17 aprile 2008

Quando il giovane soldato Joseph fu catturato in Germania: i suoi "ex carcerieri" scrivono al Papa che...risponde!


Vedi anche:

Il Papa risponde alle domande dei vescovi americani su secolarismo, abbandono della pratica religiosa e declino delle vocazioni... ((Le franche, schiette e sincere risposte del Papa ai vescovi americani)

Preti pedofili: mai nessun Papa prima di lui ha parlato di questo problema così duramente, così apertamente (Giansoldati)

Primo giorno del papa negli USA. Contro gli abusi sessuali e per l'America "modello di laicità positiva" (Magister)

Il Papa ai vescovi Usa: "Fra i segni contrari al Vangelo della vita ve n’è uno che causa profonda vergogna: l’abuso sessuale dei minori" (Discorso del Santo Padre ai vescovi degli Stati Uniti)

Comunicato dopo l'incontro privato tra il Papa e il Presidente Bush

Amore reciproco fra Papa e Usa: fede e libertà si sostengono. Bellissimo commento di Salvatore Izzo

Il Papa a Bush: "Vengo come amico e annunciatore del Vangelo, come uno che rispetta grandemente questa vasta società pluralistica" (Discorso del Santo Padre alla Casa Bianca, 16 aprile 2008)

IL PAPA ALLA CASA BIANCA: I VIDEO

Il Papa da Bush: mai più preti pedofili (Galeazzi)

Il Papa sbarca negli Usa «Mai più preti pedofili». La "tolleranza zero" consigliata dall'allora cardinale Ratzinger (Accattoli)

INTERVISTA CONCESSA DAL SANTO PADRE SULL'AEREO PER GLI USA: PRETI PEDOFILI, IMMIGRAZIONE, SOCIETÀ AMERICANA E VISITA ALL'ONU...

Il Papa: «Chi è pedofilo non può essere prete»

Il Papa: mi vergogno per i preti pedofili. Ratzinger è il cardinale che costrinse la Chiesa a fare i conti con la sporcizia dentro se stessa (Bobbio)

VIAGGIO APOSTOLICO DEL PAPA NEGLI USA (15-21 APRILE 2008): LO SPECIALE DEL BLOG

Quando il giovane soldato Joseph fu catturato in Germania

Ad attenderlo negli Stati Uniti anche i suoi ex carcerieri del '45

Mario Bodoni

WASHINGTON

È il primo Papa nella storia a essere stato prigioniero di guerra degli americani e ora che sbarca in America, a seguire da lontano il suo viaggio ci sono anche i carcerieri di un tempo. Qualcuno tra gli anziani ex soldati americani che nel 1945 catturarono in Germania il giovane Joseph Ratzinger si è messo in contatto con Benedetto XVI, inviandogli un libro e ricevendo in risposta un biglietto. La vicenda, raccontata da fonti della Santa Sede e della Chiesa cattolica negli Usa, risale a qualche tempo fa e ha contorni sfumati, per la volontà dei protagonisti di restare fuori dai riflettori. A farsi vivi sono stati veterani del «2nd Chemical Mortar Battalion», un'unità dell'Esercito americano che all'inizio di maggio del 1945 entrò a Traunstein, in Baviera, e fece prigionieri gli ormai impotenti soldati tedeschi. Tra questi c'era anche il diciottenne Ratzinger, che aveva gettato la divisa e disertato, ma fu costretto a indossarla di nuovo e fu tenuto prigioniero dagli americani fino a metà giugno in un campo di detenzione a Ulm, in Germania. Il Papa ha ricordato l'episodio nelle proprie memorie, raccontando come con migliaia di prigionieri fu costretto a marciare su un'autostrada deserta, per chilometri. «Gli americani ci scattavano foto – ha scritto Ratzinger – specialmente i più giovani tra loro, che volevano avere un ricordo di quell'armata scoraggiata e dei suoi uomini sconfitti».

© Copyright Gazzetta del sud, 16 aprile 2008

Nessun commento: