Verso l'enciclica sociale. Il Papa: «Sussidiarietà e lotta alla diseguaglianze» (Marroni)

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LA GIORNATA

VERSO L'ENCICLICA SOCIALE

Il Papa: «Sussidiarietà e lotta alla diseguaglianze»

L'incontro con Ruini: Vallini successore vicario Il congresso Acli conferma Olivero presidente

Carlo Marroni

Un programma sociale in piena regola: lotta alle diseguaglianze nelle redistribuzione della ricchezza, difesa dell'ambiente, istruzione per tutti e sviluppo sostenibile. Sono queste le vere sfide del XXI secolo per Benedetto XVI, che ieri ha ricevuto i partecipanti alla sessione plenaria della Pontifica accademia delle scienze sociali.
Un programma che tra le righe sembra anticipare i contenuti dell'enciclica sociale del Papa annunciata per quest'anno e che dovrebbe vedere la luce entro i prossimi due-tre mesi, dove si parlerà di globalizzazione e di disciplina fiscale.
«Una società che onora il principio di sussidiarietà libera le persone dal senso di scoraggiamento e sfiducia, garantendo loro la libertà di impegnarsi assieme nella sfera del commercio, della politica e della cultura», ha detto il Papa, con un messaggio netto contro lo statalismo e a favore di un principio, la sussidiarietà, cavallo di battaglia del mondo cattolico.
Ai governanti Benedetto XVI ha ricordato che «quando i responsabili del bene comune si conformano al desiderio proprio della natura umana per l'autogoverno basato sulla sussidiarietà lasciano spazio alla responsabilità e all'iniziativa individuale, ma cosa ancora più importante lasciano spazio all'amore».
Il richiamo è al principio formulato da Pio XI nella enciclica «Quadragesimo Anno» del 1931, e da allora costantemente riproposto dalla Dottrina sociale, che esorta «l'autorità suprema dello Stato» a non togliere alle comunità locali i compiti «di direzione, di vigilanza, di incitamento, di repressione, a seconda dei casie delle necessità» che esse possono assolvere «con più libertà, con più forza ed efficacia». E questo, affermava l'enciclica sociale di Papa Ratti, «perché l'oggetto naturale di qualsiasi intervento nella società stessa è quello di aiutare in maniera suppletiva ( subsidium) le membra del corpo sociale, non già di distruggerle e assorbirle ». Parole che il Papa ritiene attuali anche oggi per ispirare un «coordinamento delle attività della società capace di sostenere la vita interna delle comunità locali».
E sempre ieri il Papa ha ricevuto in udienza privata il cardinale Camillo Ruini, Vicario per la diocesi di Roma. La notizia dell'incontro ha rimesso in circolo le voci di un imminente cambio della guardia al Palazzo Lateranense: a Ruini, 77 anni, ex presidente della Cei e Vicario dal 1991, dovrebbe succedere quasi certamente il cardinale Agostino Vallini, 68 anni, Prefetto della Segnatura Apostolica, anche se sono circolati negli scorsi mesi altri nomi autorevoli, tra cui quello del cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro.
Intanto ieri è stata giornata di congressi nel mondo cattolico: Andrea Olivero è stato confermato per un secondo mandato alla presidenza delle Acli, mentre l'Azione Cattolica ha concluso la sua XII Assembela Nazionale con il discoso del presidente Luigi Alici, in cui ha rivendicato la presenza della maggiore organizzazione ecclesiale italiana come voce e coscienza cririca tra i credenti e nella società. Oggi l'Azione Cattolica - che vedrà il rinnovo del presidente entro fine maggio da parte del Consiglio permanente della Cei - porterà in piazza San Pietro oltre 100mila militanti.

© Copyright Il Sole 24 Ore, 4 maggio 2008