4 maggio 2008

Ruini in pensione, arriva Vallini (Galeazzi)


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Ruini in pensione, arriva Vallini

GIACOMO GALEAZZI

CITTÀ DEL VATICANO

Tutto pronto per il cambio della guardia al Vicariato tra Camillo Ruini e Agostino Vallini. Benedetto XVI ha ricevuto ieri in udienza privata l’ex presidente della Cei (giunto al termine del suo mandato anche come vicario di Roma) e ha affrontato il tema della successione.
Tra un mese e mezzo Ruini festeggerà solennemente al Laterano i 25 anni di episcopato, poi lascerà il posto al cardinale Vallini, prefetto della Segnatura Apostolica, canonista con grande esperienza pastorale a Napoli e Albano. Dunque, dopo la fine un anno fa del suo ventennio alla guida della Conferenza episcopale, è arrivato per Ruini il momento dell’addio, per raggiunti limiti d’età, anche alla diocesi di Roma. Resta la nomina quinquennale a presidente del Comitato del Progetto culturale della Cei con il compito, spiegano in Curia, di declinare il Vangelo in un confronto a tutto campo con la cultura, intendendo per cultura «non solo quella che si elabora nelle accademie e nei laboratori scientifici, ma la mentalità che plasma le persone». Verrà applicato all’ambito culturale della Chiesa italiana il «modello» avviato da Ruini nel 1994 al crollo della Democrazia cristiana e dell’unità politica dei cattolici: mani libere e «cattolicizzazione» degli spazi. Una Chiesa, insomma, che resta «esposta», «aperta al dialogo senza barriere», fuori dalle sagrestie e dal recinto sacro, cioè alla scoperto nel confronto con il mondo della cultura, partendo dalla «questione antropologica»: in ascolto delle dinamiche dell’uomo di oggi per «rimettere al centro le sue domande di fondo». Il compito di Ruini è proporre «iniziative qualificate», che rendano presente nell’opinione pubblica la «riflessione e la proposta della Chiesa», in particolare sui temi riconducibili alla questione antropologica e alla ricerca della verità. Quindi, proprio quei valori non negoziabili che infiammano il dibattito politico: ricerca sugli embrioni, unioni di fatto, divorzio breve, procreazione assistita, aborto.
Per il ruolo-chiave di vicario, Vallini, 68 anni, sembra essere la scelta preferita dal Papa, tra una rosa di candidati che ha compreso per un certo tempo il rettore della Lateranense Rino Fisichella (ora dato invece come segretario «in pectore» dell’ex Sant’Uffizio quando Amato sostituirà Arinze al dicastero del Culto Divino), il segretario della Cei, Betori e il patriarca di Venezia, Scola. Vallini, molto stimato da Benedetto XVI, è gradito sia al segretario di Stato, Bertone sia allo stesso Ruini, e la convergenza tra Bertone e Ruini si è già dimostrata risolutiva un anno fa nella scelta dell’arcivescovo di Genova, Bagnasco per la presidenza della Cei. Ultimo ostacolo sembra essere proprio il diretto interessato, restio ad accettare un’eredità così ingombrante e delicata. Braccio destro di Vallini come vicegerente dovrebbe essere il vescovo di Albano, Semeraro. Ruini era giunto a scadenza del suo mandato in diocesi (a norma del codice di diritto canonico) due anni fa, all’età di 75 anni, ma era stato prorogato nell’incarico da papa Ratzinger che lo considera uno dei suoi più stretti e preziosi collaboratori.

© Copyright La Stampa, 4 maggio 2008

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