce questi intolleranti, in pieno "sonno della ragione", contrapponendogli a gran voce la grande, pacata forza di Papa Benedetto, che della ragione è stato sempre paladino. Per cominciare, magari "travasando" le tue (e del blog) giustissime considerazioni a difesa di Papa Benedetto, svolte a margine dell'articolo, in una lettera proprio al "Secolo XIX" ...
Grazie, Carla, si puo' fare :-)
Cara Raffaella, ho letto l'articolo e, come te, ho notato l'enfasi (preventiva?) data da Secolo XIX a questi gruppuscoli di disadatatti abilmente manovrati da sappiamo bene chi. La mamma degli imbecilli è sempre incinta e i suoi figlioli non impararano le lezioni della vita. Se poi aggiungiamo le responsabilità di certi cosiddetti "preti" genovesi, allora il quadro è completo. Confido nei genovesi che, spero, sapranno isolare questi soggetti e dimostrare urbi et orbi il loro affetto per il Papa e il card. Bagnasco e confido sulla capacità delle forze dell'ordine di gestire l'avvenimento con sicurezza e autorevolezza per il bene di tutti. Il vento è cambiato ed è stata la gente a dargli una nuova direzione, anche se qualcuno non lo vuol capire, e chi dovesse fomentare disordini violenti questa volta pagherà. Sono forse troppo ottimista?
Ciao
Alessia
Ciao Alessia, preghiamo affinche' tu abbia ragione...
Qualche giorno fa in una trasmissione televisiva Vladimir Luxuria si vantava di non aver subito durante i comizi in Sicilia alcuna contestazione. Dato lo scarso risultato elettorale raggiunto, non credo che questo sia derivato da enormità di consensi nei confronti della sua proposta politica ma dal fatto che le contestazioni per impedire agli altri di esprimersi sono ormai prerogativa dei sostenitori della sua parte poltica (quella che lancia uova a Ferrara, per intendersi e fa barricate contro il Papa) non certo di quella avversa, seppur da loro bollata genericamente come fascista. Nella storia del nostro paese, mi risulta che i fascisti fossero proprio quelli che non sopportavano l'idea che chi la pensava in maniera diversa da loro potesse parlare o esprimersi pubblicamente, in pace, in Università come in strada, senza cappucci in testa e rumori assordanti per coprire le parole altrui.
ci potrete scommettere che a Genova non mancherà persino qualche prete disposto a dare alibi e benedizione al loro operato. Anzi, si farà sicuramente portavoce del loro disagio...magari invocando su di loro la protezione di Maria
ma qualcuno di voi ha capito per cosa sono costoro??? Sono sempre a manifestare contro qualcosa o qualcuno, per impedire e mai per proporre. E' tipicamente adolescenziale dire sempre no a tutto e fa parte di fasi della vita di ciascuno, non fosse che i loro ideologi sono spesso professori ultraottantenni. Si sta verificando una grossa frattura in italia tra la maggior parte della gente comune e mondo della cultura con frange di seguaci esigui ma poco pacifici(nonostante le bandiere arcobaleno) e molto rumorosi. E questo è un bruttissimo segno, perchè quando cultura e mondo reale prendono strade diverse, non si sa che razza di pensiero possa alla fine prendere il sopravvento. Un pò di mea culpa culturale e meno snobismo non farebbero male a certa intellighentia anche giornalistica
aggiungerei che, nell'incapacità di certi politici di convincere l'elettorato a sposare le loro idee e ad approvare le loro proposte legislative , è diventato facile riversare le colpe dei loro insuccessi sull'influenza esercitata dalle gerarchie ecclesiastiche, istigando i loro elettori delusi all'anticlericalismo. Certe leggi, senza la maggioranza di adesione ad esse da parte dei cittadini attraverso i loro rappresentanti, democraticamente eletti, non verrebbero approvate nemmeno in un paese a maggioranza atea o buddista. E non ci si può vantare che l'Italia non è più di fatto un paese cattolico quando si vogliono attaccare i presunti privilegi della chiesa e definirlo clericale quando si perde un referendum o non si ha la maggioranza utile in parlamento.
Il governo deve permettere a tutti il sacrosanto diritto a manifestare le proprie idee.
Che il Papa visiti una città non implica assolutamente la sospensione della Costituzione.
Si tuteli l'ordine pubblico, ma non si cerchino scuse per vietare manifestazioni per violenze che non ci sono state.
Eviterei di appiccicare etichette politiche al Papa.
Purtroppo conosciamo bene il tenore di certe manifestazioni...
L'ordine pubblico ha la priorita' e il diritto di manifestare non puo' compromettere il diritto degli altri cittadini di muoversi in sicurezza nelle citta'.
Ricordo inoltre che, a norma del diritto penale, offendere un Capo di Stato estero comporta l'applicazione di pene severissime anche se purtroppo spesso non applicate.
Carissima Raffaella, 'il Secolo XIX' non è nuovo a questo genere di articoli...alcuni giorni fa ha titolato, a caratteri cubitali, che la visita del Papa a Genova sarebbe costata 1 milione di euro...anche in questo senso ha dato un forte slancio per le solite manifestazioni...Cmq, ti voglio segnalare 2 link:
- sulla visita a Genova (qualcosa di più serio e costruttivo!):
http://www.diocesi.genova.it/documenti.php?idd=2258
-il sito ufficiale della visita del Papa a Cagliari (nella mia diocesi!!):
www.ilpapainsardegna.it
Grazie Scenron :-)
Di certo non lo ha chiesto il Papa di andare a Gienova sicuramente è stato invitato ed allora, chi è responsabile della sicurezza si adoperi perchè tutto fili liscio! E' chiaro che in tutto questo ha avuto grande risonanza ed effetto, la batosta elettorale......... ma, questo è un altro discorso che non deve in alcun modo, avvelenare l'incontro di coloro che lo desiderano con il Papa! Torniamo sempre al solito discorso chi si spaccia per tollerante e garantista, al momento opportuno si rivela tutto l'opposto. La tolleranza ed il garantismo servono ma, servono solo quando si stratta di scroccare voti; stavolta non ha funzionato perchè la gente forse si è stufata di essere presa in giro capitela una buona volta! Per quanto riguarda le spese beh si sa che da quelle parti si dice siano di mano corta.
Mi pare ovvio, cari commentatori anonimi e non, che il blog non dara' spazio a chi intende fare pubblicita' ai contestatori.
E che cosa abbiamo scritto in faccia? Giocondi?
R.
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