3 agosto 2007
Cio' che la grande stampa tace: il libro del Papa e' un "best e long-seller"
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Anche in estate, il libro del Papa su Gesù di Nazaret si conferma un best seller: lo rivela, ai nostri microfoni, il nuovo direttore della Libreria Editrice Vaticana, don Giuseppe Costa
Il libro del Papa, “Gesù di Nazaret”, pubblicato il 16 aprile scorso in occasione dell’80.mo compleanno di Benedetto XVI, si conferma, anche in estate, uno dei più venduti in Italia. Intanto, cresce il numero delle lingue in cui viene tradotto il volume, come sottolinea - al microfono di Alessandro Gisotti – il nuovo direttore della Libreria Editrice Vaticana, il salesiano don Giuseppe Costa:
R. - Oltre un best-seller, il libro può essere già descritto come un “long-seller”, cioè continua a tenere i primi posti in diverse classifiche: la settimana scorsa, in Italia, aveva ancora il quarto posto in assoluto. E’ un libro che viene stampato in Paesi sempre nuovi; è appena uscita l’edizione in maltese, si stanno preparando altre edizioni. L’edizione americana ha avuto un’ulteriore ristampa, ad esempio. Si sta preparando ed è prossima ad uscire l’edizione in portoghese, e così via. Dal punto di vista quantitativo, il libro è una affermazione; dal punto di vista qualitativo, che è quello che ci interessa particolarmente, il libro è sempre più un testo di orientamento, di meditazione, di riflessione, ed è un libro particolarmente adatto appunto per questo periodo di riposo; è un libro da prendere, sul quale meditare ...
D. – Come è noto, il Papa sta scrivendo il secondo volume su Gesù di Nazaret. In un certo senso, il Papa si riposa scrivendo per i fedeli, perché – appunto – è la sua una riflessione personale che offre a tutti noi ...
R. – Eh sì, certamente! Noi sappiamo che il Santo Padre sta lavorando a questo secondo volume. Anche noi utilizziamo il primo volume come meditazione, come approfondimento. Il secondo volume, certamente, sarà altrettanto ricco per la nostra meditazione, per la nostra crescita spirituale.
D. – Il successo del “Gesù di Nazareth”, come precedentemente della “Deus caritas est”, dimostra quanto Benedetto XVI sappia cogliere, oltre che l’attenzione, anche l’interesse – se vogliamo – non solo dei fedeli, ma anche di chi non sempre è vicino alla Chiesa, ma viene stimolato dalle riflessioni del grande teologo Joseph Ratzinger ...
R. – Sì, certamente. Però, io vorrei aggiungere, come editore, questo aspetto: il linguaggio del Santo Padre è un linguaggio efficace e moderno. Penso che questo aspetto vada sottolineato.
D. – Lei è stato nominato da poco direttore della Libreria Editrice Vaticana: con quale spirito ha assunto questo incarico, con quali aspettative?
R. – In spirito di assoluto servizio, perché la LEV – Libreria Editrice Vaticana - ha il mandato di gestire i diritti del Santo Padre ed anche delle altre Congregazioni, dei Dicasteri della Santa Sede. Quindi, c'è uno spirito di assoluto servizio. La LEV è anche un’editrice, quindi cercheremo di irrobustirla attorno ai volumi che ci ha dato il Santo Padre, perché la pubblicazione delle opere delle sue opere sono una sorta di volano che trascina anche tutto il resto, quindi porterà certamente ad una crescita della stessa struttura editoriale.
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