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"Primo piano"? Stavolta sottoscala
Conferme e delusioni. Mercoledì sera, "Primo Piano" del Tg3, Maurizio Mannoni con Giuliano Ferrara e Marco Pannella sulla «moratoria per l'aborto» accanto alla moratoria mondiale per la pena di morte. Una proposta " dice Ferrara " tutta laica, per ripensare il problema ed uscirne in avanti, p. es. realizzando quelle parti della legge che, nero su bianco da 29 anni, sono «per la tutela della maternità» e «la prevenzione dell'aborto», mai prese sul serio" Apriti cielo!
Fulmini, scomuniche radicali e improperi «ri-proletari»: servo dei preti, provocatore antidonne, negatore della coscienza laica! Dove le conferme? Nell'eterno Pannella, che si sbraccia a rivendicare i suoi meriti antichi sulla 194, ricorda la «vittoria del referendum del 1981», afferma che «le mamme e le nonne compresero allora per prime» i meriti di lui e dei suoi e infine sicuro arruola, contro questa Chiesa retrograda e oscurantista «di Benedetto XVI e del cardinale Ruini», persino «Giovanni XXIII e Giovanni Paolo I».
Testuale! Conferma anche da Ferrara, pur investito direttamente da Pannella e un po' anche da Mannoni: tranquillo, propositivo, marmoreo nella sua proposta «razionale» e tutta «laica», che chiede responsabilità e riconoscimento del problema aperto per la coscienza di tutti.
Chi delude? Il mio vecchio amico Mannoni, non equidistante purtroppo. Possibile che non abbia ricordato che Pannella e i suoi dissero peste e corna della 194, e nel referendum del 1981 proposero la sua cancellazione totale uscendone sconfitti " anche col voto di «mamme e nonne» " con l'89% dei voti contrari? Un "Primo piano""molto sottoscala!
© Copyright Avvenire, 4 gennaio 2008
Ricordiamo che Pannella e i radicali non possono vantare alcuna "vittoria" nei confronti della legge 194: nel 1981 proposero un referendum opposto a quello "cattolico" (come e' nel loro costume...) per ampliare la possibilita' di abortire. Purtroppo per i radicali esso fu sonoramente bocciato (come ricorda Malpelo).
Evidentemente non si e' ancora digerito quella sconfitta cosi' come quella, ancora piu' importante, sul referendum riguardo la legge 40.
R.
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