9 agosto 2007
Sterile polemica contro il Papa (2)
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— CITTÀ DEL VATICANO —
PADRE RYDZYK, direttore di Radio Maryja - l'emittente ultracattolica che ha molta voce in capitolo sulla vita politica in Polonia - ha visto Benedetto XVI a Castel Gandolfo. L'incontro tra il Papa e il controverso sacerdote polacco - al centro di molte polemiche in patria, accusato di posizioni antisemite e nazionaliste - è avvenuto domenica scorsa.
La notizia è emersa dalle pagine di Nasz Dziennik, organo di stampa del colosso mediatico di Rydzyk, che parla di un'udienza dal Papa, a margine di un incontro con alcuni Redentoristi polacchi. «Benedetto XVI ha invitato Padre Rydzyk, impartendo la sua benedizione a Radio Maryja e a tutti i suoi collaboratori e ascoltatori», si legge sul quotidiano cattolico. «Più che un udienza, un saluto», precisano da Roma fonti vaticane. Minimizza sulla portata del faccia a faccia anche l'autorevole quotidiano polacco Rzeczpospolita. «Si è trattato di un semplice saluto», ha dichiarato padre Kazimierz Sowa. Una figura consultata non a caso: Sowa deve diventare direttore di un nuovo canale religioso polacco, forse in onda già da settembre, con il compito di incrinare il monopolio televisivo di Tv Trwam, braccio mediatico di Padre Rydzyk.
Le foto dell'incontro fra Papa Benedetto XVI e il discusso Padre Rydzyk hanno tuttavia suscitato immediate reazioni in Polonia e non solo. Ieri il congresso ebraico europeo (Ejc) spiega in una nota di essere «scioccato per il fatto che papa Benedetto XVI ha ricevuto in udienza privata Tadeusz Rydzyk, il capo di Radio Maryja, le cui affermazioni antisemite sono state ampiamente diffuse dal suo network». Il congresso ebraico europeo, conclude la nota, «è stupefatto che il Papa abbia tributato la sua benedizione a un uomo e a un'istituzione che hanno danneggiato l'immagine della chiesa polacca».
Di tenore, ovviamente, diverse le valutazione dell’entourage di padre Rydzvk: «Questo incontro chiude finalmente la bocca a tutti coloro che avrebbero voluto un intervento dal Vaticano per censurare la voce di Radio Maryja», dice soddisfatto Witold Tomczak, eurodeputato di Lega delle famiglie polacche, partito ultracattolico al governo, ma appena entrato in rotta di collisione con il premier Kaczynski. «Il ruolo politico di Radio Maryja è ben noto ormai. Dopo gli scandali scoppiati per le sue ultime dichiarazioni, Rydzyk potrà ora zittire le critiche, giocandosi la carta della benedizione ottenuta da Benedetto XVI», ha commentato Lena Kolarska-Bobinska, direttrice del celebre Istituto per le questioni pubbliche di Varsavia (ISP).
© Copyright Quotidiano Nazionale, 9 agosto 2007
Riceve il prete antisemita Gli ebrei contro il Papa
di GIOVANNI FANTE
MILANO Da quando i gemelli Lech e Jaroslaw Kaczinsky occupano i posti di comando del Governo (presidente il primo, primo ministro il secondo) la Polonia è diventata uno dei Paesi più antipatici d'Europa. E da un paio di giorni a questa parte rischia seriamente di guadagnarsi la medaglia di cartone dello Stato più odiato, complice un controverso caso diplomatico che coinvolge la Santa Sede e Padre Tadeusz Rydzyk, direttore dell'emittente Radio maryja. Quest'ultimo, all'Angelus di domenica scorsa, ha incontrato Benedetto XVI per il consueto baciamano. Immediatamente, si è scatenato il vespaio: Rydzyk, infatti, è considerato un fervente antisemita e il fatto che il Pontefice l'abbia ricevuto non ha fatto per niente piacere alla comunità ebraica. Tanto che il Congresso ebraico europeo ha diffuso ieri una nota in cui si dichiara «scioccato di apprendere che Papa Benedetto XVI ha ricevuto in udienza privata e nella sua residenza estiva Tadeusz Rydzyk» e «attonito del fatto che il Papa ha concesso un'udienza privata e la benedizione a un uomo e a un'istituzione che ha appannato l'immagine della Chiesa Polacca». Secondo l'Ejc, Radio maryja avrebbe «largamente trasmesso le affermazioni antisemitiche di Rydzyk». Per gli avversari politici dei Kaczinsky, è proprio il caso di dirlo, è una manna dal cielo. Già la Polonia, nel Vecchio Continente, non piace a nessuno: a Bruxelles non la sopportano, a causa dei continui attacchi agli «euroburocrati» lanciati dal PiS (Legge e Giustizia, il partito che guida la maggioranza) e dai suoi alleati; gli omosessuali di tutto il mondo l'accusano di essere liberticida e di discriminare pesantemente una lunga serie di comportamenti sessuali considerati «devianti»; le sinistre disprezzano le politiche conservatrici e clericali che ha portato avanti a partire dal 2006. Esaurita qui la questione, tutti questi attacchi sembrerebbero le consuete lamentazioni progressiste di fronte a un governo "di destra" e politicamente scorretto. Se però non ci fosse anche il problema ebraico, che dopo l'incontro di Ratzinger con l'animatore di Radio maryja è definitivamente esploso. Il governo dei gemellini d'oro della politica - già al fianco di Lech Walesa ai tempi gloriosi della lotta antisovietica - è appoggiato da un partito d'impronta fortemente tradizionalista, la Lega delle Famiglie. La quale a sua volta può contare sul sostegno della radio di Rydzyk, che da mesi agisce come vero e proprio megafono della maggioranza e porta avanti una serie di battaglie all'insegna del conservatorismo. Alcune buone e giuste, altre molto meno. Per esempio quella contro la fantomatica "lobby ebraica". Dalle frequenze di Radio maryja che può contare su circa tre milioni di ascoltatori - è facile sentire attacchi agli ebrei che «hanno tratto vantaggi economici dall'Olocausto» e che «avrebbero costituito gruppi di pressione ebraici, una vera Olocausto SpA», per citare due esempi. La Santa Sede, a dire il vero, aveva già richiamato ufficialmente Ryzdyk e i suoi. Nell'aprile del 2006, il nunzio apostolico Jozef Kowalczyk scrisse una lettera alla Conferenza episcopale polacca in cui chiedeva che fossero presi provvedimenti nei confronti della radio.
«Abbiamo perso la pazienza» disse «è ora che i vescovi agiscano con fermezza, il problema è serio». L'emittente, però, ha continuato sulla propria strada, e l'episodio accaduto domenica è stato letto dal quotidiano Nasz Dziennik , vicino alla radio, come una sorta di benedizione da parte di Ratzinger. Poco importa che dal Vaticano abbiano spiegato che il Papa dopo l'Angelus saluta tanta gente e, nel caso specifico, si è trattenuto con la delegazione polacca guidata dal padre superiore Zdislaw Klafka, tra i cui componenti c'era anche Ryzdyk. Ormai la frittata è fatta.
IL CASO LE ACCUSE Tadeusz Rydzyk, direttore della radio cattolica polacca Radio Maryja è stato accusato anche dal settimanale Wprost di antisemitismo. Rydzyk avrebbe definito gli ebrei avidi e avrebbe criticato il presidente Kaczynski per aver dato un terreno per la costruzione di un museo ebraico
LA RISPOSTA Alle accuse Rydzyk ha risposto: «Non intendevo offendere nessuno. Non è possibile affermare che il modo di agire di Radio Maryja sia stato o sia antisemita»
L'INCONTRO Benedetto XVI ha incontrato Tadeusz Rydzyk a Castel Gandolfo domenica scorsa. Rydzyk è il direttore di Radio Maryja in Polonia ed è accusato di essere antisemita. Tanto che l'Associazione che riunisce le comunità ebraiche di tutta Europa si è detta «attonita del fatto che il Papa ha concesso un'udienza privata e la benedizione a un uomo che ha appannato l'immagine della Chiesa Polacca»
© Copyright Libero, 9 agosto 2007
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