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In processione con la statua della Madonna di Loreto
città del vaticano
Si è conclusa con una processione con la statua della Madonna di Loreto la Messa solenne di ieri nella Basilica di San Pietro per celebrare i 50 anni dall'elezione a pontefice di Angelo Roncalli. La stessa statua che i vescovi marchigiani avevano donato a Papa Giovanni XXIII in occasione del suo pellegrinaggio a Loreto nel 1962, e che il Papa, dimostrando tutto l'amore che aveva per la sua diocesi, volle regalare al Seminario che porta il suo nome. Da allora, il simulacro della Madonna di Loreto è custodito nella cappella della comunità del ginnasio.
Il pellegrinaggio a Roma per ricordare il Beato Roncalli è stata l'occasione per rinfrescare anche la memoria dell'indissolubile legame tra papa Giovanni e il seminario di Bergamo, presente al gran completo in questi giorni romani con il rettore monsignor Pasquale Pezzoli. Lo ha ricordato anche papa Benedetto XVI quando, alla fine della celebrazione presieduta dal Segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone, è sceso dai suoi appartamenti per incontrare in basilica i pellegrini bergamaschi e facendo esplicito riferimento alla statua della Madonna di Loreto ha salutato i «tanti seminaristi entusiasti», che hanno accolto le parole di Joseph Ratzinger con un boato di entusiasmo.
«Sapete con quanta frequenza io torno al nostro Seminario che amo sogguardare nella sua triplice luce: passato, presente e avvenire. – scriveva nel '58 l'allora cardinale Roncalli in una lettera (mai inoltrata) al rettore del seminario monsignor Luigi Sonzogni – [...] Circa i progetti per l'avvenire, ebbi indicazioni precise, ampie e verbali dall'architetto Giovanni Muzio, mio amico dalla giovinezza, che mi hanno dilatato gli occhi e il cuore. [...] In queste cose la pietra più preziosa che occorre trovare ed offrire per chi è vescovo o superiore è la santa pazienza, la pazienza instancabile»
Si può affermare che la statua abbia accompagnato passo dopo passo il viaggio dei pellegrini. Dalla cappella del Seminario di Città Alta è stata trasportata in Vaticano in un monastero di clausura, quindi accanto alla tomba di Papa Giovanni in San Pietro, di fronte alla quale il pontefice si è raccolto in preghiera, infine davanti all'altare della Confessione per il canto mariano e la processione finale.
La statua argentea della Madonna lauretana, che ora tornerà al suo posto nella cappella del ginnasio del Seminario vescovile, è anche la traccia visibile del carattere del Beato Roncalli. Mai, nei cento anni che precedettero quel 4 ottobre 1962, un pontefice aveva varcato i confini di Roma. Papa Giovanni lo fece alla vigilia del Concilio.
© Copyright Eco di Bergamo, 29 ottobre 2008
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