11 maggio 2008

Papa: ''No a compromessi con mentalità del mondo''. Preghiera in cinese


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Oggi la celebrazione della messa di Pentecoste

Papa: ''No a compromessi con mentalità del mondo''

L'appello di Benedetto XVI: ''La Chiesa sia sempre segno nel mondo della pace di Cristo, che si diffonde con la sola forza della verità, con la predicazione del Vangelo e con i segni di amore e misericordia''

Città del Vaticano, 11 mag. (Adnkronos/Ign)

La verità di Cristo, che porta la pace, non può scendere a compromessi con la mentalità del mondo, perché quest'ultimo non è in grado di donare la pace che viene da Dio. E' quanto ha affermato questa mattina il Papa celebrando la messa di Pentecoste nella basilica di San Pietro.

''La pace di Cristo - ha detto Benedetto XVI - si diffonde solo tramite cuori rinnovati di uomini e donne riconciliati e fatti servi della giustizia, pronti a diffondere nel mondo la pace con la sola forza della verità, senza scendere a compromessi con la mentalità del mondo, perché il mondo non può dare la pace di Cristo: ecco come la Chiesa può essere fermento di quella riconciliazione che viene da Dio''.

''Può esserlo - ha aggiunto Ratzinger - solo se resta docile allo Spirito e rende testimonianza al Vangelo, solo se porta la Croce come e con Gesù. Proprio questo testimoniano i santi e le sante di ogni tempo!''.

Il Papa ha dunque reso ''grazie a Dio per aver donato al suo popolo, scelto e formato in mezzo a tutte le genti, il bene inestimabile della pace, della sua pace''.

''Al tempo stesso - ha aggiunto - rinnoviamo la presa di coscienza della responsabilità che a questo dono è connessa: responsabilità della Chiesa di essere costituzionalmente segno e strumento della pace di Dio per tutti i popoli. Ho cercato di farmi tramite di questo messaggio recandomi recentemente alla sede dell'Onu per rivolgere la mia parola ai rappresentanti dei popoli''.

E tuttavia, ha spiegato Ratzinger, ''non è solo a questi eventi al vertice che si deve pensare. La Chiesa realizza il suo servizio alla pace di Cristo soprattutto nell'ordinaria presenza e azione in mezzo agli uomini, con la predicazione del Vangelo e con i segni di amore e di misericordia che la accompagnano''.

''Fra questi segni - ha osservato ancora Benedetto XVI - va naturalmente sottolineato principalmente il sacramento della riconciliazione, che Cristo risorto istituì nello stesso momento in cui fece dono ai discepoli della sua pace e del suo Spirito. Come abbiamo ascoltato nella pagina evangelica, Gesù alitò sugli apostoli e disse: 'Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi'. Quanto importante e purtroppo non sufficientemente compreso è il dono della riconciliazione, che pacifica i cuori!''.

PAPA/ A S. PIETRO SI PREGA IN CINESE: MENTI DURE SI APRANO A PACE
Intenzione durante messa celebrata da Benedetto per Pentecoste

Città del Vaticano, 11 mag. (Apcom) - Una preghiera affinché "il Vangelo pieghi la durezza delle menti e dei cuori e li apra a progetti di pace" è stata pronunciata oggi nella basilica di San Pietro durante la messa di Pentecoste celebrata da Papa Benedetto XVI.

Tra i diversi 'intenzionisti' che, come per ogni celebrazione, hanno pronunciato le preghiere dei fedeli, una signora cinese, Elisabeth Lin, ha detto: "Manda il tuo Spirito, Signore: l'annuncio del Vangelo pieghi la durezza delle menti e dei cuori e li apra a progetti di pace, di giustizia e di solidarietà per tutti i popoli della terra". Tra Vaticano e Cina sono in corso contatti informali - da ultimo un concerto offerto dall'orchestra filarmonica di Pechino al Papa - che mirano a riallacciare, nonostante le divergenze, i contatti diplomatici interrotti nel 1951 con la presa del potere da parte del Partito comunista.

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