13 settembre 2008

ATTENZIONE: LEGGERE PER BENE CHE COSA HA VERAMENTE DETTO BENEDETTO XVI SUL MOTU PROPRIO SUMMORUM PONTIFICUM

Grazie a Luisa possiamo attingere direttamente alla "fonte" e saltare a piedi uniti le interpretazioni:

Que dites-vous à ceux qui, en France, craignent que le Motu proprio ‘Summorum pontificum’ marque un retour en arrière sur les grandes intuitions du Concile Vatican II ?

C’est une peur infondée parce que ce Motu proprio est simplement un acte de tolérance, dans un but pastoral pour des personnes qui ont été formées dans cette liturgie, l’aiment, la connaissent, et veulent vivre avec cette liturgie. C’est un petit groupe parce que cela suppose une formation en latin, une formation dans une certaine culture.

Mais il me semble que c’est exigence normale de la foi et de pastorale pour un évêque de notre Eglise d’avoir de l’amour et de la tolérance pour ces personnes et de leur permettre de vivre avec cette liturgie. Il n’y a aucune opposition entre la liturgie renouvelée par le Concile Vatican II et cette liturgie. [...]

Je pense quand même qu’il y a une possibilité d’un enrichissement des deux parties. D’un côté les amis de l’ancienne liturgie peuvent et doivent connaître les nouveaux saints, les nouvelles préfaces de la liturgie, etc… d’autre part, la liturgie nouvelle souligne plus la participation commune mais, toujours, n’est pas seulement l’assemblée d’une seule communauté mais un acte de l’Eglise universelle, en communion avec tous les croyants de tous les temps, et un acte d’adoration.

Dans ce sens, il me semble qu’il y a un enrichissement réciproque et il est clair que la liturgie renouvelée est la liturgie ordinaire de notre temps."

2 commenti:

Luisa ha detto...

Purtroppo cara Lella, quella risposta del Papa sarà, anzi è già strumentalizzata dagli oppositori al SP. Il Papa ha voluto rassicurare certi Francesi , quelli che sempre lo contestano e contestano anche la sua persona, quelli che desertano le Chiese e i vescovi che si sono opposti in maniera radicale al MP.
Questa frase sembra essere un premio a chi ha disobbedito e contestato e darà ai vescovi uno strumento del quale non avevano bisogno, la situazione dei fedeli alla Tradizione sarà ancora più difficile.
I fedeli che in Francia sono stati fedeli al Vescovo dio Roma e alla Tradizione e che ancora oggi sono all`origine del rinnovo delle vocazioni saranno senza dubbio feriti da questa frase e non capiranno.
Trovo paradossale che il Papa abbia voluto rassicurare chi disobbedisce e contesta e nel contempo rischiato di ferire chi gli è fedele e obbediente.
Non credo che la Chiesa oggi abbia bisogno di premi alla disobbedienza e all`indiciplina.
Perchè di una cosa sono sicura la frase sulla tolleranza (questo parola non mi piace) e l`amore che devono avere i Vescovi passerà inosservata e sopratutto inapplicata.

Anonimo ha detto...

Sono appena rientrato in Italia dopo 9 mesi di lavoro in Francia, di cui le ultime settimane passate in un santuario francese come volontario.
La situazione dei cattoli tradi e' penosa, guardati con sufficienza perfino dal clero "identitario" con colletto romano x intenderci. Clero esso stesso in minoranza. La parola tolleranza e' triste lo ribadisco perche' implica il concetto di minoranza e di una carita' un po' pelosa nei loro confronti e non dovrebbe essere cosi'. L'impressione e' che il Pontefice deve tenere conto della forza e l'orientamento dell' episcopato francese, che tutti conoscono. Mi sembra pero' che il tempo della verita' su queste questioni, sia sempre lontano. Dubito infine che i due riti si equivalgano e che non riflettano due ecclesiologie differenti. Certamente non si puo' non notare che il Pontefice non ha ancora celebrato pubblicamente una volta con tale rito e sarebbe un segno chiaro.... come a dire: oltre le parole i fatti.
Tutto sommato va bene tenere la situazione cosi' come e' un po' a tutti.
Considerazioni un po' amare ma non credo lontane dalla verita' che brucia e di cui tutti hanno un po' paura. Bisognerebbe inoltre riflettere un po' sui frutti amari di 40 anni di "rinnovamento" conciliare ..... in Francia e non solo li'...... ricordo una suora laica, che mi diceva nel mio villaggio su 1200 abitanti alla domenica a Messa ci sono 15 persone.. Ecco questa e' la situazione.