31 ottobre 2008

L'evoluzionismo al centro della plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze.Intervista al prof. Cabibbo.Deformato dai media il discorso del Papa


Vedi anche:

Vaticano: sì ai test psicologici, ma sull'ammissione ai seminari decide il vescovo (Izzo)

Il Papa agli studenti delle università ecclesiastiche: "Siate liberi dalla tentazione dell’orgoglio" (Sir)

Documento della Congregazione per l'Educazione Cattolica: "L'importanza di formare anche i formatori" (Osservatore Romano)

«Orientamenti per l'utilizzo delle competenze psicologiche nell'ammissione e nella formazione dei candidati al sacerdozio»: il testo integrale

Il Papa agli Ebrei: "Il dialogo è serio e onesto soltanto quando rispetta le differenze e riconosce gli altri proprio nella loro alterità" (Discorso del Santo Padre ai membri dell'International Jewish Committee on Interreligious Consultations)

Rabbino Rosen al Papa: "Accesso agli Archivi può aiutare il dialogo" (Sir)

Joseph Ratzinger: "Prefazione al volume iniziale dei miei scritti" (dal sito di Sandro Magister)

Presentati gli "Orientamenti" sui possibili contributi delle scienze psicologiche nella valutazione di un candidato al sacerdozio (Radio Vaticana)

Il Papa: "Cristiani ed Ebrei, testimoni comuni dell'amore di Dio". Nota di padre Lombardi sull'apertura degli archivi vaticani (Radio Vaticana)

Il Papa agli Ebrei: "Il dialogo è sincero ed onesto solo se rispetta le differenze" (Sir)

La crisi nelle Sacre Stanze. E il Papa scrive un’enciclica economica (Ingrao)

Papa Giovanni XXIII: «Bel discorso, cardinale Frings». Ma l'autore era un certo Joseph Ratzinger (Lucio Brunelli)

Presentato in Vaticano il documento su psicologia e formazione dei presbiteri (Sir)

Mons. Fisichella sul ruolo dell'università: "In pieno relativismo educhiamo alla verità" (Osservatore Romano)

Benedetto XVI e Giovanni XXIII: una carezza nel segno della continuità (Osservatore Romano)

Pubblicato il Messale Ordinario Tradizionale italiano-latino (Edizioni Fede & Cultura)

SINODO DEI VESCOVI SULLA PAROLA DI DIO (5-26 OTTOBRE 2008): LO SPECIALE DEL BLOG

L'evoluzionismo al centro della plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze. Intervista con il prof. Cabibbo

Il tema degli ultimi apporti della ricerca scientifica sull’origine e l’evoluzione dell’universo, della materia e della vita, è uno degli ambiti sui quali è chiamata a riflettere, in Vaticano, a partire da domani fino al 3 novembre, la sessione plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze. Numerosi i relatori chiamati a intervenire come il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, che esporrà il pensiero di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI sull’evoluzione mentre una lettura biblica del fenomeno sarà al centro dell’intervento del cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo emerito di Milano.

Ma quali sono gli obiettivi di questa plenaria? Benedetta Capelli lo ha chiesto al prof. Nicola Cabibbo, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze e docente di Fisica delle particelle all’Università La Sapienza di Roma:

R. – Gli obiettivi sono essenzialmente di fare il punto su questo tema che è centrale nella scienza, sia dal punto di vista fisico-cosmologico sia dal punto di vista biologico.

D. – E allora, quali sono gli ultimi apporti della ricerca scientifica sulle origini e l’evoluzione dell’universo, della materia e della vita?

R. – Dunque, nel caso della cosmologia e della storia dell’universo, abbiamo innanzitutto delle scoperte recenti osservative, di come l’universo è e funziona oggi; scoperte che ci hanno portato una grossa sorpresa e cioè che l’universo attuale non è solamente in espansione, come già si sapeva da parecchio tempo, ma addirittura in espansione accelerata e questo apre tutta una nuova serie di problemi anche relativi alla fisica delle particelle, ad esempio. Poi, ci sono sviluppi di natura teorica che riguardano la natura del Big Bang e in particolare esistono proposte molto interessanti e, devo dire, anche difficilmente verificabili per le quali il fenomeno potrebbe non essere un evento unico. In realtà, il nostro universo potrebbe essere una parte molto piccola dell’intera realtà fisica, potrebbero esistere altri universi nati da altri Big Bang con caratteristiche fisiche differenti …

D. – Ma è proprio in questo senso che si parla di “multi-universo”?

R. – E’ uno dei due sensi in cui si parla di “multi-universo”: questo è dal punto di vista cosmologico. Poi c’è un secondo senso in cui si parla di “multi-universo” ed è dal punto di vista della meccanica quantistica: prevede l’esistenza di molti universi. E’ senz’altro possibile …

D. – Benedetto XVI ha detto che è assurdo contrapporre evoluzionismo e creazionismo …

R. – Sicuramente Benedetto XVI si riferisce al creazionismo nel senso in cui lo comprendiamo noi cattolici, cioè l’idea che il mondo è creato da Dio, in parole molto semplici. Questo, naturalmente, non è un fatto scientificamente accertabile. La teoria dell’evoluzione, che è parte della conoscenza scientifica, e la Creazione divina, che è parte della fede, si muovono su piani diversi. Tanto per dirne una, la scienza non è mai completa quindi anche se attualmente abbiamo raggiunto un notevole livello di certezza sulla realtà dell’evoluzione biologica sicuramente ci saranno ulteriori passi avanti in futuro che chiariranno meglio le idee.

D. – Il Papa recentemente ha ribadito l’importanza della ricerca scientifica, un discorso anche deformato da alcuni mass media che hanno creato degli equivoci tra gli stessi scienziati …

R. – Non posso non essere d’accordo con il fatto che la ricerca scientifica è importante ed è importante che la Chiesa dia un suo apporto alla ricerca scientifica perché in qualche modo il futuro dell’umanità dipende dalla ricerca scientifica, cioè dalla possibilità – ad esempio – di controllare gli eventi connessi ai cambiamenti climatici, tanto per dirne una.

D. – Benedetto XVI, nel decimo anniversario dell’Enciclica “Fides et Ratio”, diceva: “La fede non teme il progresso della scienza e gli sviluppi a cui conducono le sue conquiste, quando queste sono finalizzate all’uomo e al suo benessere”. Ritiene lei che nel mondo scientifico questa considerazione sia condivisa?

R. – Penso che lo sia molto largamente e non solo tra gli scienziati cattolici: l’Accademia raccoglie scienziati anche non cattolici che, da quello che possiamo vedere, condividono pienamente il punto di vista della centralità del futuro dell’uomo, del futuro dell’umanità come argomento di fondo della ricerca.

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: