17 agosto 2007

Indiscrezioni: Panorama anticipa i contenuti della prossima enciclica del Papa


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Ratzinger, enciclica contro i paradisi fiscali

IGNAZIO INGRAO

Esclusivo Dopo l’affondo di Prodi, «Panorama» anticipa il nuovo documento in cui si parla di evasione e tasse. E dove le critiche del premier vengono respinte.

«Finanza e fisco» è il titolo provvisorio di uno dei capitoli della prossima enciclica di Benedetto XVI sui problemi sociali e la globalizzazione, che prende spunto dal 40° anniversario della Populorum progressio, la storica lettera di Paolo VI sullo sviluppo dei popoli. Joseph Ratzinger sta lavorando alla bozza del nuovo documento in questi giorni a Castel Gandolfo. Il capitolo in questione, che Panorama è in grado di anticipare, prende di mira anzitutto i paradisi fiscali e afferma che non è ammissibile che cittadini provvisti di redditi abbondanti ne trasferiscano una parte considerevole all’estero, eludendo le imposte.

Si passa poi ad affrontare il tema dei rapporti tra gli stati: sulla questione fiscale, osserva il Papa, esiste una lotta fra nazioni, perciò urge una regolamentazione concorde della materia per evitare che sia fonte di nuove ingiustizie e discriminazioni.

A prima vista, dunque, sembra che Benedetto XVI abbia preso sul serio il monito di Romano Prodi, che nei giorni scorsi ha reclamato un maggior impegno della Chiesa nel ricordare ai fedeli il dovere di pagare le tasse.

In realtà la bozza della prossima lettera del Papa è stata predisposta già da mesi. Così si spiega l’irritazione con la quale oltretevere è stato accolto il richiamo di Prodi, a cominciare dal segretario di Stato, Tarciso Bertone. Da anni, sostengono le gerarchie, la Chiesa richiama i fedeli al dovere di pagare le tasse, come testimoniano il Compendio della dottrina sociale della Chiesa, pubblicato nel 2004, e il documento Educare alla legalità, pubblicato nel 2001.

Ma per molti le parole del premier sono suonate soprattutto come una minaccia rivolta ai vertici della Chiesa italiana, giudicati troppo ostili al governo in carica. «Più che un appello ai sacerdoti a parlare di tasse nelle omelie, quello di Prodi mi è sembrato un pesante avvertimento lanciato più in alto» osserva Luigi Amicone, direttore del settimanale Tempi.

Prodi avrebbe intenzione di utilizzare come moneta di scambio la contestata esenzione dal pagamento dell’Ici per gli immobili di proprietà di enti ecclesiastici e organizzazioni non-profit. In palio ci sarebbero 400 milioni di euro. «A tanto ammonterebbe il mancato gettito di imposte nelle casse dei comuni grazie ai privilegi concessi a Chiesa cattolica, onlus e altre confessioni religiose, secondo le stime dell’Associazione nazionale comuni italiani» afferma il deputato della Rosa nel pugno Maurizio Turco, che con l’aiuto del fiscalista Carlo Pontesilli e dell’avvocato Alessandro Nucara ha sollevato la questione dinanzi alla Commissione europea. Intanto un gruppo di studio istituito il 2 ottobre dal ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, dovrà definire l’elenco delle tipologie di immobili esenti dall’imposta comunale.

Il vescovo emerito di Como Alessandro Maggiolini è preoccupato: «Da tener d’occhio non è soltanto l’Ici. La Chiesa custodisce innumerevoli monumenti artistici, aiuta i poveri, ospita i ragazzi negli oratori, sostiene le madri in difficoltà, è vicina a malati e ad anziani bisognosi di aiuto, gestisce in modo esemplare scuole pagate dai genitori dei ragazzi».

Le frasi di Prodi potrebbero inoltre preludere a una nuova offensiva del governo su testamento biologico e coppie di fatto. «Il premier invece di firmare una moratoria con il mondo cattolico sulle questioni eticamente sensibili insiste nel suo interventismo moralistico. Oggi con le omelie sul fisco e domani chissà» paventa l’organizzatore del Family day, Domenico Delle Foglie. Eppure, le gerarchie non sembrano inclini a cedere alle pressioni e hanno rispedito al mittente i richiami del presidente del Consiglio.

© Copyright Panorama n. 33, agosto 2007

7 commenti:

euge ha detto...

Ma io dico avete letto l'articolo??????????? Non solo Panorama si sente in diritto di snocciolare i contenuti presunti di una prossima probabile enciclica di Benedetto XVI ( bisognerebbe sapere chi è questo zelante informatore di Panorama); ma, la cosa più grossa e inaccettabile e che si dice che il Papa avrebbe preso lo spunto dall'affondo del presidente del Consiglio ma, dico stiamo dando i numeri????????? Benedetto XVI non ha bisogno dei spunti di nessuno per scrivere le sue encicliche figuriamoci; veramente io sono allibita da tutto ciò ragazzi qui il caldo a quanto vedo gioca brutti scherzi non solo in Inghilterra ma, anche da noi!!!!!!!!!!!!! Non ho parole!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Di gole profonde se ne vedono a flotte.
Per fortuna si sa che il Papa stava lavorando all'enciclica gia' in Cadore, cioe' ben prima del consiglio non richiesto di Prodi.
Ciao

euge ha detto...

Hai ragione Raffaella ma, permettimi devi ammettere che scrivere una baggianata simile è veramente troppo!!!!!!!!!!!!!!
Eugenia

Luisa ha detto...

...ed io ripeto la mia domanda . ma chi sono questi zelanti informatori? Necessariamente persone vicine al Papa ....e dunque a mio umile avviso poco degne di stima e fiducia...o allora Panorama inventa tutto ...sarebbe anche grave,ma alle invenzioni della stampa siamo oramai abituati!
A dir la verità preferirei questa seconda ipotesi, perchè le continue fughe di notizie dal Vaticano mi disturbano assai e mi fanno porre la domanda...ma di chi può fidarsi il Papa se anche documenti personalissimi finiscono sui giornali prima della pubblicazione ufficiale?

euge ha detto...

Purtroppo cara Luisa devo dedurre che il Papa può fidarsi solo di se stesso a questo punto!!!!!!! Del resto è chiaro ormai a tutti che i primi nemici Benedetto purtroppo, li ha proprio in Vaticano!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Se fossi un consigliere del Santo Padre, suggerirei - a chi di dovere – di fare una bonifica nei sacri palazzi, alla ricerca di eventuali “cimici” sia elettroniche che umane…!!!

euge ha detto...

Caro Giampaolo io preferirei la bonifica da cimici umane piuttosto che elettroniche!!!!!!!!!!!
La lingua funziona più di qualsiasi sofisticata apparecchiatura!!!!!!!!

Eugenia