13 agosto 2007

Franca Giansoldati (Il Messaggero): a novembre un nuovo concistoro


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Buongiorno e buona settimana a tutti voi, carissimi amici del blog :-)
Oggi ci occuperemo delle indiscrezioni su un eventuale concistoro indetto da Papa Benedetto, dell'applicazione anticipata del motu proprio in provincia di Novara e di uno studio sul rapporto dei media con il Pontefice
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Raffaella

L'ESCLUSIVA

Concistoro a novembre, ecco i nuovi cardinali

di FRANCA GIANSOLDATI

IL PAPA vuole creare nuovi cardinali. Il secondo concistoro dell’era Ratzinger con ogni probabilità sarà annunciato il 24 ottobre prossimo, al termine dell’udienza generale del mercoledì, proprio come avvenne il 22 febbraio del 2006 quando Benedetto XVI comunicò direttamente ai fedeli presenti nell’Aula Paolo VI la lista dei candidati da elevare alla dignità cardinalizia. Stavolta l’elenco (in via di composizione) dovrebbe riguardare almeno 17 principi della Chiesa con meno di 80 anni, tanti saranno, per quella data, i posti disponibili per arrivare al tetto dei 120. Se le indiscrezioni d’Oltretevere verranno confermate, la cerimonia, solenne e suggestiva, che prevede l’imposizione della berretta vermiglia, il giuramento usque ad effusionem sanguinis e il dono dell’anello, sarà celebrata a cavallo dell’ultimo fine settimana di novembre, festa di Cristo Re (23 novembre), ricorrenza che precede l’ultima domenica dell’anno liturgico prima dell’Avvento.
Papa Ratzinger sembra deciso a muoversi sul solco dei predecessori, nel pieno rispetto delle regole vigenti evitando di superare il tetto dei 120 cardinali elettori. Fissato da Paolo VI questo limite sotto Giovanni Paolo II venne derogato più volte anche se Papa Wojtyla non mise mai mano alla legge per modificarla. La recente scomparsa dell’ex arcivescovo di Parigi, il cardinale Jean Marie Lustiger, ha fatto scendere a 182 il numero complessivo dei membri del collegio; di questi 105 hanno il diritto ad eleggere il Papa in un eventuale conclave.
Il concistoro d’autunno contribuirebbe a quella rivoluzione silenziosa che Benedetto XVI, secondo il suo stile, sta imprimendo alla curia e alla Chiesa: nessun cambiamento radicale o traumatico ma una serie di nomine con le quali costruirsi una rete di collaboratori di fiducia.
Proprio in quei giorni due illustri cardinali, entrando nell’80esimo anno d’età, perderanno il diritto di voto. Si tratta dell’americano Edmunk Kasimir Szoka, per anni Governatore dello Stato della Città del Vaticano ed Angelo Sodano, già segretario di Stato, attualmente Decano del Collegio Cardinalizio. Quest’ultimo festeggerà il compleanno proprio nel giorno della festa di Cristo Re.
Il rinnovamento del collegio cardinalizio è da sempre oggetto di speculazioni e analisi poiché la scelta dei nuovi membri rispecchia inevitabilmente anche la visione geopolitica del pontefice. Ad ogni concistoro le new entry si misurano a seconda dei paesi di provenienza, del “peso” dei rispettivi continenti, si valuta il numero di coloro che provengono dalla curia e quanti rappresentano sedi territoriali, se sono religiosi e se lo sono a quale ordine appartengono. Stavolta la lista dei candidati in attesa di giurare davanti al Papa riguarda alcune grandi sedi residenziali come la diocesi di San Paolo del Brasile, Parigi, Washington e Varsavia. A capeggiare l’elenco degli italiani spicca per importanza il nuovo presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova.
A seguire monsignor Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro, monsignor Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo ed ex nunzio in Italia, Giovanni Lajolo, Governatore dello Stato della Città del Vaticano e per anni ministro degli esteri, Raffaele Farina, Bibliotecario di Santa Romana Chiesa e l’argentino Leonardo Sandri, da poco al vertice della Congregazione delle Chiese Orientali. Ad aspettare la berretta rossa ci sono anche il tedesco Jozef Cordes, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum e amico personale di Papa Ratzinger, il polacco Stanislaw Rylko e l’americano John Foley.

© Copyright Il Messaggero, 13 agosto 2007

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