17 agosto 2007

Le precisazioni di Padre Lombardi su Wikipedia? Per i giornali non contano...


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Cari amici, ieri Maga Maghella non e' intervenuta perche' era fin troppo facile prevedere i titoloni dei giornaloni di oggi. Durante la giornata di ieri si e' diffusa la notizia (che notizia!) che un pc interno al Vaticano avrebbe modificato una delle voci dell'enciclopedia virtuale. Non mi sembrava il caso di farne un caso di stato, eppure oggi la stampa riprende il falso scoop e, gia' che c'e', si ricorda di riportare le parole di Padre Lombardi. Era il caso di amplificare cosi' una sciocchezza? La risposta e' no anche in virtu' del fatto che nessun quotidiano, almeno finora, ha ritenuto opportuno commentare l'omelia del Santo Padre per la festa dell'Assunta.
Forse lo spazio sprecato per Wikipedia si poteva utilizzare in modo piu' costruttivo. E' chiedere troppo? Si tratta di una domanda retorica...Ma leggiamo fino a che punto posso arrivare i media...
Ah, quasi dimenticavo di segnalare che un paio di mesi fa un buontempone modifico' una voce di Wikipedia lasciando intendere che la Chiesa Cattolica e' stata fondata da Satana. Forse che i Cattolici devono tenere a freno mouse e tastiera quando leggono certi orrori? Forse "qualcuno" vorrebbe che tacessimo tutti quanti, ma ha sbagliato indirizzo :-)

Raffaella


Vaticano e Cia armati di mouse per «ammorbidire» Wikipedia
Corrette alcune pagine. La Santa Sede: accuse infondate


Alessandra Muglia

Fino al primo ottobre 2006 chi cercava su Wikipedia il profilo di Gerry Adams trovava che il leader cattolico dello Sinn Fein, un tempo considerato il braccio politico dell'Ira, era stato indagato per un duplice omicidio nel 1971. Il giorno dopo qualsiasi accenno alle sue impronte digitali trovate sull'auto del delitto scomparve, più nessuna traccia dei link ai quotidiani che riferivano dell'accaduto, sparito un intero paragrafo dal titolo «nuovi interrogativi nel caso di omicidio ». L'artefice dell'«epurazione »? Qualcuno in Vaticano. A far finire la Santa Sede nella «lista nera» dei manipolatori della popolare enciclopedia della Rete è un ragazzo di 24 anni: Virgil Griffith, ricercatore del California Institute of Technology. La sua idea? Permettere a tutti di individuare da quale pc sono stati spediti i post con le modifiche alle voci della versione Usa di Wikipedia. Informazioni già archiviate ma finora recuperabili con fatica soltanto dagli «smanettoni » più esperti. Virgil invece ha creato un sito per facilitare la ricerca: «Wikipedia Scanner » (http://wikiscanner.virgil. gr), un software che sfrutta la natura «aperta» di Wikipedia. Un motore che va a interrogare il database dell'enciclopedia, a seconda degli interessi del navigatore, già al collasso per l'alto numero di contatti.
Così per esempio si scopre chi ha modificato le pagine del presidente iraniano Ahmadinejad, «bestia nera» dell'amministrazione Bush, inserendo un «wahhhhhhh!» tipo sbadiglio prima di un passaggio che riguarda la sua (noiosa?) campagna elettorale. Niente di meno che qualcuno alla Cia, anche se gli 007 americani hanno negato la manomissione dopo che la notizia è stata rilanciata dalla Bbc. Pure la Santa Sede ha escluso ogni coinvolgimento e parlato di «accuse prive di ogni serietà». In Vaticano ci sono «più di mille persone che hanno accesso ai computer e sono ancora di più i visitatori di Musei, Biblioteca e Archivio Apostolico che possono ugualmente accedere a Internet da una postazione... la Santa Sede non c'entra nulla» ha spiegato il portavoce, padre Federico Lombardi. Griffith del resto parla chiaro: «Naturalmente non possiamo sapere anche chi ci sia dietro alla tastiera» scrive sul suo sito. Lo scanner identifica la macchina, non l'individuo, permette di risalire all'«Ip» (l'identificativo di ogni pc collegato online) non a chi sta navigando. Distinzione ribadita quando è saltato fuori che da un computer del Partito democratico Usa sarebbe partita la modifica della pagina del conduttore repubblicano Rush Limbaugh. Interventi che gli danno dell'idiota e del razzista. Anche in questo caso è arrivata la smentita di un portavoce dei democratici: il loro identificativo sarebbe lo stesso di un altro Comitato. Tentativi di rimediare al danno di immagine che la sbandierata paternità di sberleffi e propaganda via Wiki sta provocando.
Non che il fenomeno fosse sconosciuto: già all'inizio del 2006 per esempio era emerso che la biografia di un membro del Congresso Usa, Marty Meehan, inserita su Wiki da un navigatore indipendente, era stata modificata dallo staff del politico. Con seguito di polemiche. Proprio allora Griffith cominciò a incuriosirsi e a dare la caccia a quanti usavano impropriamente l'enciclopedia per autopromuoversi o per denigrare qualcuno. E capì che non si trattava di episodi: a fare interventi illeciti su quella che era considerata «la nuova frontiera democratica del sapere» (Wiki, dall'acronimo inglese « What I Know Is», è nata nel 2001 all'insegna della condivisione della conoscenza) sono governi (Usa e Portogallo), multinazionali (Microsoft) organizzazioni internazionali (Onu, Amnesty International) e il gotha dei media (Bbc, New York Times, Reuters).
A volte i «ritocchi» mirano a far sparire dal web informazioni scomode, in altri casi sono opera di qualche dipendente in vena di scherzi. Una delle schede prese più di mira è quella del presidente George W. Bush. Da un computer della Reuters qualcuno ha aggiunto qualifica di «omicida di massa» alle note biografiche del capo della Casa Bianca. Da un pc della Bbc, qualcun altro ha modificato il secondo nome del presidente Usa da «Walker» in «wanker», termine che in inglese indica una persona dedita all'autoerotismo. Sempre da un computer della Bbc la scheda dell'ex premier britannico Blair è stata integrata con espressioni che lo qualificano come ubriacone e maniaco. Da un pc dell'Onu è stata presa di mira anche la giornalista italiana Oriana Fallaci.
Tra le aziende che hanno fatto modifiche, c'è la Diebold, la società che fornì le macchine per il voto elettronico alle controverse elezioni Usa del 2000. Nell'ottobre del 2005 qualcuno, usando un pc Diebold, ha rimosso i paragrafi su Walden O'Dell, dirigente della compagnia, in cui si rivelava che aveva lavorato per raccogliere fondi per George Bush.
Lo stesso fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, è stato al centro delle polemiche nel 2005 per aver modificato il suo profilo. «Ho cambiato soltanto la data di nascita, ma la tentazione di manomettere è forte». Se lo dice lui.

© Copyright Corriere della sera, 17 agosto 2007

Titolo dell'Unita': Wikipedia, Cia e Vaticano dentro la notizia

Titolo di alcuni quotidiani del gruppo Espresso: il vaticano e la cia manipolano wikipedia


L’enciclopedia libera sul Web censurata da politici e servizi

Wikipedia, riveduta e corretta dalla Cia

CARLA RESCHIA

Immagina un mondo in cui ognuno possa avere libero accesso a tutto il patrimonio della conoscenza umana. Questo è il nostro scopo. E ci serve il tuo aiuto». Così accoglie il visitatore, in quasi tutte le lingue immaginabili, il sito della Wikimedia Foundation, l’organizzazione internazionale no-profit «madre» della popolarissima Wikipedia. Uno dei 20 siti più visitati del mondo, si annuncia con orgoglio nella presentazione. La richiesta di aiuto non è banale espediente retorico: la libera enciclopedia on line, infatti, consente a chiunque abbia un collegamento a internet di essere non soltanto utente, ma anche artefice delle voci.
Così, nel mondo di utopia, si realizza il sogno di una cultura perfettamente orizzontale, condivisa, strappata alle cattedre e liberata in rete. Ma, come stupirsi poi se, nel nostro piccolo mondo imperfetto, tanta libertà d’azione viene coniugata usandola per qualche «ritocco» non proprio bipartisan? Magari su voci particolarmente scottanti? Libertà è anche questo. Forse.
E allora, immagina una wikipedia in cui, sulla biografia del pirotecnico presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad è intervenuto un utente, libero sì, ma impiegato alla Cia. Lasciando per di più come firma un sonoro e impertinente sbadiglio - Wahhhhhhh! - all’inizio della sezione dedicata alla carriera politica dell’ex sindaco di Teheran.
Immagina una wikipedia dove un altro libero utente, con sede presso il Vaticano stavolta, non solo abbia corretto, per così dire per pertinenza, le biografie dei santi, ma anche riveduto le informazioni sul leader dello Sinn Fein, Gerry Adams. Cancellando, ad esempio, un intero paragrafo intitolato «Nuovi interrogativi nel caso di omicidio», dove si sollevavano dubbi sul presunto coinvolgimento del leader del partito repubblicano irlandese in un doppio assassinio avvenuto nel 1971.
Ma perché sospettare sempre i poteri forti, la libertà appartiene anche all’imprenditoria, anzi ne è appannaggio. Alla Diebold, ad esempio, azienda statunitense produttrice delle tanto discusse macchine per il voto elettronico. Contrariata, e come darle torto, dai paragrafi in cui si diceva che il suo presidente, Walden O'Dell, era stato uno dei maggiori contribuenti per la campagna elettorale di George W. Bush nel 2000. Sì, proprio quelle elezioni contestatissime, vinte per un pugno di voti (elettronici). Perché lasciar correre, quando l’utente può diventare artefice? Premi «modifica» e quegli antipatici paragrafi scompaiono come per incanto.
E chi sarà stato l’artefice delle revisioni alla voce riguardante il presentatore statunitense Rush Limbaugh, notoriamente di destra, che dopo il trattamento risulta ufficialmente «un’idiota, razzista e intollerante» che ha per spettatori dei «ritardati mentali»? Un libero utente con sede presso il partito democratico, si sospetta.
Sono oltre cinque milioni, segnala la Bbc, gli interventi di questo genere scoperti su Wikipedia grazie a un sistema, wikiscanner, creato da Virgil Griffith, studente del California Institute of Technology. Perché in rete si trova il difetto e in rete si trova il rimedio. E allora, se consultando la libera enciclopedia, una voce vi suona particolarmente sospetta, su http://wikiscanner.virgil.gr/ avete modo di risalire all’Ip, l’indirizzo telematico del computer collegato a Internet da cui è arrivata l’informazione. E verificare così la fonte, come ogni giornalista, e ogni navigatore sensato, dovrebbero fare. Lo strumento, infatti, traccia una lista dei 5,3 milioni di testi editati nella versione americana e li collega all’indirizzo internet dell’editor.
Si scopre così, tra le altre cose, che l’Fbi ha messo le mani alla voce Guantanamo, eliminando delle mappe aeree forse strategiche, che Al Jazeera ha ritenuto opportuno infilare in un sito su Israele similitudini fra il destino degli ebrei sotto Hitler e quello dei palestinesi in Israele, che Scientology ha fatto alcuni interventi «cosmetici» qui e là, che qualche rispettabilissimo funzionario Onu ha pensato di arricchire la voce dedicata a Oriana Fallaci definendola una «puttana razzista». Ecc., ecc. È una lettura edificante, a suo modo, dalla quale si esce fortemente scossi nella propria eventuale fede nell’innocenza del mondo e nella libertà, in qualsiasi accezione. E anche con un dubbio. Ok, Wikipedia Usa è sotto controllo. Forse, dal momento che un hacker che si rispetti sa come cancellare le tracce del proprio passaggio e del proprio intervento. Ma Wikipedia esce in una gamma di idiomi che vanno dallo swahili al piemontese. A quelli chi ci pensa?

© Copyright La Stampa, 17 agosto 2007

Enciclopedia libera? Da ieri non piu' :-))
R.


Santa Sede

«Accuse assurde Anche i visitatori usano i nostri pc»

Sono «prive di ogni serietà e di ogni logica» le accuse rivolte alla Santa Sede di aver manipolato una «voce» di Wikipedia, l’enciclopedia di libera consultazione su Internet. Lo afferma il portavoce Vaticano padre Federico Lombardi. «È assurdo - spiega il direttore della sala stampa della Santa Sede - anche solo immaginare che una simile iniziativa possa essere stata presa in considerazione». Secondo la Bbc, «da un computer del Vaticano qualcuno ha fatto sparire riferimenti imbarazzanti per la curia dalla scheda di Gerry Adams». Ma la Santa Sede respinge al mittente le accuse: in Vaticano ci sono più di mille persone che hanno accesso ai computer e sono ancora di più i visitatori dei musei che possono accedere a internet e modificare la voce di Wikipedia in questione.

© Copyright La Stampa, 17 agosto 2007

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Era evidente!!!!!!!!!!!!!! figuriamoci se i giornali potevano credere a Padre Lombardi!!!!!!!!
Ma insomma è veramente una cosa assurda ma, poi se Wikipedia è un enciclopedia libera che può essere modificata qual'è il problema?????????????? Cosa vogliamo fare una trasmissione di San Toro anche su questo?????????
Ma, per favore cara stampa finitela di dare in escandescenze capisco che il caldo fa brutti scherzi ma basta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Beh adesso sappiamo che anche Wikipedia non è più libera ............. dalla padella alla brace!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

gemma ha detto...

La bbc in Inghilterra ha ampiamente perso di credibilità, è stata denunciata dalla regina per falso scoop con danno alla sua immagine (a differenza di altre, evidentementete intoccabile). I nostri cronisti, incapaci di riempire le paginette dei giornalini (non saprei come altro definirli ormai)continuano ad attingervi a piene mani, come vangelo dei nostri giorni.
Wilkipedia, come enciclopedia libera, può essere modificata da chiunque. Anche la stampa, se ancora libera, dovrebbe rispettare il diritto di replica di chiunque, anche quello del portavoce del Vaticano e riportarlo insieme alla notizia, che molto tendenziosamente associa Cia a Vaticano.
Naturalmente, poi, non parlando da un pò di tempo di famiglia, i discorsi del Papa vengono completamente ignorati.